Relazione sulle attività 2017


Relazione sulle attività 2017

 PASOS E MISTERI. La Settimana Santa in Andalusia e in Sicilia. La Semana Santa en Sicilia y en Andalucía.

La Fondazione Federico II, in collaborazione con  Caminos de Pasión, Instituto Cervantes di Palermo, Fondazione Ignazio Buttitta e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, nei giorni 30 e 31 marzo 2017, a Palermo, ha promosso una Giornata di studi e una mostra fotografica dedicata alla Settimana Santa in Andalusia e in Sicilia. La mostra fotografica rientra nel più ampio progetto “Il Cammino della Passione” che vede la collaborazione tra istituzioni culturali siciliane e quelle andaluse. All’incontro, tenutosi presso il Museo delle marionette hanno preso parte Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana; Juan Manuel Ávila Gutiérrez, presidente di Caminos de Pasión; Rosario Perricone, docente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo; Francisco Corral Sánchez-Cabezudo, direttore dell’Instituto Cervantes di Palermo; Salvador Hernandez González, professore del master Arte, Museos y Gestión del Patrimonio, Universidad “Pablo Olavide”, Sevilla; Salvador Rodríguez Becerra, cattedratico di Antropología Social, Universidad de Sevilla; Giovanni Isgrò, docente di Storia dello teatro e dello spettacolo, Università di Palermo; Ignazio Buttitta, docente di Storia delle tradizioni popolari, Università di Palermo. Venerdì 31 marzo 2017, ore 18 nell’Oratorio dei SS. Elena e Costantino si è inaugurata la mostra fotografica PASOS E MISTERI che ha mostrato, attraverso 75 immagini, una delle più rilevanti espressioni di cultura religiosa popolare di due regioni mediterranee, per molti aspetti simili ma allo stesso tempo segnate da storie diverse: la Sicilia e l’Andalusia. L’inaugurazione si è conclusa con una esibizione dei lamentatori dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Mussomeli. La mostra è rimasta allestita fino al primo maggio.

 

COMPAGNO DI VIAGGIO. Spettacolo per musica e voce dedicato a Ignazio Buttitta

La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari / Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, ha dedicato a Ignazio Buttitta, a venti anni dalla morte, un ricordo per musica e voce.  Lo spettacolo si è tenuto il 21 aprile alle 21 presso il Museo delle marionette Pasqualino. Leonardo Sciascia ed Elio Vittorini hanno scritto che la poesia di Ignazio Buttitta nasce per essere recitata e cantata. Numerose liriche, oltre alle ballate per cantastorie, nacquero come canzoni. Buttitta stesso fece delle piazze, dei teatri, delle scuole, prima che della stampa, il luogo della sua poesia. Lo spettacolo è stato ideato e musicato da Moffo Schimmenti, con arrangiamenti di Gandolfo Pagano e con la partecipazione di Emanuele Buttitta, voce narrante,  Salvo Cuccia, immagini e video,  Moffo Schimmenti e Giusi Galletto, voci, Giuseppe Greco e Gandolfo Pagano, chitarre; Vincenzo Misefari, fisarmonica e tammorra. Sono state eseguite le canzoni Compagni di viaggiu, Lingua e dialettu, L’odiu è analfabeta, Ncuntravu u Signuri, Lu tempu e la storia, Littra a una mamma tedesca,  La peddi nova.

 

Seminario Gerarchie cinematografiche: spunti estetici e sociologici 

Il 5 maggio 2017 la Fondazione Ignazio Buttitta e la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo hanno organizzato il seminario “Gerarchie cinematografiche: spunti estetici e sociologici”. Il seminario, curato da Ignazio Buttitta, Alessio Arena e Massimo Bonura, si è tenuto presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo edificio 15 aula 111. Studiosi, docenti, ricercatori si sono incontrati per indagare e studiare i rapporti culturali che definiscono un film come b-movie, tema che incuriosisce e che offre spunti di riflessione in ambito filosofico estetico e in ambito sociologico. Il seminario si è presentato dunque come una opportunità nella riconsiderazione di certi film e cliché cinematografici. Hanno partecipato Alessio Arena, Massimo Bonura, Anna Fici, Gero Armato, Gennaro Sghembri, Enrico Lo Coco, Roberto Vincenzo Imperia. Cura scientifica: Ignazio Buttitta, Alessio Arena, Massimo Bonura.

