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Convegno di studi
Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
23 – 24 maggio 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e della Fondazione Federico II, organizza il Convegno di studi “Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri”, che si terrà a Palermo il 23 e 24 maggio 2024 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
L’incontro intende riflettere sull’emarginazione e sull’isolamento che nella storia dell’umanità le società più diverse hanno realizzato e realizzano nei confronti di persone e gruppi distinti a vari livelli per motivi politici, sociali e religiosi.
La culturalizzazione della vita al margine è attuata in molti modi, dalla mitizzazione alla istituzione di specifiche dinamiche rituali, dalla elaborazione di narrative del limite all’esplorazione concettuale e filosofica dello spazio reso altro dalla presenza di persone e comunità sottratte al vivere corrente, agli ambienti urbani e antropizzati e respinte al margine. Riprendendo la schematizzazione dei riti di passaggio elaborata da Arnold Van Gennep, gli esuli si contraddistinguono per la plasticità e la malleabilità con le quali è costruito il loro status tanto all’interno del registro simbolico quanto sul piano delle concrete pratiche sociali. Essi attraversano la fase della fuoriuscita dalla condizione ordinaria, compiono il viaggio verso il luogo di detenzione e pena, acquisendo una temporanea condizione di sospensione esistenziale, concepita come ‘altra’ e alienante. Questa fase centrale può avere diverse tipologie di significato: in positivo, può essere intesa come spazio di creatività, di elaborazione di nuove idee, di affinamento della marcatura dell’esistenza, di valorizzazione del senso umano della resistenza e del verbale segreto; in negativo, significanti diversi, più evidenti e scontati, sono la sofferenza per il distacco dagli affetti, dal proprio contesto di vita, dalle reti relazionali correnti; la tensione dell’emarginazione, dell’impotenza, dello straniamento rispetto all’interazione costante con il flusso della vita pubblica. L’esilio può infine preludere alla fine della vita o concludersi con il reintegro nella vita precedente e nella cornice normativa.
Sulla base di queste premesse il rapporto centro-margine può costituire un fertile terreno d’indagine, utile ad analizzare le strategie con cui una determinata società pensa sé stessa in termini di continuità e discontinuità rispetto all’Altro, autodefinendosi rispetto a una negatività esterna e marginalizzata, ma anche valorizzando al contrario positivamente le capacità inclusive e integrative del proprio sistema di rappresentazioni e di pratiche culturali.
Il Comitato scientifico (Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Alessandro Saggioro) ha affidato le relazioni a studiosi che hanno dedicato le loro ricerche alla condizione dell’esule, alla sua vita, alle trasformazioni degli stati d’animo, alle produzioni artistiche e letterarie; allo spazio dell’esilio in quanto ambiente concluso o aperto, con confini naturali o artificiali, declinato in forma carceraria o altrimenti disposto; agli interlocutori umani e divini implicati nelle dimensioni dell’esclusione, del margine e della (re)integrazione; alle modalità narrative e dialogiche relative all’esilio, al confino, alla prigionia e al margine; agli esiti simbolici e le rappresentazioni della marginalizzazione imposta o subita, percepita come violenza o declinata in potenzialità.

PROGRAMMA

Convegno di studi
Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
23-24 maggio 2024

23 maggio

Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Alessandro Saggioro

Francesca Prescendi, École Pratique des Hautes Études – PSL, Violentata ed espulsa: riflessioni sul ruolo della madre nei miti romani
Francesco Paolo Bianchi, Università degli Studi dell’Insubria/Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Esilio e esuli tra mito e storia nel mondo greco
Pietro Giammellaro, Ricercatore indipendente, Scegliere l’esclusione. La mendicità cinica tra autarcheia e dominio sulla tyche

Ore 11.00 Pausa caffè

Federica Zigarelli, Sapienza Università di Roma, Tra centro e margine. Per una riconsiderazione dell’agency di Hestia
Rosalba Panvini, Università degli Studi di Catania, Esuli, migranti, schiavi nei racconti dei poeti e degli storici e nelle rappresentazioni artistiche antiche
Ginevra Benedetti, Università degli Studi di Siena, Rifugio e castigo: due facce dell’interazione con le statue divine, dall’antichità a oggi

Ore 15.00
Presiede Ignazio E. Buttitta

Carmelo Russo, Sapienza Università di Roma, Un diario di guerra, anzi due. Prigionieri casertani tra Sicilia e Tunisia (agosto 1943-novembre 1945)
Francesca Di Pasquale, Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, “Razza degenerata”. L’analisi antropologica di Emanuele Mirabella dei libici deportati a Favignana nel 1915
Agnese Tatì, Sapienza Università di Roma, Esuli, rifugiati e cittadini: ebrei iracheni a Londra. Analisi dell’archivio online Sephardi Voices UK

Ore 17.00 Pausa caffè

Barbara Sorgoni, Università degli Studi di Torino, Narrazioni forzate e pratiche di riconoscimento della protezione internazionale in Italia
Cirus Rinaldi, Università degli Studi di Palermo, «Giocare a fare i froci per essere normali». Negoziazione della maschilità, gerarchie di genere e sessualità nel sex-work maschile di strada

24 maggio

Ore 9.30
Presiede Matteo Di Figlia

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Buonaiuti prigioniero a Roma
Laura Lettere, Sapienza Università di Roma, Dai margini alla Terra di mezzo: missionari buddhisti, traduttori e prigionieri nella Cina del periodo delle Dinastie del sud e del nord (420-581)
Roberto Alciati, Università degli Studi di Firenze, Exules vitae e lucifugi viri: l’ascetismo come auto-segregazione nel Mediterraneo antico

Ore 11.00 Pausa caffè

Ignazio E. Buttitta, Università degli Studi di Palermo/CNR-Ispc, Dai margini alla scena festiva. L’ascesa sociale degli zolfatai
Manoela Patti, Università degli Studi di Palermo, Storie di guerra. Sfollati, rimpatriati, profughi nel Mezzogiorno (1940-1945)
Arianna Rotondo, Università degli Studi di Catania, Scritture dal campo di concentramento: Etty Hillesum e «il salvataggio di Dio in esilio»

