Attilio Russo Un inverno di luci Dall’Immacolata Concezione all’Epifania Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino Inaugurazione 20 dicembre 2024, ore 18.00

Attilio Russo
Un inverno di luci
Dall’Immacolata Concezione all’Epifania

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Inaugurazione 20 dicembre 2024, ore 18.00

Venerdì 20 dicembre alle ore 18,00 sarà inaugurata presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5) la mostra fotografica Attilio Russo Un inverno di luci. Dall’Immacolata Concezione all’Epifania.
L’esposizione, promossa dalla Fondazione Ignazio Buttitta in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e curata da Monica Modica e Emanuela Alfano, propone alcune immagini relative alle feste invernali che si succedono dall’Immacolata Concezione all’Epifania, documentando contesti solo parzialmente noti che ci raccontano di una Sicilia devota ancora largamente caratterizzata da vivaci pratiche rituali che espongono talora un simbolismo di remota origine.
Così certamente nel caso dei falò e delle torce che bruciano la vigilia delle feste decembrine evocando più antichi riti solstiziali: da Ciminna, Saponara e Calatafimi per l’Immacolata Concezione, a Valguarnera Caropepe per Santa Lucia, a Acireale e Taormina per Natale. Così per il Pagghiaru di Bordonaro, agone rituale, incorniciato da pani e fronde sempreverdi, dagli evidenti motivi iniziatici e propiziatori.
Di queste realtà offrono testimonianza le belle immagini di Attilio Russo, fotografo che ha instancabilmente documentato per decenni le tradizioni festive siciliane raccogliendo una documentazione fotografica di inestimabile valore etnografico e costituendo un vastissimo archivio che, che poco prima della sua scomparsa, ha voluto consegnare alla Fondazione Ignazio Buttitta perché questa lo custodisse e valorizzasse.

Attilio Russo (1955 – 2024), messinese, per oltre trent’anni ha seguito, studiato e documentato con le sue immagini le tradizioni festive della Sicilia e del Meridione d’Italia, realizzando centinaia di reportage fotografici sui riti popolari e sulla loro evoluzione nel tempo. Svariate sono state le sue collaborazioni con antropologi e studiosi di cultura popolare e numerose le pubblicazioni in riviste e volumi. Tra le mostre realizzate, in larga parte con il suo inseparabile amico e compagno di ricerca, Giuseppe Muccio, ricordiamo: “Poenitentia” curata da Giuseppe Leone e presentata a Ragusa, Messina, Palazzolo Acreide; “Dentro la festa” esposta a Tusa; “Sicilia territorio uomini tradizioni” esposta al museo Rudinì di Marzamemi (Pachino); “Natale Ricercato”, allestita da Sergio Todesco presso il parco archeologico di Halaesa Archonidea e il Museo regionale delle tradizioni Silvo-Pastorali “G. Cocchiarà” di Mistretta; “Pasqua a Riesi”, mostra-evento multimediale patrocinata dal comune di Riesi; ”Passione e Gioia” presentata presso il Genio civile di Messina; “Pasqua: il mito e gli orizzonti simbolici” presentata alla Biblioteca Regionale di Messina. Varie le collaborazioni con Ignazio E. Buttitta: dalla pubblicazione di volumi (Il cibo delle feste in Sicilia; Una è la forma, molti sono i nomi. Scenari del sacro femminile tra la Sicilia e Creta e altri.) ai lavori espositivi sul patrimonio etno-antropologico siciliano tra cui la mostra e il relativo catalogo Con gli occhi di Lucia realizzato per la Fondazione Ignazio Buttitta e la mostra, con Giuseppe Muccio, “Il sacro degli altri. Culti e pratiche rituali dei migranti in Sicilia”, curata da Monica Modica e allestita presso Santa Maria dello Spasimo a Palermo nell’ambito della tredicesima edizione del Sole Luna Doc Film Fest. Tra le altre pubblicazioni: Le Immagini raccontano la Città con Giuseppe Muccio, testi di Lucia Trigilia (Lombardi editore, 2013); Il Cammino della Passione (Fondazione Federico II dell’Assemblea Regionale Siciliana); Settimana Santa in Sicilia. La Cercha di Collesano di Giuseppe Valenza e Kaori Sakurada. Le immagini di Attilio Russo e Giuseppe Muccio sono state inoltre utilizzate per illustrare diversi saggi del volume Sicilia, dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani.

La mostra, che si concluderà il 12 gennaio 2025, è visitabile domenica e lunedì dalle 10.00 alle 14.00, dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00, il 26 dicembre 2024 e il 6 gennaio 2025 dalle ore 10.00 alle ore 14.00. Chiusura 25 dicembre 2024 e 1 gennaio 2025. Ingresso libero.