 

Seminario permanente Etnografie del contemporaneo

Partendo dall’esigenza di analisi dei nuovi intrecci e varietà culturali, il seminario permanente Etnografie del contemporaneo costituisce uno spazio di approfondimento delle più recenti ricerche nell’ambito dell’etnografia in Sicilia attraverso il coinvolgimento di specialisti che nelle varie discipline hanno sondato o stanno sondando le dimensioni e la consistenza di fenomeni culturali complessi e in continua evoluzione, raccordando le diverse tradizioni scientifiche per un arricchimento della conoscenza dell’oggi. Il 15 maggio, presso la  Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale Aula Columba Ed. 12  si è tenuto il primo incontro del ciclo che ha visto l’intervento di Rosa Tolla con una relazione dal titolo Memoria e patrimonio, interpretazioni e strategie mozambicane. Il caso del Bairro da Mafalala. Il programma si concluderà il 12 giugno con i seguenti interventi: lunedì 22 maggio, Lidia Donat, Come essere una “sexoservidora decente”: autorappresentazione e habitus professionale tra lavoratrici sessuali a Oaxaca, Messico; Giulio Rizzoni, “Se solicita sangre tipo Zapata para todos mexicanos”. Donazione di sangue e diseguaglianze in Messico; lunedì 29 maggio, Lia Emilia Zola, Lo sciamanesimo siberiano tra animismo e totemismo; lunedì 5 giugno, Vita Santoro, Scrittura e antropologia dei patrimoni culturali. Tassonomie e pratiche di testualizzazione nel quadro della Convenzione UNESCO del 2003; lunedì 12 giugno, Carolina Vesce, Femminielli e fa’afafine. Riflessioni a partire da una ricerca multisituata sugli immaginari globali di genere. Il Coordinamento scientifico a cura di Ignazio Buttitta e  Rosario Perricone. Il seminario è stato organizzato da Fondazione Ignazio Buttitta e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino con  il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – MiBACT e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ed è stato patrocinato dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, dal Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e dal Folkstudio.

 

ARTE E ANTROPOLOGIA. “Nuove scritture antropologiche: omaggio a Jean Rouch”

Martedì 16 maggio 2017 il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha ospitato l’edizione 2017 del ciclo Arte e Antropologia dedicato  al cinema di Jean Rouch e promosso dall’ACTP e dalla Fondazione Buttitta. Jean Rouch ha rivoluzionato il genere documentario. Ha mescolato finzione e interviste, ha spinto i protagonisti a mettersi in scena, ha riconsiderato le regole dell’obiettività, incoraggiando il cineasta a lasciarsi sommergere dall’emozione (cine-trance). L’omaggio resogli al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino è stato accompagnato da dibattiti sulle nuove pratiche documentarie Antropologi e registi hanno discusso di nuovi dispositivi di ricerca. La giornata di studi è stata coordinata da Caterina Pasqualino. Sono intervenuti: Girolamo Cusimano, Presidente della Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo; Mario Zito, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Luc Pecquet, CNRS di Parigi,  Presidente del Comité du Film Ethnographique, Presentazione del Festival Jean Rouch; Jean-Paul  Colleyn, Ecole des Hautes Études  di Parigi Le paradoxe de l’ethno-fiction: l’anthropologie partagée prend naissance hors du champ de la discipline;  Caterina Pasqualino, CNRS di Parigi / Chiara Ambrosio, Goldsmiths University di Londra, Tierra Inquieta: la relazione come materia di un film; Rosario Perricone, Accademia di Belle Arti di Palermo, La scrittura etnografica come extraordinary experience, Michael Taussig, Columbia University di New York, Colonial Mimesis and Taboo in Les Maîtres Fous. In serata è stato proiettato il  film di Jean Rouch Cocorico Monsieur Poulet, 1974 (93’). Nell’ambito dell’iniziativa, il Museo Pasqualino ha ospitato, lunedì 15 maggio alle ore 21.00, la presentazione del film Tierra Inquieta di Caterina Pasqualino e Chiara Ambrosio.  Per fronteggiare la crisi economica del 2007, i disoccupati di Caseria Montijo (Granada) hanno occupato e trasformato una discarica abusiva in un orto collettivo. Non lontano, si trovano le fosse comuni dei Repubblicani trucidati nel 1937. Dopo avere ricordato la povertà e le violenze franchiste che hanno afflitto la regione, Antonio, Santiago e Oscar mettono in scena una “processione dell’acqua”. Con questo atto di resistenza, vogliono credere in un mondo più giusto e immaginare le loro vite come opere d’arte.