Ore 15.00
Presiede Fabrizio D’Avenia

Laura Faranda, Sapienza Università di Roma, Vite di scarto. Narrazioni di confine, dall’esilio manicomiale al silenzio delle innocenti
Fabrizio Ferrari, Università degli Studi di Padova, L’(auto)esilio di Ekalavya e il tema della giustizia relativa nella letteratura epica indiana
Paola Buzi, Sapienza Università di Roma, Prigioniere degli dèi: i contratti di servitù perpetua nell’Egitto tolemaico

Ore 17.00 Pausa caffè

Gianmarco Braghi, Università degli Studi di Palermo/Fondazione per le scienze religiose (Bologna/Palermo), Teologia dell’esilio e pratiche del proselitismo nelle chiese riformate francofone del XVI secolo
Michele Cometa, Università degli Studi di Palermo, Una giornata a Bergen-Belsen: vicende della famiglia Szondi

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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Presentazione del volume
Dall’Africa all’Estremo Oriente
di Antonino Serina
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Mercoledì 15 maggio 2024, ore 16,00

Mercoledì 15 maggio alle ore 16,00 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sarà presentato il volume Dall’Africa all’Estremo Oriente. La struttura dinamica del «Centro» del villaggio nel fluire dell’intero divenire cosmico di Antonino Serina, edizioni Gruppo Albatros Il Filo (2023).
Antonino Serina a partire dalla sua esperienza fra le popolazioni africane (Nilote, Nilo-Camite e Bantu) va alla verifica etnofilosofica – corredata da teorie di scienziati e filosofi, con particolare attenzione a Carlo Rovelli – della complementarietà degli opposti, che vale più del principio d’identità, e della partecipazione dell’io alla vita dell’intero universo. È un universo differente da quello occidentale, dove il divenire vale più dell’essere e la forza vitale si rivela creatrice e distruttrice. Questi elementi, che Serina studia approfonditamente, sono presenti anche nelle popolazioni persiane, egizie e nel Sofista di Platone.
L’autore dedica, infine, parte dello studio per mettere a confronto la filosofia naturalistica e la teoria della gravità quantistica a loop di Carlo Rovelli, concludendo così la trilogia composta da Una schiuma danzante di piccolissimi quanti (2019) e Il fluire dell’essere e della vita (2020), entrambi pubblicati da Edizioni Arianna.
Presenta Marco Bassi, modera Rosario Perricone, partecipano Pietro Di Nicolò (curatore), Ignazio Grillo e, con intervento registrato, Carlo Rovelli.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Ignazio Buttitta in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.

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Inaugurazione del Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate
Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”

Sabato 16 marzo 2024 alle ore 11 sarà inaugurato il Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”, sito in via Aguglia 2 a Bagheria.

La sede della Fondazione Buttitta a Bagheria si propone non solo come luogo di conservazione di un prezioso patrimonio librario ma anche e soprattutto come centro di studio e di ricerca, come spazio di incontro e di dialogo tra uomini e culture secondo quello spirito di apertura per l’altro e di confronto dialogico che hanno caratterizzato le vite di Ignazio Buttitta e di Giovanni Saverio Santangelo.

Saranno presenti il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, l’assessore alla Cultura Daniele Vella, il presidente della Fondazione, Ignazio E. Buttitta, Emanuele Buttitta e Nara Bernardi.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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Convegno internazionale di studi
Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee
Dedicato a Luigi M. Lombardi Satriani

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 8-9 febbraio 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il Centro internazionale di ricerca e studi su Carnevale Maschera e Satira (CMS), con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, organizzano a Palermo nei giorni 8 – 9 febbraio 2024, presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il Convegno internazionale “Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee”.
Il Convegno (che sarà dedicato alla memoria di Luigi M. Lombardi Satriani) si pone in continuità con le pluriennali attività scientifiche svolte sinora dai rispettivi enti organizzatori nel campo dello studio e della valorizzazione di un patrimonio immateriale di straordinaria valenza storico-culturale quale è il carnevale.
I contenuti narrativi, le performances e i simboli rituali delle cerimonie carnevalesche presentano una diffusione e una persistenza nel tempo assai considerevoli, sebbene siano sottoposti a un processo di continua rielaborazione delle forme, dei significati e delle funzioni in relazione allo storico prevalere, contesto per contesto, di peculiari istanze politiche, economiche e sociali. I mascheramenti, le trasformazioni, l’assunzione/manifestazione rituale di identità altre, le inversioni di ruolo, di genere, di status, denunciate non solo da una ‘falsa faccia’ che ricopre il volto ma dal complessivo costume, dagli eventuali accessori, dal comportamento a-normale, da peculiari sonorità e verbalizzazioni, sono simboli rituali attestati sin da epoca proto-storica e di amplissima diffusione, poiché documentati dalla ricerca etnologica, folklorica, storico-letteraria e religiosa in una pluralità di culture. Al pari di tutti i simboli rituali e dei contesti festivi all’interno dei quali agiscono in sistemica connessione, essi sono tuttavia nella storia e, pertanto, investiti da un continuo processo di de-semantizzazione/ri-semantizzazione e di de-funzionalizzazione/ri-funzionalizzazione. Ciascuna comunità, in ragione di sempre nuove istanze dettate dalla contingenza e dalle forze e dagli interessi divergenti che la attraversano, rielabora e riplasma, con maggior o minore consapevolezza, la propria memoria culturale.

