Mostre Fotografiche

Mostra fotografica NATIVITA’ IN SICILIA, immagini di Melo Minnella

Giovedì 22 dicembre alle 18.00 al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino è stata presentata la mostra Natività in Sicilia con immagini di Melo Minnella. la mostra si incentra su una delle festività maggiormente sentite sul territorio siciliano e nazionale. Sopravvissuto, nei secoli, nel suo genuino significato religioso, il Natale ha dato vita nel tempo a manifestazioni artistico-culturali di cui ancora oggi rimangono segni evidenti. A partire dalla novena in lingua siciliana scritta dal canonico monrealese Antonio Di Liberto, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Binidittu Annuleru,  dal titolo U Viaggiu dulurusu di Maria Santissima e lu Patriarca San Giuseppi in Betlemmi, che da metà del 1700 si è diffusa in tutta l’Isola ed ancora oggi viene cantata nelle chiese o per le strade nei giorni che preparano al Natale. O Giacomo D’Orsa, colto poeta di Piana dei Greci, vissuto tra il Seicento e il Settecento e autore di un altro importante componimento poetico natalizio, il Curteggiu di li Pastura a lu Santu Bambinu Gesù. Accanto ai canti tradizionali, la tradizione siciliana del Natale ha lasciato spazio, a partire dalla metà Settecento e in seguito alle predicazioni itineranti dei diversi ordini religiosi e sulla scia di quella napoletana, alla creazione di presepi realizzati con i materiali propri dell’Isola: da quelli raffinati e pregiati della tradizione trapanese in avorio e corallo, a quelli di Caltagirone in terra cotta colorata, da quelli palermitani creati con il favo d’api a quelli nisseni creati con il marmo. E poi ancora legno, vetro e farina di grano… Di antichissima tradizione è il presepe presente nella Cappella Palatina di Palazzo dei Normanni a Palermo che raffigura la natività con la tecnica del mosaico.

La mostra, organizzata dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il patrocinio del MiBACT Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore – Servizio patrimonio bibliografico ed istituti culturali e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è rimasta allestita fino al 7 gennaio 2017.

LA TERRA FECONDATA – Il grano in Sicilia fra natura e cultura

Mostra fotografica
 
LA TERRA FECONDATA.
Il grano in Sicilia fra natura e cultura
Scene di vita contadina sui Nebrodi Galati Mamertino 1988.89
 
Mario Sarica, Ricerca etnografica
Giangabriele Fiorentino, Fotografie
Palermo,  Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Inaugurazione 15 giugno 2017, ore 18.30
La Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari / Museo delle marionette A. Pasqualino, con la collaborazione della Fondazione “Sebastiano Crimi” di Galati Mamertino, del Museo Cultura e musica popolare dei Peloritani e dell’Associazione Culturale Kiklos, allestiscono la mostra fotografica “LA TERRA FECONDATA. Il grano in Sicilia tra natura e cultura”.
La mostra, che presenta una ventina di  immagini di Giangabriele Fiorentino, è basata sul lavoro di ricerca etnoantropologica svolta da Mario Sarica nell’area dei Nebrodi sul finire degli anni ’80.
Il grano, nella duplice accezione di bene alimentare primario e arcaico segno rituale-simbolico, ha radici profonde nella plurimillenaria cultura agraria mediterranea. E la Sicilia da sempre, per i popoli migranti, in gran parte da oriente, è emersa dal mare come “terra promessa” fertile e generosa di spighe. Granaio del Mediterraneo, la Sicilia, ha mantenuto nei secoli, fra alterne fortune, il primato incontrastato della produzione di frumento, soprattutto quello di varietà duro, fino all’unità d’Italia. Poi, il lento e inesorabile declino dovuto alla contrazione delle superfici coltivate, alla crisi del mercato del grano duro, alla persistenza del regime latifondista, di origine feudale, che imponeva patti agrari iniqui e pratiche di lavoro arcaiche, essenzialmente riconducibili al complesso “uomo-bestiame-aratro”. Quest’ultimo insieme, quasi a segnalare un destino di vita naturale condiviso, ineludibile, e, dunque, un legame necessario ed equilibrato, anche se precario, fra uomo, animali e ambiente: amato, temuto, e rispettato ad un tempo.
Per fortuna, a strappare a l’oblio e alla dimenticanza tale straordinario patrimonio culturale, oltre lo sguardo letterario penetrante dei grandi scrittori veristi, è giunto l’interesse  ottocentesco demologico di matrice positivistica di Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino e della loro formidabile rete di corrispondenti locali di cui hanno raccolto l’eredità, tra gli altri,  Giuseppe Cocchiara e  Antonino Buttitta.
Al vastissimo catalogo sull’universo di forme culturali siciliane “tangibili” e “intangibili”, si aggiunge questo nuovo originale e inedito contributo di ricerca  antropologica visiva d’”epoca”, che ci restituisce una testimonianza di vita contadina, declinata al ciclo del grano, colta sul “far della sera”, ovvero collocata cronologicamente esattamente nel secondo lustro degli anni 1986-1989.
La mostra fotografica proposta è un racconto breve sul ciclo del grano secondo le antiche pratiche di lavoro contadino. La sequenza fotografica narra la storia di don Salvatore Truglio, erede dell’arcaico sapere contadino, e della sua numerosa famiglia, fedele ai suoi insegnamenti di vita e di lavoro.
La ricerca sul raro e ormai storico repertorio fotografico sul ciclo del grano in Sicilia compiuta ampiamente da Sarica, si è concretizzata nel 2013 nella realizzazione di un DVD “Il ciclo del grano in Sicilia”, realizzato dall’Associazione Kiklos in coproduzione con il CRicd – Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana e presentato nello stesso anno presso il Museo internazionale delle marionette. La mostra La terra fecondata è stata esposta nel luglio 2016 a Galati Mamertino presso la sede della Fondazione Crimi e viene oggi riproposta, con la cura scientifica di Mario Sarica e Rosario Perricone, presso il Museo internazionale delle marionette, dove insieme alle immagini fotografiche, sarà proiettato il già citato documentario “Il ciclo del grano in Sicilia”.
La mostra si concluderà venerdì 30 giugno.
Orari: domenica e lunedì ore 10.00/14.00, da martedì a sabato ore 10.00/18.00.


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