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
Via G. Di Giovanni, 14 – Palermo
Tel. 091 7026433 / 333 2188325
info@fondazionebuttitta.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

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Convegno di studi La sacra scena: le rappresentazioni del potere nel teatro e nella festa III edizione

Convegno di studi
La sacra scena: le rappresentazioni del potere nel teatro e nella festa
III edizione
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
5 – 6 dicembre 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, organizza la III edizione del Convegno La sacra scena dedicato quest’anno alle rappresentazioni festive e teatrali del potere.
L’incontro è realizzato in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale della marionette Antonio Pasqualino e con il Patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Comune di Palermo, del Dipartimento Culture e Società e dei Corsi di Laurea in Religioni e Culture e in Beni Culturali: Conoscenza, Gestione, Valorizzazione dell’Università degli Studi di Palermo, della Società Italiana di Storia delle Religioni, della Fondazione Federico II e della Fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli.

Obiettivo del Convegno è comprendere a quali esigenze e domande di senso festa e teatro rispondano nella variabilità dei contesti, quali siano le dinamiche politiche, le istanze identitarie, il lessico, i caratteri, i simboli, inscenati e condivisi dalla comunità. L’incontro si propone pertanto di riflettere da un lato sulle forme e le modalità attraverso le quali, nei diversi contesti storico-culturali, il potere viene rappresentato sulle scene teatrali e festive al fine di legittimarlo e confermarne la necessità ovvero sottoposto a critiche e ridefinizioni, dall’altro sulle strategie simboliche attraverso le quali gli organismi di potere religioso e civile si raccontano e si definiscono nella festa e nello spazio scenico.
Oggetto di riflessione è anche lo spazio fisico del potere, sia esso un luogo sacro, uno spazio pubblico urbano o extraurbano, e la sua individuazione, configurazione e sacralizzazione, il suo essere espressione di percorsi storico-culturali e di regimi socio-economici variabili e differenti che suggeriscono di non proporre univoche chiavi di lettura riprendendo acriticamente letture generiche e generalizzanti non particolarmente attente agli specifici contesti esecutivi.
Il “teatro del potere” è il cronotopo nel quale si esplica una narrazione, si espongono e si ribadiscono principi, valori e rappresentazioni sociali, si legittima l’ordine del mondo, si rideterminano i rapporti e si ristabiliscono le gerarchie ovvero si esercita una velata o esplicita critica dell’ordine costituito proponendo utopiche alternative. A sua volta la “festa” è essa stessa “teatro del potere”, innanzitutto perché in essa il sacro si fa presente, attraverso la ridondanza del simbolismo rituale, al fine di descrivere e narrare, legittimandolo, sospendendolo o sovvertendolo, l’ordine del mondo e della società.
Le relazioni sono affidate dal Comitato scientifico (Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Sebastiano Mannia, Alessandro Saggioro, Bernhard Zimmermann) a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiane e europee che hanno dedicato la loro attenzione ai temi indicati.
Nell’ambito del Convegno sarà presentato il volume Lezioni Italiane. Generi drammatici e contesti storico-culturali di Bernhard Zimmermann (edizioni Museo Pasqualino, 2024), con interventi di Ignazio E. Buttitta, Francesco Paolo Bianchi, Alessandro Saggioro. Chiude i lavori Enzo Mancuso con Il cunto di Agricane.

 

Convegno di studi
La sacra scena: le rappresentazioni del potere nel teatro e nella festa
III edizione
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
5 – 6 dicembre 2024

5 dicembre 2024

Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Filippo Amoroso

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Potere regale di guerra e di pace: ritorno su I Persiani di Eschilo
Francesco Paolo Bianchi, Università degli Studi dell’Insubria/Heidelberger Akademie der Wissenschaften, In che senso un dramma è politico? Riflessioni su potere e scena nel teatro antico
Vivian L. Navarro Martinez, Università della Calabria/ Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Euripide e il tiranno: teatro e potere nella Macedonia di Archelao I

Ore 11.00 Pausa caffè

Natale Spineto, Università degli Studi di Torino, Un ritorno di Antigone negli anni della contestazione. I Cannibali di Liliana Cavani
Ludovica Tozzi, Sapienza Università di Roma, Il culto della dea Manasā e il potere delle sue devote
Randa Khalil, Sapienza Università di Roma, Corpi di donne a teatro: artiste indiane contro il potere patriarcale