Numerose rappresentazioni vascolari greche, di età arcaica e classica, esibiscono già personaggi travestiti da animali (ad esempio uccelli, cavalli) in contesti performativi/rituali. E sappiamo che già i pionieri della commedia ateniese agli inizi del V secolo a.C. (Magnete, in primis) ricorrevano, per far ridere il pubblico, a travestimenti o a performances mimiche con cui interpretavano uccelli, moscerini, rane: sono sopravvissute fino a noi, del resto, commedie di Aristofane caratterizzate proprio dalla presenza in scena di cori animaleschi (cfr. titoli come Vespe, Uccelli, Rane). Una pratica, quella dei travestimenti teriomorfici, documentata dunque senza soluzione di continuità sin dai rituali e dalle tradizioni comico-satiriche dell’antichità, passando per il Medioevo (età di mezzo e cruciale anche sotto questo aspetto), sino all’età moderna e contemporanea. Tra i moltissimi casi che si potrebbero citare, un sermone attribuito a Sant’Eligio (dell’VIII sec. d.C.) ci segnala una serie di usi praticati nel periodo delle calende di gennaio, come travestirsi da vitello o da cervo, tenere la tavola imbandita tutta la notte, dare e ricevere regali: «mascherandosi da cervo vogliono trasformare il loro aspetto in quello di bestie selvatiche. Altri si vestono con pelli di montone; altri ancora inalberano teste di animali, e si rallegrano fino all’esultanza quando arrivano ad assumere l’aspetto di fiere al punto da non sembrare più uomini». A sua volta San Cesario condanna la pratica delle strenne e particolarmente coloro che si trasformano in bestie selvatiche indossandone teste e pelli. E tale condanna la ritroviamo nel concilio di Auxerre del 573-603 e in quello di Nantes del 658. Nelle maschere, infatti, la Chiesa vedeva la pretesa abominevole e sacrilega di «trasformare la creazione divina e di abolire la distinzione radicale dell’uomo dalla bestia», distinzione basilare della antropologia cristiana, insieme a quella tra uomo e donna pure messa in dubbio dai comportamenti e dai mascheramenti carnascialeschi.
Anche nei contemporanei carnevali folklorici euromediterranei ricorrono ampiamente mascheramenti di carattere animalesco; mascheramenti che, non solo esclusivi di certi periodi storici e di certe aree geografiche, significano piuttosto un tratto costitutivo delle performances cerimoniali e teatrali di una pluralità di culture d’ogni tempo e d’ogni luogo.
Tra le mascherate teriomorfe carnevalesche si possono annoverare ad esempio la mascherata del Cammello che ha luogo in area slavo-balcanica e quelle dell’Orso e dell’Uomo selvaggio assai diffuse nel Nord Italia, ma presenti anche in Sicilia; o ancora quelle sarde, dai caratteri marcatamente ferini, dei mamutthones e dei boes, che fanno la loro prima apparizione la vigilia di Sant’Antonio Abate insieme al fuoco della tuva.
Le relazioni saranno affidate dal Comitato Scientifico (Tiziana Drago, Giuseppe Genco, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Pietro Sisto, Piero Totaro) a studiosi italiani e stranieri che hanno dedicato la loro attenzione al tema indicato e alle numerose questioni correlate.
Nell’ambito del Convegno sarà presentato il volume Maschera e cibo. Il carnevale e il Mediterraneo a cura di Pietro Sisto e Piero Totaro (edizioni Museo Pasqualino, 2024). Intervengono Piero Totaro, Pietro Sisto, Marxiano Melotti, Giuseppe Genco.

Comitato scientifico
Tiziana Drago, Giuseppe Genco, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Pietro Sisto, Piero Totaro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino, Maria Fasino

Segreteria organizzativa
Maurilio Ginex, Claudia Urzì, Chiara Vaglica, Monica Campo, Daniela Casamento

Riprese video e diretta social
Francesco La Bruna, Pierpaolo La Torre

Tecnici
Francesco Cutrona, Paolo Benfante

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta e MuseoMarionette

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Convegno di studi
Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
15 dicembre 2023

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, del Corso di Studi Religioni e Culture dell’Università degli Studi di Palermo e della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, organizza il Convegno Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali, che si terrà a Palermo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il 15 dicembre prossimo.

A monte di una ormai consolidata tradizione di studi sulla santità intesa quale modello testuale e performativo polisemico ove cogliere, dalla tarda antichità alle sue forme contemporanee, trame e dinamiche territoriali, socio-politiche e sacrali complesse, il Convegno Etnografie/agiografie. Modelli di santità e pratiche rituali si propone di ripercorrere la fenomenologia della santità quale importante segmento dell’esperienza religiosa oltre a configurarsi quale crocevia storico-antropologico entro il quale perimetrare rinnovate prospettive di ricerca e di sviluppo culturale e socioeconomico delle aree interne.
Attraverso contributi e prospettive di tipo interdisciplinare (storici dell’agiografia, antropologi, sociologi, geografi, storici delle religioni, ecc.) il Convegno mira pertanto a stimolare un confronto tra diverse esperienze di scrittura/documentazione della santità (quella agiografica e etnografica) solo in apparenza divergenti e a indagare le trame di senso ancora oggi costitutive e condivise presso varie aree storico-culturali. In tal senso tempi e spazi, immagini e immaginari devozionali, miracoli, visioni, reliquie, corpi, feste, pellegrinaggi non si configurano solo ed esclusivamente quali tappe essenziali del browniano “culto dei santi” ma si configurano, oggi più di ieri, quali elementi dinamici e culturalmente complessi, capaci di ridisegnare e/o riconfermare narrazioni e devozioni, risacralizzazioni e desacralizzazioni, appartenenze ed esclusioni.

Il Convegno, coordinato da Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia e Alessandro Saggioro, accoglierà contributi su specifici ambiti cultuali ove far emergere, unitamente alle forme e tipologie della santità prese in esame, le relative dimensioni performative e simbolico-rituali, indispensabili per comprendere e/o indagare agiografie e etnografie antiche e recenti.