Il Seminario è stato organizzato con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – MiBACT, dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo, della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, del CNRS Paris, del Comité du Film Ethnographique Paris e dell’Associazione Folkstudio.

 

Mostra fotografica “La terra fecondata”

La Fondazione Buttitta e il Museo Pasqualino hanno in programma l’allestimento della mostra fotografia “La terra fecondata – il grano in Sicilia tra Natura e Cultura”, con la collaborazione della Fondazione “Sebastiano Crimi” di Galati Mamertino (ME), del Museo Cultura e musica popolare dei Peloritani e dell’Associazione Culturale KIklos e la cura scientifica di Rosario Perricone e Mario Sarica. La mostra, che presenta 17 immagini di Giangabriele Fiorentino, è basata sul lavoro di ricerca etnoantropologica svolta da Mario Sarica nell’area dei Nebordi sul finire degli anni ’80. La ricerca sul raro e ormai “storico” repertorio fotografico sul ciclo del grano in Sicilia compiuta ampiamente da Sarica, si è concretizzata nel 2013 nella realizzazione di un DVD “Il ciclo del grano in Sicilia”, realizzato dall’Associazione Kiklos in coproduzione con il CRicd – Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana e presentato presso il Museo internazionale delle marionette. La mostra La terra fecondata è stata presentata nel luglio 2016 a Galati Mamertino presso la sede della Fondazione Crimi e viene oggi riallestita per riproporre un “racconto per immagini” che attesti la millenaria pratica di lavoro contadino incentrata sul ciclo stagionale di produzione del grano, espressione alimentare, mitologica e simbolica di straordinaria valenza nella storia del Mediterraneo. La mostra, da realizzare  presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sarà inaugurata giovedì 8 giugno e si concluderà il 24 giugno. Essa prevede l’esposizione di 17 immagini, 15 foto in B/N formato cm. 35×45 e 2 pannelli fotografici cm. 70×100, e la proiezione del documentario “Il ciclo del grano in Sicilia”.


Progetto “I mercati storici. Valori e tradizioni della Sicilia nel mondo”

L’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha promosso, con la collaborazione della Fondazione Salonia e della Fondazione Buttitta, una iniziativa tesa sensibilizzare le istituzioni del territorio alla riqualificazione dei mercati storici siciliani sia sotto il profilo sociale ed etnoantropologico che sotto quello turistico, grazie al forte richiamo che, per caratterizzazione e dimensione simbolica, essi sono in grado di attivare. La manifestazione, che si è svolta il 4 luglio 2017 presso il Real Albergo delle Povere a Palermo, è stata presentata da Carlo Vermiglio, Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Gaetano Pennino, Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Valeria Patrizia Li Vigni, Direttrice del Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo. La giornata si è articolata secondo il seguente programma: inaugurazione della mostra pittorica del maestro Dimitri Salonia dal titolo: “I mercati storici. valori e tradizioni della Sicilia nel mondo. Opere 1996-2017 con un progetto espositivo curato da Gianluca Rossellini; seminario, organizzato dalla Fondazione Ignazio Buttitta, incentrato sul legame identitario che esiste tra i mercati e la Sicilia e sulla loro trasformazione in relazione ai cambiamenti socio culturali a cui sono intervenuti Sergio Bonanzinga, Valeria Patrizia Li Vigni, Daria Settineri, Orietta Sorgi, con il coordinamento di Ignazio Buttitta. La giornata è stata arricchita da filmati sulla storia dei mercati siciliani e da uno show cooking sul cibo della tradizione siciliana tenuto da Peppe Giuffrè.