Ore 15.00
Presiede Fabrizio D’Avenia

Bernhard Zimmermann, Albert-Ludwigs Universität Freiburg Rovesciamento del potere: la commedia greca del V secolo
Maria Paola Castiglioni, Université Grenoble Alpes, Lo spettacolo del potere: la costruzione della figura del sovrano universale nei casi di Alessandro e Aśoka
Marinella Ceravolo, Sapienza Università di Roma, La regalità in scena nell’Akītu babilonese

Ore 16.30 Pausa caffè

Valentina Favarò, Università degli Studi di Palermo, Celebrare per legittimare e governare: la Battaglia di Lepanto mas allà del Mediterraneo
Pietro Corrao, Università degli Studi di Palermo, Spettacoli regi e teatro urbano: dialettica dei poteri nella Corona d’Aragona e in Sicilia nel tardo medioevo
Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo, Tra storia e antropologia: spazi del potere e rituali civici in età moderna

6 dicembre 2024

Ore 9.30
Presiede Sebastiano Mannia

Julian Zimmermann, IES Abroad Freiburg, Roma come scena di ‘teatro politico’. Cola di Rienzo, il ‘teatro di potere’ e la comunicazione politica nella metà del Trecento
Carmelo Russo, Sapienza Università di Roma, Cinquantacinque anni dopo. Il ritorno della processione della Madonna di Trapani a La Goulette (Tunisia) tra potere, spettacolo e negoziazioni
Antonio D’Onofrio, Borsista dell’Accademia Nazionale dei Lincei, “Più per abitudine che per vero spirito di Religione”. Pratiche e riti nei Presìdi di Toscana e sull’isola d’Elba tra Settecento e primo Ottocento

Ore 11.00 Pausa caffè

Gianmarco Braghi, Università degli Studi di Palermo/Fondazione per le scienze religiose (Bologna/Palermo), Religione e ritualizzazione festiva del potere: il caso del Twelfth of July in Irlanda del Nord
Carmine Pisano, Università degli Studi di Napoli Federico II, Il potere in scena nei Sebastà di Neapolis (I-IV secolo d.C.)
Lucia Trigilia, Centro Internazionale di Studi sul Barocco, Il teatro della città e la scena della festa. Cerimonia e potere per santa Lucia a Belpasso e Siracusa

Ore 15.30 Presentazione del volume Lezioni Italiane. Generi drammatici e contesti storico-culturali di Bernhard Zimmermann (edizioni Museo Pasqualino, 2024)
Intervengono Ignazio E. Buttitta, Francesco Paolo Bianchi, Alessandro Saggioro

Ore 17.00 Enzo Mancuso, Cunto di Agricane

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Sebastiano Mannia, Alessandro Saggioro, Bernhard Zimmermann

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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Convegno di studi Il lavoro e il mare nella letteratura italiana Bagheria, 6 novembre – Palermo, 7 novembre 2024

Convegno di studi
Il lavoro e il mare nella letteratura italiana
Bagheria, 6 novembre – Palermo, 7 novembre 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con il Comune di Bagheria e con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo e con il patrocinio della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Verga, del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e dell’Istituto Gramsci Siciliano, organizza il Convegno Il lavoro e il mare nella letteratura italiana, che si terrà tra Bagheria e Palermo dal 6 al 7 di novembre 2024.

L’iniziativa si propone di esaminare e approfondire il lavoro degli uomini del mare quale soggetto di testi letterari che documenta i processi lavorativi e concorre alla significazione testuale, sino a divenirne, talora, asse portante.
Il tema è stato poco esplorato dalla critica e meno indagato dalle scienze sociali rispetto alla cultura orale e religiosa, alle condizioni di vita e alla cultura materiale dei lavoratori delle campagne e merita pertanto di essere oggetto di studio tanto etnografico quanto critico letterario.

Il Convegno si svolgerà il 6 novembre nella Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera, a Bagheria; e il 7 novembre, nell’Aula Seminari, Ed. 12, dell’Università degli Studi Palermo. Entrambi i giorni vedranno non solo l’intervento di studiosi volto all’analisi critica dei testi letterari, ma anche l’intervento di scrittori rivolto al racconto e all’autoanalisi della propria produzione letteraria che ha per soggetto il lavoro e il mare.