PROGRAMMA

Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Vito Impellizzeri

Natale Spineto, Università degli Studi di Torino, Una festa recente per una santa antica. Storia e dinamiche del culto di Santa Gregoria, patrona di Cameri
Daniela Santoro, Università degli Studi di Palermo, Un’officina del culto nella Palermo del Trecento: il convento di San Francesco e il beato Gerardo da Valenza
Eugenio Imbriani, Università del Salento, La festa di san Giuseppe in Puglia

Ore 11.00 Pausa caffè

Giancarlo Grimaldi, già Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Predire il tempo tradizionale: l’estate di San Martino e l’inverno di San Ponzio
Antonino Frenda, Università degli Studi di Palermo, Pellegrino e Calogero. Etnografie e culto dei santi nell’agrigentino
Sebastiano Mannia, Università degli Studi di Palermo, Santi contadini e arte panificatoria: il culto di San Marco in Sardegna
Rosa Parisi, Università del Salento, La città, la storia, il santo. La festa di San Bernardino come spazio di ritualizzazione della storia locale

Ore 15.00

Presiede Fabrizio D’Avenia

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Dea, madonna o santa? Storia indiziaria di una divinità sabina
Marco Papasidero, Università degli Studi di Palermo, Spazi sacri, immagini miracolose ed ex voto nel Palermo divoto di Maria Vergine di Antonino Mongitore
Valeria Trapani, Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, La santità dei laici nel Martirologio Romano: modelli e pratiche rituali

Ore 17.00 Pausa caffè

Mauro Mormino, Università degli Studi di Messina, Di profezie, angeli, martiri e dèi. La Passio di Melezio, Giovanni, Stefano e compagni (BHG 1249) e la conversione di Tabia: tra “passione epica” e “romanzo agiografico”
Mario Re, Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini” di Palermo, La competizione tra le diocesi siciliane nel riflesso dell’agiografia italogreca dei secoli VII-VIII
Giuliano Chiapparini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, L’approccio storico-religioso nello studio multidisciplinare del culto dei santi

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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La Fondazione Ignazio Buttitta partecipa alle Giornate di studio Spazi sacri
e paesaggi cerimoniali nel Mediterraneo occidentale arcaico,
Palermo 11 e 12 dicembre 2023.

11 dicembre, ore 15,00
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

12 dicembre, ore 9,00
Complesso Monumentale dello Steri, Chiesa di SantAntonio Abate

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Convegno internazionale di studi
La sacra scena.
Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, II edizione
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
9 e 10 novembre 2023

La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio della Regione Siciliana Presidenza, del Comune di Palermo e dei Dipartimenti Culture e Società e Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, organizza il Convegno internazionale La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica II edizione, il cui primo incontro di studi si è svolto il 16 novembre 2022.

Il convegno – che si svolgerà presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, in piazzetta Pasqualino, 5 a Palermo – si propone di presentare riflessioni e casi di studio relativi a rappresentazioni rituali di carattere pubblico e forme di teatro religioso provenienti da diversi contesti storico-culturali.
Il Comitato scientifico, composto da Ignazio E. Buttitta, Marianna Ferrara, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Alessandro Saggioro ha affidato le relazioni a eminenti studiosi italiani e stranieri che affronteranno tematiche relative al teatro greco antico e romano e a forme di teatro popolare e di spettacolo sacro e rituale europee ed extraeuropee.

Spettacoli e feste popolari siciliane (1881) è il titolo che Giuseppe Pitrè volle assegnare alla sua prima monografia dedicata alle performance popolari siciliane ponendo così in stretta relazione due fenomeni non sempre necessariamente e immediatamente connessi. Lo “spettacolo popolare” è, in verità, anche evento festivo, poiché esso è tutt’altro che occasione di solipsistico godimento estetico, piuttosto, potrebbe dirsi seguendo la prima sociologia francese, “effervescenza dello stare insieme”, occasione speciale di riunione comunitaria nell’interruzione dei ritmi ordinari, momento elettivo di reciproco riconoscimento di una comune appartenenza, di un comune sentire, di comuni aspettative; e lo è in un quadro che vede parole, gesti, suoni, immagini organizzati sistemicamente secondo un ordine tradizionalmente dato. È, dunque, lo spettacolo popolare, uno spazio-tempo, in cui ci si ritrova per assistere insieme a una narrazione, all’esposizione e alla riconferma di principi, valori e rappresentazioni del mondo e della società condivisi. Occasione, per questo, solo esteriormente profana, poiché racconti e leggende, storie mitiche e miti storici, detengono un valore sacrale declinando quell’etica collettiva che nella religione trova fondamento e legittimazione. L’ordine del mondo, con le sue apparenti e incomprensibili storture è l’ordine divino: la fatica, la lotta, la sventura, l’ingiustizia, il tradimento, il dolore, sono sì esperienze antropologiche alle quali si può talora cercare umanamente di porre rimedio, ma a nulla vale l’operare dell’uomo senza che sia sostenuto dalla volontà divina.
A sua volta, la “festa”, in primo luogo la festa religiosa, quella festa cioè che costituisce occasione elettiva in cui gli uomini si riuniscono alle proprie divinità, ai numi tutelari della comunità e garanti della sua continuità nel tempo, momento dunque di culto e di fede intimamente vissuta, è anche “spettacolo”; e lo è, innanzitutto perché questa fede è, deve essere, esteriormente rappresentata, osservata dagli altri; altri che sono certo tutti gli altri componenti della comunità ma anche, e soprattutto, gli dèi, quegli immanenti compagni della quotidianità che nella festa, per tramite delle loro rappresentazioni plastiche e figurative, si fanno vive e tangibili presenze. Può dirsi dunque che spettacolo e rito festivo interagiscano «in una vasta gamma di rappresentazioni, processioni e pubbliche rappresentazioni del potere sia sacro che profano; nella costruzione e nella presentazione dell’Io nella vita di ogni giorno e nel rivestire un ruolo sociale. Ci sono spettacoli rituali, riti sotto forma di spettacoli, le strutture rituali che separano la realtà dello spettacolo da quella ordinaria [lo spegnimento delle luci, il sollevamento o apertura del sipario, le musiche introduttive, ecc. segnalano l’ingresso in una dimensione “altra”] e il processo rituale che evidenzia come vengano fatti gli spettacoli [la temporalità sequenziale, la ripetizione, l’adesione ai ruoli, il rispetto del copione: efficacia rituale]» (Schechner 1994: 584).

Nell’ambito del convegno è prevista l’esecuzione di canti della Settimana Santa a cura dei Cantatura di Cerami (giovedì 9 alle ore 19.30)

Il convegno internazionale di studi La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica si inserisce nel 48° Festival di Morgana “Ombre e burattini” che si terrà dal 3 al 12 novembre 2023.

