II CONGRESO INTERNACIONAL DE CARNAVAL: MASCARAS Y PATRIMONIO La Bañeza, 27>29 ottobre 2022

II CONGRESO INTERNACIONAL DE CARNAVAL: MASCARAS Y PATRIMONIO
La Bañeza, 27>29 ottobre 2022

Dopo il successo ottenuto dal I Congresso internazionale del Carnevale. Maschere invernali in Europa tenutosi a La Bañeza nell’ottobre del 2021, il Comitato organizzatore, composto dal Comune di La Bañeza, dalla Cátedra de Territorios Sostenibles y Desarrollo Local, dalla UNED de Ponferrada e dalla Academia Ibérica de la Máscara, a cui la Universidad de Valladolid ha aderito tramite la Cátedra de Estudios sobre la Tradición, ha voluto promuovere II CONGRESSO INTERNAZIONALE DI CARNEVALE dedicandolo a MASCARAS Y PATRIMONIO. Il Convegno, realizzato con il sostegno della Fondazione Buttitta, si terrà dal 27 al 29 ottobre 2022 a La Bañeza.
La prima edizione del Convegno ha avuto l’obiettivo di sottoporre allo sguardo scientifico i diversi carnevali del nord-ovest iberico mentre nel 2022 i temi saranno analizzati inglobando altri territori ricchi di queste tradizioni; in questa occasione il dibattito sarà condiviso con studiosi italiani.

Qui il programma dettagliato dell’iniziativa:
https://extension.uned.es/actividad/27636&codigo=ICIDC

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LVII RIUNIONE SCIENTIFICA PERIPLOUS: IL MARE NELLA PREISTORIA MEDITERRANEA

LVII RIUNIONE SCIENTIFICA
PERIPLOUS: IL MARE NELLA PREISTORIA MEDITERRANEA
In memoria di Calogero Rizzuto e Sebastiano Tusa
Siracusa, 19-22 ottobre 2022

L’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con il sostegno della Fondazione Ignazio Buttitta, organizza la LVII Riunione Scientifica “Periplous: il mare nella preistoria mediterranea” in memoria di Calogero Rizzuto e Sebastiano Tusa.
Il tema del mare, nella sua complessità di valori e significati, rimane al centro del grande dibattito scientifico sui processi di genesi e trasformazione delle culture nel Mediterraneo preistorico.
In luogo della tradizionale visione di Moses Finley (1973), che descriveva il Mediterraneo preomerico quale un insieme di comunità sparse, profondamente agricole e con collegamenti limitati, il “grande mare interno” proposto in anni recenti da Cyprian Broodbank (2013) si configura come una distesa d’acqua animata da continui movimenti di gruppi e popolazioni, dalle loro interazioni – su scale geografiche e culturali differenti – e dalla circolazione e scambio di attività.
All’interno del vasto arco cronologico compreso dal Paleolitico fino alle soglie della colonizzazione greca, vengono prese in esame le singole componenti del variegato fattore marino, declinato di volta in volta in relazione ai caratteri ambientali, alle forme di strutturazione e di trasformazione delle comunità, alla proiezione e/o chiusura verso collegamenti trasmarini, fino alla ricchezza di valori e simboli attribuiti al mare. L’area di indagine coincide con il Mediterraneo centro-occidentale, con particolare riferimento all’Italia e le sue isole quali snodo di collegamento tra la costa nordafricana, l’ambito greco-egeo e il continente europeo.
Programma completo:
https://www.iipp.it/wp-content/uploads/2022/09/LVII_RiunSc_IIPP_Sicilia_programma-23-settembre.pdf

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Linguaggi della spazialità nel cinema di Goffredo Alessandrini e Alessandro Blasetti – Giornata di studi online a cura di Massimo Bonura e Francesco D’Asero

Linguaggi della spazialità nel cinema
di Goffredo Alessandrini e Alessandro Blasetti