Programma

Convegno di studi
Il lavoro e il mare nella letteratura italiana
Bagheria, Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera
6 novembre 2024
Palermo, Università degli Studi, Ed. 12, Aula Seminari
7 novembre 2024

6 novembre 2024
Bagheria, Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera

Ore 9.30
Saluti inaugurali

Ore 10.00
Introduzione
Giovanni Ruffino, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Il lessico del mare dalla Sicilia al Mediterraneo

Ore 10.30
Presiede Ignazio E. Buttitta

Rosario Castelli, Università degli Studi di Catania, L’uomo di Trezza: la tragedia di ‘Ntoni Malavoglia
Domenica Perrone, Università degli Studi di Palermo, Il mare delle donne. Scritture femminile del nuovo millennio

Ore 11.30 Pausa caffè

Roberta Morosini, University of California Los Angeles, «Napoli è restata senza mare». Note su umanesimo ed economia blu di Dante, Boccaccio e Domenico Rea
Sergio Todesco, Ricercatore indipendente, “Contra gladium, per gladium”. La caccia al pescespada in letteratura

Ore 15.30
Presiede Matteo Di Gesù

Alessio Giannanti, Archivi della Resistenza, Contadini in mezzo al mare. Scritture dalla Liguria di Levante
Roberto Fioraso, Ilcorsaronero. Rivista Salgariana di Letteratura Popolare, I “lavoratori del mare” di Salgari: marinai, pescatori, pirati

Ore 16.30 Pausa caffè

Alessia Traina, Docente di Lettere, I.C. Francesco Riso, I pellisquadre dello scill’e cariddi in Horcynus Orca
Sebastiano Martelli, Università degli Studi di Salerno, Il mare nelle rappresentazioni letterarie del viaggio di emigrazione tra Ottocento e Novecento
Davide Camarrone, Giornalista e scrittore, Lampaduza
7 novembre 2024
Palermo, Università degli Studi, Ed. 12, Aula Seminari
Ore 9.30
Presiede Emanuele Buttitta

Salvatore Ferlita, Università degli Studi di Enna “Kore”, Come un novello Mosè? Il mestiere dello scafista nel mare “monstrum”
Silvana Grasso, Scrittrice, Un “mare” oltre il Mare

Conclusioni

Comitato scientifico
Emanuele Buttitta, Matteo Di Gesù, Alessio Giannanti

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Bagheria, Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera Corso Butera
Palermo, Università degli Studi, Ed. 12, Aula Seminari, viale delle Scienze 28
Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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Comunicazioni

Comunicazioni

Si comunica che la BIBLIOTECA SANTANGELO-BUTTITTA di Bagheria (via Aguglia 2) rimarrà chiusa dall’8 all’11 ottobre 2024 e che la BIBLIOTECA DELLA CULTURA SICILIANA di Palermo (Palazzo Tarallo, via delle Pergole 74) rimarrà chiusa nei giorni 8 e 10 ottobre 2024.

Convegno TRA CIELO, TERRA E MARE. MITI, DIVINITA’, SANTI IN SICILIA

Convegno TRA CIELO, TERRA E MARE. MITI, DIVINITA’, SANTI IN SICILIA

L’Associazione GA Amenanos di Catania, la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione culturale Cenacum hanno in programma l’organizzazione del Convegno “Tra cielo, terra e mare. Miti, divinità, santi in Sicilia”.

Chi fosse interessato può presentare il proprio abstract (in italiano e inglese, max 250 parole) inviandolo all’indirizzo fondazione.buttitta@yahoo.it entro il 30 novembre 2024.

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Convegno di studi Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri

Convegno di studi
Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
23 – 24 maggio 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e della Fondazione Federico II, organizza il Convegno di studi “Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri”, che si terrà a Palermo il 23 e 24 maggio 2024 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
L’incontro intende riflettere sull’emarginazione e sull’isolamento che nella storia dell’umanità le società più diverse hanno realizzato e realizzano nei confronti di persone e gruppi distinti a vari livelli per motivi politici, sociali e religiosi.
La culturalizzazione della vita al margine è attuata in molti modi, dalla mitizzazione alla istituzione di specifiche dinamiche rituali, dalla elaborazione di narrative del limite all’esplorazione concettuale e filosofica dello spazio reso altro dalla presenza di persone e comunità sottratte al vivere corrente, agli ambienti urbani e antropizzati e respinte al margine. Riprendendo la schematizzazione dei riti di passaggio elaborata da Arnold Van Gennep, gli esuli si contraddistinguono per la plasticità e la malleabilità con le quali è costruito il loro status tanto all’interno del registro simbolico quanto sul piano delle concrete pratiche sociali. Essi attraversano la fase della fuoriuscita dalla condizione ordinaria, compiono il viaggio verso il luogo di detenzione e pena, acquisendo una temporanea condizione di sospensione esistenziale, concepita come ‘altra’ e alienante. Questa fase centrale può avere diverse tipologie di significato: in positivo, può essere intesa come spazio di creatività, di elaborazione di nuove idee, di affinamento della marcatura dell’esistenza, di valorizzazione del senso umano della resistenza e del verbale segreto; in negativo, significanti diversi, più evidenti e scontati, sono la sofferenza per il distacco dagli affetti, dal proprio contesto di vita, dalle reti relazionali correnti; la tensione dell’emarginazione, dell’impotenza, dello straniamento rispetto all’interazione costante con il flusso della vita pubblica. L’esilio può infine preludere alla fine della vita o concludersi con il reintegro nella vita precedente e nella cornice normativa.
Sulla base di queste premesse il rapporto centro-margine può costituire un fertile terreno d’indagine, utile ad analizzare le strategie con cui una determinata società pensa sé stessa in termini di continuità e discontinuità rispetto all’Altro, autodefinendosi rispetto a una negatività esterna e marginalizzata, ma anche valorizzando al contrario positivamente le capacità inclusive e integrative del proprio sistema di rappresentazioni e di pratiche culturali.
Il Comitato scientifico (Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Alessandro Saggioro) ha affidato le relazioni a studiosi che hanno dedicato le loro ricerche alla condizione dell’esule, alla sua vita, alle trasformazioni degli stati d’animo, alle produzioni artistiche e letterarie; allo spazio dell’esilio in quanto ambiente concluso o aperto, con confini naturali o artificiali, declinato in forma carceraria o altrimenti disposto; agli interlocutori umani e divini implicati nelle dimensioni dell’esclusione, del margine e della (re)integrazione; alle modalità narrative e dialogiche relative all’esilio, al confino, alla prigionia e al margine; agli esiti simbolici e le rappresentazioni della marginalizzazione imposta o subita, percepita come violenza o declinata in potenzialità.

PROGRAMMA

Convegno di studi
Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
23-24 maggio 2024

23 maggio

Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Alessandro Saggioro

Francesca Prescendi, École Pratique des Hautes Études – PSL, Violentata ed espulsa: riflessioni sul ruolo della madre nei miti romani
Francesco Paolo Bianchi, Università degli Studi dell’Insubria/Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Esilio e esuli tra mito e storia nel mondo greco
Pietro Giammellaro, Ricercatore indipendente, Scegliere l’esclusione. La mendicità cinica tra autarcheia e dominio sulla tyche

Ore 11.00 Pausa caffè

Federica Zigarelli, Sapienza Università di Roma, Tra centro e margine. Per una riconsiderazione dell’agency di Hestia
Rosalba Panvini, Università degli Studi di Catania, Esuli, migranti, schiavi nei racconti dei poeti e degli storici e nelle rappresentazioni artistiche antiche
Ginevra Benedetti, Università degli Studi di Siena, Rifugio e castigo: due facce dell’interazione con le statue divine, dall’antichità a oggi

Ore 15.00
Presiede Ignazio E. Buttitta

Carmelo Russo, Sapienza Università di Roma, Un diario di guerra, anzi due. Prigionieri casertani tra Sicilia e Tunisia (agosto 1943-novembre 1945)
Francesca Di Pasquale, Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, “Razza degenerata”. L’analisi antropologica di Emanuele Mirabella dei libici deportati a Favignana nel 1915
Agnese Tatì, Sapienza Università di Roma, Esuli, rifugiati e cittadini: ebrei iracheni a Londra. Analisi dell’archivio online Sephardi Voices UK

Ore 17.00 Pausa caffè

Barbara Sorgoni, Università degli Studi di Torino, Narrazioni forzate e pratiche di riconoscimento della protezione internazionale in Italia
Cirus Rinaldi, Università degli Studi di Palermo, «Giocare a fare i froci per essere normali». Negoziazione della maschilità, gerarchie di genere e sessualità nel sex-work maschile di strada

24 maggio

Ore 9.30
Presiede Matteo Di Figlia

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Buonaiuti prigioniero a Roma
Laura Lettere, Sapienza Università di Roma, Dai margini alla Terra di mezzo: missionari buddhisti, traduttori e prigionieri nella Cina del periodo delle Dinastie del sud e del nord (420-581)
Roberto Alciati, Università degli Studi di Firenze, Exules vitae e lucifugi viri: l’ascetismo come auto-segregazione nel Mediterraneo antico

Ore 11.00 Pausa caffè

Ignazio E. Buttitta, Università degli Studi di Palermo/CNR-Ispc, Dai margini alla scena festiva. L’ascesa sociale degli zolfatai
Manoela Patti, Università degli Studi di Palermo, Storie di guerra. Sfollati, rimpatriati, profughi nel Mezzogiorno (1940-1945)
Arianna Rotondo, Università degli Studi di Catania, Scritture dal campo di concentramento: Etty Hillesum e «il salvataggio di Dio in esilio»