Lo streaming del convegno sarà disponibile sulla pagina FB della Fondazione Ignazio Buttitta.

Informazioni:
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 –
Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

 

 

La sacra scena.
Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, II edizione
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
9 e 10 novembre 2023

 

 

 

9 novembre
Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Rosario Perricone

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Euripide, il ciclope e la sovversione del mito e della scena
Pietro Berardi, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Ricomporre l’intero: l’epifania di Dioniso nelle Baccanti di Euripide
Alfredo Casamento, Università degli Studi di Palermo, Spettacolo senza festa: morti rituali nelle Troiane di Seneca

Ore 11.00 Pausa caffè

Sonia Macrì, Università degli Studi di Enna “Kore”, Legami invincibili: Ares, Afrodite e la performance del magnete
Maurizio Massimo Bianco, Università degli Studi di Palermo, Tra disordine e festa: lo spettacolo della paternità negli Adelphoe di Terenzio
Pietro Giammellaro, Ricercatore indipendente, Gli stracci di Edipo. La dialettica regalità/mendicità sulla scena tragica del V sec. a.C.

 Ore 15.00

Presiede Bernhard Zimmermann

Massimo Cultraro, Cnr-Ispc, Università degli Studi di Palermo, Sacra scena e scena del sacro: il caso dei Killyrioi a Siracusa in età arcaica
Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo, La festa e la guerra: le Panatenee negli Eraclidi di Euripide
Andrea Ercolani, Cnr-ISMed, Festa e performance tra testi e contesti: il caso degli Inni omerici

Ore 17.00 Pausa caffè

Bruce Lincoln, University of Chicago, Microhistory of a Ritual Occasion: The First Palio of the Postwar Era
Giulia Cantisani, Sapienza Università di Roma/École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, Zenaida Lucero, la figlia del Diavolo che venne dalla Spagna
Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo, Ritualità e rappresentazione pubblica del potere. Sui roghi di libri a Palermo nel XVIII secolo

Ore 19.30
Voci della Settimana Santa: i Cantatura di Cerami

 

 

 

10 novembre

Ore 9.30
Presiede Ignazio E. Buttitta

Marcello Massenzio, Associazione Internazionale Ernesto de Martino, L’antropologia del rito
Bernhard Zimmermann, Albert-Ludwigs Universität Freiburg, Fra culto e letteratura. Il dramma a Atene
Francesco Paolo Bianchi, Università degli Studi dell’Insubria/Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Il tiranno e lo spazio sacro del teatro

Ore 11.00 Pausa caffè

Sergio Bonanzinga, Università degli Studi di Palermo, La Cantata dei pastori nei teatri di marionette da Napoli alla Sicilia
Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Danzare alla fine dell’inverno: il caso di Giaglione
Alfonso Cipolla, Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, I copioni agiografici del repertorio popolare per marionette e burattini

Ore 15.00
Presiede Marcello Massenzio

Marianna Ferrara, Sapienza Università di Roma, Uomini che bruciano le donne: il rito della sati tra spettacolo, orrore e meraviglia dei viaggiatori
Marco Bassi, Università degli Studi di Palermo, Thomas Zitelmann, Freie Universität Berlin, La cerimonia “Irrecha” degli Oromo (Etiopia) come manifestazione di un campo politico dinamico. Filmati del festival tenuto a Hora Arsadi (Bishoftu) nel 1997
Alessandro Mancuso, Università degli Studi di Palermo, Gioco, rito, danza e spettacolo nella festa dell’“imitazione della capra” (kaula’yawaa) tra i Wayuu della Colombia

Ore 17.00 Pausa caffè

Giuseppe Giordano, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, La scena cantata. Il rito delle “vedute” a Brognaturo (Calabria)
Dario Tomasello, Università degli Studi di Messina, “N’arbulu chi fa sempri ciuri”. La mafia e i suoi rituali nella drammaturgia siciliana contemporanea

 

 

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Marianna Ferrara, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Pietro Caldirola

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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Isole mediterranee. Storie, culture, patrimoni dedicato a Sebastiano Tusa
Favignana, ex Stabilimento Florio, 18-19 maggio 2023

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, organizza il Convegno “Isole mediterranee. Storie, culture, patrimoni dedicato a Sebastiano Tusa” con la collaborazione del Centro Studi Vincenzo e Sebastiano Tusa, con il Patrocinio del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, della Presidenza della Regione Siciliana, della Soprintendenza del Mare, del Comune di Favignana, dell’Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e il sostegno del Ministero della Cultura-Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali, del Ministero dell’Università e della Ricerca-Direzione generale della Ricerca e dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.

Il Convegno di studi, che si terrà il 18 e il 19 maggio 2023 presso l’Ex Stabilimento Florio di Favignana, è promosso nel quadro delle attività dedicate alla memoria di Sebastiano Tusa e in particolare alla valorizzazione e diffusione dei molteplici aspetti della sua ricerca e delle sue attività sia in ambito archeologico che in materia di promozione dei beni culturali in Sicilia.
Uomo poliedrico e dai molteplici interessi, Tusa ha condotto le principali attività coniugando ricerca, promozione, tutela e alta divulgazione scientifica. Le sue azioni hanno trovato una straordinaria sintesi nella volontà di istituire la Soprintendenza del Mare, di cui fu direttore per molti anni, e nel ruolo che ebbe, se pur brevemente, quale Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana.
I lavori si svolgeranno nell’ex Stabilimento Florio, che ospita tra l’altro l’area museale Antiquarium, intitolata all’illustre studioso e sede di esposizione dei celebri rostri recuperati dall’archeologo in occasione delle sue ricerche e delle sue scoperte, dallo straordinario valore storico e culturale, sulla Battaglia delle Egadi.
Il Convegno sarà diretto particolarmente ad approfondire aspetti storici, antropologici e archeologici delle isole mediterranee con particolare attenzione ai patrimoni culturali delle isole minori. Concrete realtà geografiche e spazi dell’immaginario, le isole del Mediterraneo costituiscono, con i loro molteplici e variegati ambienti, da un lato il teatro di peculiari storie ed esperienze culturali, dall’altro uno straordinario dispositivo mitopoietico.
Il Comitato scientifico (composto da Ignazio E. Buttitta, Massimo Cultraro, Helen Dawson, Valentina Favarò, Andrea Govinda Tusa) ha affidato le relazioni a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiane e europee che hanno dedicato la loro attenzione ai temi indicati.
Il convegno sarà trasmesso in streaming sulla pagina FB della Fondazione Buttitta.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del BCIF.