Giornata di studi online
a cura di Massimo Bonura e Francesco D’Asero

L’iniziativa “Linguaggi della spazialità nel cinema di Goffredo Alessandrini e Alessandro Blasetti” nasce dall’esigenza di delineare e analizzare il cinema dei due registi secondo prospettive geografiche e paesaggistiche.
Le riflessioni principali della giornata di studi verteranno su come le strategie di rappresentazione dello spazio e del paesaggio siano oggetti/soggetti rilevanti all’interno delle filmografie dei due autori italiani, sia in chiave strettamente estetica, sia in chiave più profondamente narrativa.
Attraverso la geografia del cinema, ambito disciplinare che si pone come campo privilegiato per l’oggetto di studio, si intende indagare il ruolo dello spazio come espediente dello storytelling e cogliere peculiarità, analogie e divergenze delle varie forme della spazialità nella produzione mediale dei due registi.
La Giornata di studi è patrocinata dalla Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con la Fondazione Aldo Della Rocca e l’Università eCampus.

Per partecipare inviare una email a:
mac.thesailor@libero.it
francesco.dasero@uniroma3.it

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La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture Convegno internazionale di studi dedicato a Sebastiano Tusa Geraci Siculo, Ex Convento dei Cappuccini 29 settembre > 1° ottobre 2022

La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture
Convegno internazionale di studi dedicato a Sebastiano Tusa

Geraci Siculo, Ex Convento dei Cappuccini
29 settembre > 1° ottobre 2022

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, organizza il Convegno internazionale di studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture”, in collaborazione con il Comune di Geraci Siculo, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la casa editrice Edizioni Arianna e con il Patrocino del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ente Parco delle Madonie, del Club Alpino Siciliano e di Stiftung Humanismus heute – Albert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi).
Il Convegno, dedicato a Sebastiano Tusa, si terrà dal 29 settembre al 1° ottobre presso l’Ex Convento dei Cappuccini di Geraci Siculo (contrada Zafarana).

Attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani e internazionali, il convegno si propone di indagare i multiformi aspetti che connotano tempi e spazi delle culture montane: di là da facili letture turistico-mediatiche o da progetti di sviluppo territoriale troppo spesso incuranti delle concrete realtà storico-antropologiche che caratterizzano le zone montane, la montagna continua a configurarsi quale  luogo “altro” in cui, con maggiore evidenza, comunità e gruppi umani hanno sperimentato/elaborato strategie e posizionamenti di lunga durata testimoniati dal ricchissimo e variegato patrimonio di miti, riti, immaginari e pratiche ergologiche.
Uno sguardo in profondità verrà rivolto ai saperi tradizionali, alle attività lavorative, ai mestieri e alle tecniche della caccia, dei pascoli, delle neviere, dei carbonai, al fine di restituire l’universo delle pratiche e delle credenze che proprio nella montagna trovano ancora un modello culturale imprescindibile: miti e riti, santuari, pellegrinaggi, credenze e simbolismi continuano ancora oggi a rievocare memorie e immaginari altrimenti irrinunciabili.

Le relazioni saranno affidate dal Comitato Scientifico (Ignazio E. Buttitta, Sebastiano Mannia, Davide Porporato, Bernhard Zimmermann, Massimo Cultraro) a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiane e europee che hanno dedicato la loro attenzione al tema della montagna.

PROGRAMMA

La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture
Convegno internazionale di studi dedicato a Sebastiano Tusa
Geraci Siculo, Ex Convento dei Cappuccini
29 settembre > 1° ottobre 2022

29 settembre
ore 9.30
Saluti inaugurali
Luigi Iuppa, Sindaco del Comune di Geraci Siculo

Andrea Govinda Tusa, Ricordo di Sebastiano Tusa
Emanuele Buttitta, Presentazione della mostra fotografica Lavoro e/è dignità di Gaetano Pagano

ore 10.30
Presiede Ignazio E. Buttitta

Massimo Cultraro, Cnr-Ispc, Università degli Studi di Palermo, Le montagne celesti nella religione minoica: modelli culturali e simboli per un’antropologia dei luoghi sacri d’altura
Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo, L’Etna e i santuari di Adrano e di Efesto: procedure riparative e porosità culturale