Ore 15.00
Presiede Fabrizio D’Avenia

Laura Faranda, Sapienza Università di Roma, Vite di scarto. Narrazioni di confine, dall’esilio manicomiale al silenzio delle innocenti
Fabrizio Ferrari, Università degli Studi di Padova, L’(auto)esilio di Ekalavya e il tema della giustizia relativa nella letteratura epica indiana
Paola Buzi, Sapienza Università di Roma, Prigioniere degli dèi: i contratti di servitù perpetua nell’Egitto tolemaico

Ore 17.00 Pausa caffè

Gianmarco Braghi, Università degli Studi di Palermo/Fondazione per le scienze religiose (Bologna/Palermo), Teologia dell’esilio e pratiche del proselitismo nelle chiese riformate francofone del XVI secolo
Michele Cometa, Università degli Studi di Palermo, Una giornata a Bergen-Belsen: vicende della famiglia Szondi

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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Presentazione del volume Dall’Africa all’Estremo Oriente di Antonino Serina

Presentazione del volume
Dall’Africa all’Estremo Oriente
di Antonino Serina
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Mercoledì 15 maggio 2024, ore 16,00

Mercoledì 15 maggio alle ore 16,00 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sarà presentato il volume Dall’Africa all’Estremo Oriente. La struttura dinamica del «Centro» del villaggio nel fluire dell’intero divenire cosmico di Antonino Serina, edizioni Gruppo Albatros Il Filo (2023).
Antonino Serina a partire dalla sua esperienza fra le popolazioni africane (Nilote, Nilo-Camite e Bantu) va alla verifica etnofilosofica – corredata da teorie di scienziati e filosofi, con particolare attenzione a Carlo Rovelli – della complementarietà degli opposti, che vale più del principio d’identità, e della partecipazione dell’io alla vita dell’intero universo. È un universo differente da quello occidentale, dove il divenire vale più dell’essere e la forza vitale si rivela creatrice e distruttrice. Questi elementi, che Serina studia approfonditamente, sono presenti anche nelle popolazioni persiane, egizie e nel Sofista di Platone.
L’autore dedica, infine, parte dello studio per mettere a confronto la filosofia naturalistica e la teoria della gravità quantistica a loop di Carlo Rovelli, concludendo così la trilogia composta da Una schiuma danzante di piccolissimi quanti (2019) e Il fluire dell’essere e della vita (2020), entrambi pubblicati da Edizioni Arianna.
Presenta Marco Bassi, modera Rosario Perricone, partecipano Pietro Di Nicolò (curatore), Ignazio Grillo e, con intervento registrato, Carlo Rovelli.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Ignazio Buttitta in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.

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Inaugurazione del Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”

Inaugurazione del Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate
Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”

Sabato 16 marzo 2024 alle ore 11 sarà inaugurato il Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”, sito in via Aguglia 2 a Bagheria.

La sede della Fondazione Buttitta a Bagheria si propone non solo come luogo di conservazione di un prezioso patrimonio librario ma anche e soprattutto come centro di studio e di ricerca, come spazio di incontro e di dialogo tra uomini e culture secondo quello spirito di apertura per l’altro e di confronto dialogico che hanno caratterizzato le vite di Ignazio Buttitta e di Giovanni Saverio Santangelo.

Saranno presenti il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, l’assessore alla Cultura Daniele Vella, il presidente della Fondazione, Ignazio E. Buttitta, Emanuele Buttitta e Nara Bernardi.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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Convegno internazionale di studi Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee

Convegno internazionale di studi
Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee
Dedicato a Luigi M. Lombardi Satriani