 

Per informazioni:
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14
Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

 

Programma

Isole mediterranee. Storie, culture, patrimoni
dedicato a Sebastiano Tusa
Favignana, ex Stabilimento Florio, 18-19 maggio 2023

18 maggio
ore 9.00
Saluti inaugurali

ore 9.30
Presiede Matteo Di Figlia

Valentina Favarò, Università degli Studi di Palermo, Baluardi della cristianità? Isole fortezze nel Mediterraneo Moderno

Ferdinando Maurici, Soprintendenza del Mare, Le Egadi dal medioevo al XVI secolo

Sergio Bonanzinga, Università degli Studi di Palermo, Giuseppe Giordano, Università di Roma Tor Vergata, L’isola di Skyros: un teatro di suoni

 

Pausa caffè

 

Sergio Todesco, Etnoantropologo, Sguardi di fine millennio sull’Arcipelago. L’Atlante dei Beni Etno-antropologici Eoliani (1995)

Andrea Govinda Tusa, Etnoantropologo, Agricoltura “eroica” tra passato e presente. Il caso di Pantelleria

Macrina Marilena Maffei, Etnoantropologa, Tenaci persistenze di raffigurazioni, ritualità e narrazioni nelle isole Eolie

 

ore 15.30
Presiede Gabriella D’Agostino

Arturo Gallia, Università degli Studi Roma Tre, Insediamento e circolazione di uomini e saperi nelle isole minori italiane. Una lettura storico-cartografica

Giampaolo Salice, Università degli Studi di Cagliari, Farsi arcipelago. Diritti, giurisdizioni, sovranità delle isole di La Maddalena (XVIII secolo)

Vivian L. Navarro Martinez, Università di Urbino Carlo Bo/ Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Isole ‘drammatiche’: l’isola tra realtà e finzione nel teatro greco antico

 

Pausa caffè

 

Silvia Romani, Università degli Studi di Milano “La Statale”, “Il catino che uccide a tradimento”. Storie di omicidi nella vasca da bagno, da Rodi a Sant’Angelo Muxaro

Roberto Sammartano, Università degli Studi di Palermo, Le isole di Eolo. Rappresentazioni storiografiche e rapporti interetnici nel basso Tirreno

Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo, Dai Beati a Filottete: felicità e infelicità nelle isole del Mediterraneo greco

Giovanni Ingarao, Università degli Studi di Cagliari, “Poi che le ardite femmine spietate tutti i maschi loro a morte dienno”. Lemno isola ‘barbara’?

 

19 maggio
ore 9.00

Presiede Massimo Cultraro

Claudia Speciale, IPHES-CERCA Tarragona, Il contributo dell’archeobotanica nella ricostruzione del rapporto tra umani e vegetazione sulle piccole isole

Helen Dawson, Università degli Studi di Bologna, L’archeologia globale delle isole tra metafore, stereotipi e modelli analitici

Francesca Spatafora, Archeologa, Ustica nella preistoria, tra isolamento e relazioni

Marcello Mannino, Aarhus Universitet, L’isolamento delle Egadi come chiave di lettura della preistoria siciliana

 

Pausa caffè

 

Paola Sconzo, Università degli Studi di Palermo, Mozia isola plurale. Riflessioni sull’esperienza e le ricerche dell’ultimo decennio della Missione dell’Università di Palermo

Maurizio Cattani, Università degli Studi di Bologna, Pantelleria nel secondo millennio a.C.: esperimento culturale o crocevia di navigatori?

Elisa Chiara Portale, Università degli Studi di Palermo, Augusto e la domus Augusta nelle piccole isole della provincia Sicilia

Rosalba Panvini-Marcella Accolla, Università degli Studi di Catania, Le isole minori della Sicilia ed il commercio della ceramica greca tra VI e V secolo a. C.

 

ore 15.30

Presiede Maurizio Cattani

Maria Clara Martinelli, Parco Archeologico delle Isole Eolie, Museo Luigi Bernabò Brea, Le isole Eolie. Approdo sicuro per l’archeologia del Mediterraneo

Francesco Saverio Modica, Università degli Studi di Palermo, Στρατευσάμενοι κατὰ ναῦν (SEG 37:760): il rapporto tra la Sicilia tirrenica e le Eolie in relazione alle incursioni piratesche

Gilberto Montali, Università degli Studi di Palermo, Il teatro roman di Kouphonissi (l’antica Leuke), a Sud di Creta

 

Pausa caffè

 

Massimo Cultraro, ISPS-CNR, Archeologia militante. Malta e la politica culturale del Fascismo

Luca Bombardieri, Università degli Studi di Siena, Onda su onda. Identità e spazi di interazione nella Preistoria dell’isola di Cipro

Lavinia Sole, Università degli Studi di Palermo, Dalla Sardegna a Pantelleria: dati preliminari sul ripostiglio di Cala Tramontana

Aurelio Burgio, Università degli Studi di Palermo, Scavi e ricerche archeologiche dell’Università di Palermo negli anni 2021-2022

 

Comitato scientifico
Ignazio Buttitta, Massimo Cultraro, Helen Dawson, Valentina Favarò, Andrea Govinda Tusa

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Ex Stabilimento Florio
Favignana, via Amendola 29

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

Iniziativa realizzata con il sostegno del BCIF

Scarica la locandina


Convegno di studi
Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica

19 > 21 GENNAIO 2023
Catania, ex Monastero dei Benedettini, Auditorium “De Carlo”
Marianopoli (CL), Museo Archeologico Regionale