Ore 11.30 Pausa caffè

Natale Spineto, Università degli Studi di Torino, Epifanie montane. Il mistero di Hanging Rock
Gioele Zisa, Università degli Studi di Palermo, “L’eccezionale splendore della montagna è spaventoso e si diffonde su tutte le terre”. Scenari di alterità nella mitologia sumerica paleo-babilonese

ore 15.00
Presiede Natale Spineto

Dionigi Albera, Università Aix-Marseille, Alla ricerca della montagna: tra storia, simboli ed immaginario
Laura Bonato, Università degli Studi di Torino, Antropologia in quota: valorizzazione e consumo delle tradizioni nell’arco alpino occidentale
Lia Zola, Università degli Studi di Torino, Bee-coming: pratiche, conoscenze e tecniche per saperi volatili in montagna

Ore 16.30 Pausa caffè

Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Pascoli fioriti e formaggio d’alpeggio: il caso del plaisentif
Antonella Mott, UMSe rete etnografica dei piccoli musei ed ecomuseale Provincia autonoma di Trento, Malghe e maggenghi: la montagna pubblica e privata
Sebastiano Mannia, Università degli Studi di Palermo, Aree interne. Quale rinascita per i territori rurali e montani

 

 

30 settembre
ore 9.30
Presiede Rosario Perricone

Bernhard Zimmermann, Albert-Ludwigs Universität Freiburg, E danza il Citerone. La montagna come “co-attrice” nelle Baccanti di Euripide
Matteo Taufer, Associazione Italiana di Cultura Classica – Delegazione del Trentino Südtirol, Lessico e simbolismo della montagna nel ‘Prometheus Vinctus’

Ore 10.30 Pausa caffè

Francesco Paolo Bianchi, Heidelberger Akademie der Wissenschaften / Albert-Ludwigs-Universität Freiburg, Scenari di montagna nei drammi del V sec. a.C.
Serenella Baggio, Università degli Studi di Trento, Addio montagne. Montagne vecchie e nuove
Alexander Auf der Heyde, Università degli Studi di Palermo, “Ispidi monti, rupi scoscese, orribili frane”: la montagna degli esuli ottocenteschi

ore 15.00
Presiede Bernhard Zimmermann

Giovanni Kezich, UMSe rete etnografica dei piccoli musei ed ecomuseale Provincia autonoma di Trento, Selvatici e anguane, Krampus e Hexen: la frontiera nascosta dell’immaginario alpino
Glauco Sanga, Università degli Studi di Venezia “Ca’ Foscari”, Coraggio boscaioli. Un canto di lavoro della Val Tartano (Sondrio)
Giuseppe Giordano, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, La festa della Madonna della Montagna a Polsi. Cronaca di una recente indagine etnomusicologica

Ore 16.30 Pausa caffè

Mario G. Giacomarra, Università degli Studi di Palermo, I pastori delle Madonie. Uomini e animali
Antonino Frenda, Università degli Studi di Palermo, Pellegrinaggi nelle Madonie. Tipologie, pratiche, contesti
Ignazio E. Buttitta, Università degli Studi di Palermo, Cnr-Ispc, In arduis monti vertice. Pellegrinaggi di montagna

 

 

1 ottobre
ore 9.30
Presiede Girolamo Cusimano

Michele Cometa, Università degli Studi di Palermo, La montagna, la caverna, la mente: prospettive di una paleoestetica
Roberta Coglitore, Università degli Studi di Palermo, Le montagne di Dino Buzzati: ambiente, sfondo, trasfigurazioni
Igor Spanò, Università degli Studi di Palermo, L’amore di Śiva per la Montagna: il complesso sacro di Pañcakedāra

Ore 11.00 Pausa caffè

Giovanni Messina, Università degli Studi di Palermo, Sciacca e il Monte San Calogero
Salvatore D’Onofrio, Università degli Studi di Palermo, A mmuntata

 

***

Lavoro e/è dignità
Mostra fotografica con immagini di Gaetano Pagano
Cura scientifica di Emanuele Buttitta

Geraci Siculo, Ex Convento dei Cappuccini
29 settembre > 30 ottobre 2022

Nell’ambito del convegno La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture è allestita la mostra Lavoro e/è dignità, immagini di Gaetano Pagano, cura scientifica di Emanuele Buttitta.