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 8-9 febbraio 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il Centro internazionale di ricerca e studi su Carnevale Maschera e Satira (CMS), con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, organizzano a Palermo nei giorni 8 – 9 febbraio 2024, presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il Convegno internazionale “Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee”.
Il Convegno (che sarà dedicato alla memoria di Luigi M. Lombardi Satriani) si pone in continuità con le pluriennali attività scientifiche svolte sinora dai rispettivi enti organizzatori nel campo dello studio e della valorizzazione di un patrimonio immateriale di straordinaria valenza storico-culturale quale è il carnevale.
I contenuti narrativi, le performances e i simboli rituali delle cerimonie carnevalesche presentano una diffusione e una persistenza nel tempo assai considerevoli, sebbene siano sottoposti a un processo di continua rielaborazione delle forme, dei significati e delle funzioni in relazione allo storico prevalere, contesto per contesto, di peculiari istanze politiche, economiche e sociali. I mascheramenti, le trasformazioni, l’assunzione/manifestazione rituale di identità altre, le inversioni di ruolo, di genere, di status, denunciate non solo da una ‘falsa faccia’ che ricopre il volto ma dal complessivo costume, dagli eventuali accessori, dal comportamento a-normale, da peculiari sonorità e verbalizzazioni, sono simboli rituali attestati sin da epoca proto-storica e di amplissima diffusione, poiché documentati dalla ricerca etnologica, folklorica, storico-letteraria e religiosa in una pluralità di culture. Al pari di tutti i simboli rituali e dei contesti festivi all’interno dei quali agiscono in sistemica connessione, essi sono tuttavia nella storia e, pertanto, investiti da un continuo processo di de-semantizzazione/ri-semantizzazione e di de-funzionalizzazione/ri-funzionalizzazione. Ciascuna comunità, in ragione di sempre nuove istanze dettate dalla contingenza e dalle forze e dagli interessi divergenti che la attraversano, rielabora e riplasma, con maggior o minore consapevolezza, la propria memoria culturale.

Numerose rappresentazioni vascolari greche, di età arcaica e classica, esibiscono già personaggi travestiti da animali (ad esempio uccelli, cavalli) in contesti performativi/rituali. E sappiamo che già i pionieri della commedia ateniese agli inizi del V secolo a.C. (Magnete, in primis) ricorrevano, per far ridere il pubblico, a travestimenti o a performances mimiche con cui interpretavano uccelli, moscerini, rane: sono sopravvissute fino a noi, del resto, commedie di Aristofane caratterizzate proprio dalla presenza in scena di cori animaleschi (cfr. titoli come Vespe, Uccelli, Rane). Una pratica, quella dei travestimenti teriomorfici, documentata dunque senza soluzione di continuità sin dai rituali e dalle tradizioni comico-satiriche dell’antichità, passando per il Medioevo (età di mezzo e cruciale anche sotto questo aspetto), sino all’età moderna e contemporanea. Tra i moltissimi casi che si potrebbero citare, un sermone attribuito a Sant’Eligio (dell’VIII sec. d.C.) ci segnala una serie di usi praticati nel periodo delle calende di gennaio, come travestirsi da vitello o da cervo, tenere la tavola imbandita tutta la notte, dare e ricevere regali: «mascherandosi da cervo vogliono trasformare il loro aspetto in quello di bestie selvatiche. Altri si vestono con pelli di montone; altri ancora inalberano teste di animali, e si rallegrano fino all’esultanza quando arrivano ad assumere l’aspetto di fiere al punto da non sembrare più uomini». A sua volta San Cesario condanna la pratica delle strenne e particolarmente coloro che si trasformano in bestie selvatiche indossandone teste e pelli. E tale condanna la ritroviamo nel concilio di Auxerre del 573-603 e in quello di Nantes del 658. Nelle maschere, infatti, la Chiesa vedeva la pretesa abominevole e sacrilega di «trasformare la creazione divina e di abolire la distinzione radicale dell’uomo dalla bestia», distinzione basilare della antropologia cristiana, insieme a quella tra uomo e donna pure messa in dubbio dai comportamenti e dai mascheramenti carnascialeschi.
Anche nei contemporanei carnevali folklorici euromediterranei ricorrono ampiamente mascheramenti di carattere animalesco; mascheramenti che, non solo esclusivi di certi periodi storici e di certe aree geografiche, significano piuttosto un tratto costitutivo delle performances cerimoniali e teatrali di una pluralità di culture d’ogni tempo e d’ogni luogo.
Tra le mascherate teriomorfe carnevalesche si possono annoverare ad esempio la mascherata del Cammello che ha luogo in area slavo-balcanica e quelle dell’Orso e dell’Uomo selvaggio assai diffuse nel Nord Italia, ma presenti anche in Sicilia; o ancora quelle sarde, dai caratteri marcatamente ferini, dei mamutthones e dei boes, che fanno la loro prima apparizione la vigilia di Sant’Antonio Abate insieme al fuoco della tuva.
Le relazioni saranno affidate dal Comitato Scientifico (Tiziana Drago, Giuseppe Genco, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Pietro Sisto, Piero Totaro) a studiosi italiani e stranieri che hanno dedicato la loro attenzione al tema indicato e alle numerose questioni correlate.
Nell’ambito del Convegno sarà presentato il volume Maschera e cibo. Il carnevale e il Mediterraneo a cura di Pietro Sisto e Piero Totaro (edizioni Museo Pasqualino, 2024). Intervengono Piero Totaro, Pietro Sisto, Marxiano Melotti, Giuseppe Genco.