Dal 19 al 21 gennaio 2023 a Catania e Marianopoli (CL), si svolgerà il Convegno “Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica”, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Catania, diretto da Marina Paino, dalla Scuola di Specializzazione dello stesso Ateneo, dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal Comune di Marianopoli e dalla Fondazione Ignazio Buttitta con la partecipazione di Amenanos Gruppi Archeologici d’Italia, Archeoclub d’Italia e BC Sicilia di Mussomeli.
Un lungo dibattito, ancora aperto, propone letture diversificate per definire una frontiera o un confine; termini intesi a volte in chiave strettamente geografica, per definire i limiti fisici dei territori o degli insediamenti e, a volte, come aree di influenza, di contatto, di integrazione tra comunità differenti.
Oggi si arriva al paradosso di costruire muri per proteggere un confine illusoriamente geografico e impedire l’afflusso di migranti da altre terre ed altri confini, senza considerare che la storia dell’umanità è una storia di migrazioni.
L’incontro scientifico si pone l’obiettivo di riflettere intorno ad una tematica che, affrontata ampiamente alla fine degli anni ’90 in uno dei convegni tarantini (XXXVII), ha visto, in quest’ultimo ventennio, interventi saltuari che hanno centrato l’attenzione piuttosto sul tema del sincretismo e dell’incontro di culture.
E’ la frontiera culturale che, travalicando confini e limiti geografici, rappresenta un osservatorio privilegiato per comprendere le dinamiche sociali, i processi di integrazione, la trasmissione di ideologie e modelli culturali.
Dalla sfera funeraria a quella religiosa, dall’architettura alla ceramografia o alla plastica se non alla linguistica, sono innumerevoli gli indicatori archeologici che consentono di analizzare il fenomeno della frontiera culturale ed i meccanismi che si innestano nell’incontro tra comunità differenti che vivono su uno stesso territorio.
Un lento processo di integrazione e sincretismo porta alla formazione di una nuova realtà culturale dove ideologie, comportamenti di vita, schemi iconografici e modelli tipologici vengono rielaborati e rifunzionalizzati, dando luogo a nuove forme espressive e comunicative.
Il contributo degli studi demoetnoantropologici diventa, in questo quadro, particolarmente utile a integrare l’analisi delle dinamiche di trasmissione di rituali, simbolismi, pratiche ergologiche, espressioni linguistiche in aree geografiche ben lontane da quelle nelle quali esse si erano sviluppate e in tempi tra loro anche molto distanti.
L’incontro si propone un approfondimento e un aggiornamento di queste tematiche in un ambito, quale quello della Sicilia antica, che ha visto l’incontro e l’integrazione di genti e culture provenienti da altre aree del Mediterraneo, tenendo conto che le vicende che investono la Sicilia si inseriscono in una cornice unitaria e contigua con quanto avviene nel Meridione d’Italia.
Due sessioni del Convegno si terranno a, presso ex Monastero dei Benedettini, Auditorium “De Carlo” (19 gennaio pomeriggio e 20 gennaio mattina) e due a Marianopoli dove ha sede un importante museo archeologico che narra, attraverso la sua ricca documentazione archeologica e storica, quali siano, nella cultura materiale, gli esiti di un insediamento che può emblematicamente rappresentare un “centro di frontiera” (20 gennaio pomeriggio e 21 gennaio mattina).
La cura scientifica del Convegno è di Rosalba Panvini (Università degli Studi di Catania/DISUM), Bianca Ferrara (Università degli Studi di Napoli Federico II), Ignazio E. Buttitta (Presidente della Fondazione Buttitta).
Per informazioni: fondazione.buttitta@yahoo.it.

 

Programma

Frontiera e confine
Culture a contatto nella Sicilia antica

19 > 21 GENNAIO 2023
Catania, ex Monastero dei Benedettini, Auditorium “De Carlo”
Marianopoli (CL), Museo Archeologico Regionale

19 gennaio · Catania
Ore 16,00
SALUTI ISTITUZIONALI

Francesco Priolo, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania
Marina Paino, Direttore Dipartimento Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania
Ignazio E. Buttitta, Presidente Fondazione Ignazio Buttitta
Daniele Malfitana, Direttore Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Catania
Bianca Ferrara, Università degli Studi di Napoli Federico II

Ore 16,30
PROLUSIONI

Giovanna Greco, Università degli Studi di Napoli Federico II
Dinamiche territoriali tra Greci ed Indigeni nella Sicilia antica: verso la cultura della convivenza
Mario Lombardo, Università del Salento
Gli spazi della frontiera e la Sicilia antica

INTERVENTI

Ore 17,10
Elisa Chiara Portale, Gilberto Montali, Massimo Limoncelli, Università degli Studi di Palermo
Intrecci: nuovi dati e spunti di riflessione sulle morfologie del sacro a Solunto

Ore 17,30
Rodolfo Brancato, Università degli Studi di Napoli Federico II, Martina Forzese, Daniele Maglitto, Rosanna Maniscalco, Università degli Studi di Catania
Il sito di Monte Capodarso (Caltanissetta): indagini geoarcheologiche e aereofotogrammetriche per la tutela e la valorizzazione del centro fortificato

17,50 Coffee break

Ore 18,10
Roberto Sammartano, Università degli Studi di Palermo
I confini tra le popolazioni pre-elleniche di Sicilia

Ore 18,30
Maria Teresa Magro, Direttrice Scientifica del Museo Archeologico Paolo Vagliasindi-Randazzo (CT), Contatti tra Greci e Indigeni a Licodia Eubea

20 gennaio · Catania
INTERVENTI

Ore 9,00
Marina Congiu, Vanessa Chillemi, Archeologhe
Culture a contatto lungo il corso del Salito: il caso del santuario extramoenia di Monte Raffe

Ore 9,20
Bianca Ferrara, Università degli Studi di Napoli Federico II
Botteghe e artigiani tra Greci e indigeni

Ore 9,40
Maria Teresa Magro, Direttrice Scientifica del Museo Archeologico Paolo Vagliasindi, Randazzo (CT), Marco Stefano Scaravilli, Soprintendenza ABAP, Reggio Calabria-Vibo Valenzia,
La Valle dell’Alcantara, terra di contatto tra Indigeni e Greci