Da più di 50 anni, Gaetano Pagano documenta in fotografia i riti religiosi e i cicli di lavoro tradizionale in Sicilia. A partire dagli anni ’70 ha partecipato a campagne di rilevamento della cultura popolare siciliana, partecipando alle attività svolte in questo ambito dall’Università di Palermo e dal Folkstudio, che ha fondato con altri intellettuali siciliani e di cui, per alcuni anni, ha organizzato e realizzato le attività. Vive a Palermo. Con le sue immagini sono state allestite in Italia e all’Estero (Aarhus, Copenaghen, Bonn, Nuoro, Palermo) mostre sulle feste religiose e sui cicli di lavoro tradizionale in Sicilia. Sue fotografie hanno spesso documentato saggi e studi etnoantropologici. Ha collaborato a quotidiani e periodici nazionali.
Gaetano Pagano è, dunque, in primo luogo, un etnografo. Le immagini della mostra Lavoro e/è dignità infatti, costituiscono un’importante documentazione di varie realtà lavorative legate alla collina e alla montagna, nell’ambito del lavoro agricolo e pastorale. Per documentare i momenti più significativi della cultura tradizionale del lavoro, egli coniuga rigore scientifico e scienza dell’immagine, appassionata partecipazione e conoscenza dei saperi e delle tecniche che guidano i gesti e segnano i volti.
Facciamo attenzione. Sono fotografie di uomini, strumenti e processi, di fatti che non tornano, ma di un tempo passato che vive nel presente: di cui è appunto matrice, senza appalesarsi; di un tempo che altri direbbero, erroneamente, irrimediabilmente perduto. Queste immagini, invece, ci ricordano il passato da cui veniamo; ciò che ancora siamo; in qualche modo da cercare, da pensare qui e prima che sia tardi.
Ma Gaetano Pagano non è solamente un etnografo. E lo si riconosce, in primo luogo, nei volti che le sue fotografie, oggi, insolitamente, ci dispiegano. Evidentemente c’è da parte sua, in questo senso, una maggiore consapevolezza, che lo introduce a questa scelta nuova. Il fatto è che il nostro autore è anche un artista. Il perché è presto e facilmente detto, anche se altri si sono lungamente provati a definire la differenza fra fotografia artistica e fotografia etnografica. Quella di Gaetano Pagano è fotografia etnografica perché documenta la vita dell’ethos. È artistica perché non è unicamente rappresentazione del mondo, della vita dell’uomo, ma è anche una sua visione: come potrebbe, come dovrebbe essere. Questo è l’arte tutta (letteratura, pittura ecc.), non solo la fotografia artistica: rappresentazione della realtà umana e sua visione. È questo l’elementare discrimine per cui tanti studiosi si arrovellano nel tentativo di individuarlo e descriverlo: l’artista non si prefigge solo di rappresentare il fatto avendolo preliminarmente interpretato; egli propone anche una visione del mondo: non solo il mondo come è, ma il mondo come potrebbe essere, come dovrebbe essere o sarà ineluttabilmente.

La mostra sarà presentata il 29 settembre 2022 alle ore 10 e si chiuderà il 30 ottobre 2022, visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 16.30 alle ore 18.30.
Ingresso gratuito

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Massimo Cultraro, Sebastiano Mannia, Davide Porporato, Bernhard Zimmermann

Coordinamento organizzativo
Antonio Minutella, Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Alessandro Bruno, Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Ex Convento dei Cappuccini
Geraci Siculo (PA), contrada Zafarana

Streaming del Convegno
Pagine FB Fondazione Ignazio Buttitta e Comune di Geraci Siculo

Iniziativa realizzata con il sostegno del BCIF

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CHIUSURA ESTIVA 2022

CHIUSURA ESTIVA 2022

SI COMUNICA CHE GLI UFFICI DELLA FONDAZIONE IGNAZIO BUTTITTA
SARANNO CHIUSI DALL’8 AL 31 AGOSTO 2022

LA BIBLIOTECA DELLA CULTURA SICILIANA (PALAZZO TARALLO)
SARA’ CHIUSA DALL’1 AL 31 AGOSTO 2022.

Per comunicazioni urgenti scrivere all’indirizzo fondazione.buttitta@yahoo.it

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