Comitato scientifico
Tiziana Drago, Giuseppe Genco, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Pietro Sisto, Piero Totaro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino, Maria Fasino

Segreteria organizzativa
Maurilio Ginex, Claudia Urzì, Chiara Vaglica, Monica Campo, Daniela Casamento

Riprese video e diretta social
Francesco La Bruna, Pierpaolo La Torre

Tecnici
Francesco Cutrona, Paolo Benfante

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta e MuseoMarionette

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Convegno di studi Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali

Convegno di studi
Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
15 dicembre 2023

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, del Corso di Studi Religioni e Culture dell’Università degli Studi di Palermo e della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, organizza il Convegno Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali, che si terrà a Palermo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il 15 dicembre prossimo.

A monte di una ormai consolidata tradizione di studi sulla santità intesa quale modello testuale e performativo polisemico ove cogliere, dalla tarda antichità alle sue forme contemporanee, trame e dinamiche territoriali, socio-politiche e sacrali complesse, il Convegno Etnografie/agiografie. Modelli di santità e pratiche rituali si propone di ripercorrere la fenomenologia della santità quale importante segmento dell’esperienza religiosa oltre a configurarsi quale crocevia storico-antropologico entro il quale perimetrare rinnovate prospettive di ricerca e di sviluppo culturale e socioeconomico delle aree interne.
Attraverso contributi e prospettive di tipo interdisciplinare (storici dell’agiografia, antropologi, sociologi, geografi, storici delle religioni, ecc.) il Convegno mira pertanto a stimolare un confronto tra diverse esperienze di scrittura/documentazione della santità (quella agiografica e etnografica) solo in apparenza divergenti e a indagare le trame di senso ancora oggi costitutive e condivise presso varie aree storico-culturali. In tal senso tempi e spazi, immagini e immaginari devozionali, miracoli, visioni, reliquie, corpi, feste, pellegrinaggi non si configurano solo ed esclusivamente quali tappe essenziali del browniano “culto dei santi” ma si configurano, oggi più di ieri, quali elementi dinamici e culturalmente complessi, capaci di ridisegnare e/o riconfermare narrazioni e devozioni, risacralizzazioni e desacralizzazioni, appartenenze ed esclusioni.

Il Convegno, coordinato da Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia e Alessandro Saggioro, accoglierà contributi su specifici ambiti cultuali ove far emergere, unitamente alle forme e tipologie della santità prese in esame, le relative dimensioni performative e simbolico-rituali, indispensabili per comprendere e/o indagare agiografie e etnografie antiche e recenti.

PROGRAMMA

Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Vito Impellizzeri

Natale Spineto, Università degli Studi di Torino, Una festa recente per una santa antica. Storia e dinamiche del culto di Santa Gregoria, patrona di Cameri
Daniela Santoro, Università degli Studi di Palermo, Un’officina del culto nella Palermo del Trecento: il convento di San Francesco e il beato Gerardo da Valenza
Eugenio Imbriani, Università del Salento, La festa di san Giuseppe in Puglia

Ore 11.00 Pausa caffè

Giancarlo Grimaldi, già Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Predire il tempo tradizionale: l’estate di San Martino e l’inverno di San Ponzio
Antonino Frenda, Università degli Studi di Palermo, Pellegrino e Calogero. Etnografie e culto dei santi nell’agrigentino
Sebastiano Mannia, Università degli Studi di Palermo, Santi contadini e arte panificatoria: il culto di San Marco in Sardegna
Rosa Parisi, Università del Salento, La città, la storia, il santo. La festa di San Bernardino come spazio di ritualizzazione della storia locale

Ore 15.00

Presiede Fabrizio D’Avenia

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Dea, madonna o santa? Storia indiziaria di una divinità sabina
Marco Papasidero, Università degli Studi di Palermo, Spazi sacri, immagini miracolose ed ex voto nel Palermo divoto di Maria Vergine di Antonino Mongitore
Valeria Trapani, Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, La santità dei laici nel Martirologio Romano: modelli e pratiche rituali

Ore 17.00 Pausa caffè

Mauro Mormino, Università degli Studi di Messina, Di profezie, angeli, martiri e dèi. La Passio di Melezio, Giovanni, Stefano e compagni (BHG 1249) e la conversione di Tabia: tra “passione epica” e “romanzo agiografico”
Mario Re, Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini” di Palermo, La competizione tra le diocesi siciliane nel riflesso dell’agiografia italogreca dei secoli VII-VIII
Giuliano Chiapparini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, L’approccio storico-religioso nello studio multidisciplinare del culto dei santi

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
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