Ore 10,00
Orazio Licandro, Università degli Studi di Catania
La Sicilia tra Vandali, Ostrogoti e Giustiniano: una frontiera contesa

Ore 10,20
Lucia Arcifa, Nicoletta Di Benedetto, Francesco Leanza, Antonino Luca, Michelangelo Messina, Università degli Studi di Catania
Per una archeologia della frontiera arabo-bizantina nella Sicilia orientale: il caso di Rocca di Novara

10,40 Coffee break

Ore 11,00
Simona Passaro, Raffaele Orlando, Università degli Studi di Napoli Federico II
Tra Siracusa e Akrai: culti in grotta lungo l’asse viario

Ore 11,20
Ignazio E. Buttitta, Università degli Studi di Palermo, CNR-Ispc
Santuari di confine. Dimensione simbolica e dinamiche socio-politiche

Ore 12,00 Buffet

Ore 13,30 Partenza per Marianopoli e trasferimento nella sede della Sala Convegni del Museo Archeologico Regionale

20 gennaio · Marianopoli
Ore 17,00
SALUTI ISTITUZIONALI

Salvatore Noto, Sindaco di Marianopoli
Luigi Maria Gattuso, Direttore Parco Archeologico di Gela
Daniela Vullo, Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta

INTERVENTI

Ore 17,30
Antonino Barbera, Archeologo
L’insediamento arcaico di Caltabellotta: un centro di frontiera nella Sicilia sud-occidentale

Ore 17,50
Dario Piombino-Mascali, Università di Vilnius, Lituania, Alessandra Morrone, Università di Tartu, Estonia
L’età come confine: bioarcheologia dell’infanzia in Sicilia tra mondo antico e prima età moderna

18,10 Coffee break

Ore 18,30
Lavinia Sole, Università degli Studi di Palermo
Monete alla frontiera: analisi dei rinvenimenti monetali dalla valle dell’Imera Salso

Ore 19,00
Sistemazione in strutture ricettive del territorio e cena

21 gennaio · Marianopoli
INTERVENTI

Ore 9,00
Spencer Pope, McMaster University, Canada
Il territorio dei Siculi oltre Ducezio/Sikel Territory Beyond Ducetius

Ore 9,20
Igor Spanò, Università degli Studi di Palermo
L’India di Diodoro Siculo e la nozione di confine nella cultura vedica

Ore 9,40
Rosalba Panvini, Università degli Studi di Catania
I centri di frontiera dell’entroterra della Sicilia. Analisi delle relazioni con le città siceliote della costa sud-occidentale

Ore 10,00
Gianluca Calà, Archeologo
Il Territorio di Polizzello come frontiera culturale in età arcaica

Ore 10,20
Francesca Meli, Luca Sineo, Roberto Maria Miccichè, Claudia Fiorentino, Salvatrice Vizzini, Cecilia Tramati,
Università degli Studi di Palermo
Dinamiche e contatti di genti puniche tra Selinunte e Lilibeo nel IV-III sec. A.C.: studio antropologico, morfometrico e isotopico

Ore 10,40
Luca Sineo, Alessandra Modi, Università degli Studi di Firenze, David Caramelli, Università degli Studi di Firenze, Giuseppe Bordonaro, Università degli Studi di Firenze, Aurelio Burgio, Università degli Studi di Palermo, Vincenza Forgia, Università degli Studi di Palermo
Analisi paleogenetica del contesto archeologico di Baucina (Palermo), VI-V a.C

Ore 11,00 Coffee break

Ore 11,20
Rossella Giglio, Archeologa
Novità sugli Elimi

Ore 11,50
Lourdes Giròn Angiozar, Universidades de Coimbra y Portogallo
Antichi santuari: i primi porti franchi

Ore 12,10
Simona Todaro, Orazio Palio, Università degli Studi di Catania,
Greci in Sicilia: una prospettiva indigena. Il caso delle tombe a camera di Piano capitano (Centuripe)

Ore 12,30
Michelangelo Messina, Università degli Studi di Catania,
Gestire ed occupare un luogo di frontiera: il ribat nella Sicilia orientale

Ore 12,50
Gioele Zisa, Sapienza Università di Roma
La presenza persiana nella Sicilia islamica: un percorso di ricerca dal naqqāli iraniano al cunto siciliano

Ore 13,10
Discussione dei Posters
Alessio Zito, Il cd. Edificio sacro con altare a tre betili
Giovanni Polizzi, Il cd. Edificio sacro a forma di labirinto
Laura Schepis, La Casa delle ghirlande

CONCLUSIONE DEI LAVORI

Ore 14,00 Buffet

Ore 16,00 Ritorno a Catania (arrivo ore 19,00)

 

 

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Luigi Cicala, Bianca Ferrara, Giovanna Greco, Orazio Licandro, Mario Lombardo, Daniele Malfitana, Pietro Militello, Marina Paino, Rosalba Panvini, Elisa Chiara Portale, Roberto Sammartano, Simona Todaro.

Curatela scientifica
Rosalba Panvini, Bianca Ferrara, Ignazio E. Buttitta

Comitato promotore
Ignazio E. Buttitta, Presidente Fondazione Ignazio Buttitta; Bianca Ferrara, Università degli Studi di Napoli Federico II; Luigi Gattuso, Direttore del Parco Archeologico di Gela; Daniele Malfitana, Direttore Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Catania; Salvatore Noto, Sindaco del Comune di Marianopoli; Marina Paino, Direttore Dipartimento Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania; Rosalba Panvini, Università degli Studi di Catania Daniela Vullo, Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta

Segreteria organizzativa
Rossella Valentino, Antonino Frenda, Claudia Urzì (Fondazione Ignazio Buttitta); Carmelo Montagna; Rita La Monica (Presidentessa BCI Sicilia, Sede di Mussomeli); studenti del DISUM Università degli Studi di Catania

Informazioni
fondazione.buttitta@yahoo.it

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