 

Legambiente Festambiente Mediterraneo IV Edizione

Dal 14 al 17 settembre 2017 la Fondazione Ignazio Buttitta ha aderito alla IV edizione di Festambiente Mediterraneo, l’Eco-Festival internazionale di Legambiente, organizzato presso i Cantieri culturali della Zisa a Palermo e dedicato ai temi del Mare nostrum. Un appuntamento di riflessione e dibattiti sulle principali questioni ambientali, ma anche un’occasione di divertimento e svago con musica dal vivo, teatro, libri, artigianato di qualità, giochi e laboratori per bambini, attività sportive, enogastronomia.  La Fondazione Buttitta ha partecipato con due iniziative:

Mostra fotografica FESTA E LAVORO NELLA SICILIA DEL MARE, immagini di Filippo Mannino, inaugurata il 14 settembre al Ridotto del Cinema Vittorio De Seta. La mostra raccoglie una selezione di immagini in bianco e nero attraverso le quali Mannino analizza le tradizioni festive dei borghi marinari e quelle religiose. Scene di vita rubate fra una pausa e l’altra, immagini non stereotipate del pescatore e del mare.

RINALDO UCCIDE I DUE GIGANTI, Cuntu di Gaetano lo Monaco Celano, realizzato il 16 settembre presso l’Area Concerti. Lo spettacolo consiste in un racconto che utilizza l’antica tecnica narrativa del cunto: battaglie epiche e storie narrate attraverso il ritmo sincopato e cantilenante della tradizione orale siciliana. Il racconto stesso è parte visiva e ogni parola crea una musicalità fatta dal fiato e dalla personalità di chi lo interpreta.

 

Festival del Sette e mezzo

La Fondazione Ignazio Buttitta aderisce alla rassegna “La Rivolta del Sette e Mezzo. La comune di Palermo”, organizzata da ANTUDO, che ha avuto in calendario moltissime manifestazioni e iniziative in vari luoghi della città dal 16 al 22 settembre.  La rassegna è stata l’occasione per riflettere sulla rivolta scoppiata a Palermo il 16 settembre 1866, uno contro feroce che vide migliaia di persone insorgere contro lo Stato d’Italia.  La Fondazione ha partecipato con lo spettacolo di Opera dei pupi “Duello di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica” rivolto ai bambini dei quartieri popolari di Palermo svoltosi presso il  Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino il 19 settembre 2017.

 

Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi”

Dal 26 al 28 ottobre, la Sala Gagliardi di Palazzo Trigona a Noto ha ospitato il Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi”, promosso dalla Fondazione Ignazio Buttitta congiuntamente alla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, in collaborazione con il Comune di Noto. Negli ultimi decenni si è assistito al progressivo accrescersi dell’attenzione dell’opinione pubblica riguardo a temi connessi all’alimentazione, in particolare a quelli relativi agli aspetti dietetici e nutrizionali e alle metodologie produttive.  È per tale ragione che negli anni scorsi la Fondazione Ignazio Buttitta ha organizzato tre edizioni del Convegno internazionale di studi Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio (Palermo,  5 – 7 dicembre 2011; 20-22 novembre 2012; 12 e 13 marzo 2015). La cultura del cibo, tuttavia, investe una più ampia dimensione simbolica che, radicandosi nella storia lunga dei territori e delle civiltà che li hanno abitati, si riverbera nelle concezioni e nelle pratiche legate a certi alimenti e allo stesso atto del mangiare inteso come momento di condivisione rituale di un momento fondante la socialità e la stessa comunità. Tutto questo è ben visibile in ambito festivo. Nelle feste, infatti, universo simbolico e universo sociale si presentano strettamente correlati. I simboli del sacro alludono al vario modo in cui le comunità rappresentano se stesse, i loro valori, le loro interne gerarchie. Il Convegno, coordinato da Ignazio Buttitta, Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta, e da Rosalba Panvini, Soprintendente Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, ha avuto l’obiettivo di condurre un’approfondita e sistematica indagine su tali temi avvalendosi del contributo di qualificati studiosi di diversi ambiti disciplinari. Tra gli interventi: “La perversione del sacro pasto. Appunti di lettura” di Marcello Massenzio; “Il vino, cibo sacro della controcultura” di José Antonio González Alcantud; “Dall’ortodossia all’ortoressia. L’etica della rinuncia nella società contemporanea” di Marino Niola; “Verità del cibo: dopo la gastromania” di Gianfranco Marrone; “Aspetti della ritualità del banchetto dei Sicani in onore degli dèi o dei defunti. Esempi dal centro indigeno ellenizzato di Sabucina” di Rosalba Panvini; “L’ultimo pasto: regimi, miti e pratiche nella Sicilia prima dei Greci” di Massimo Cultraro; “Santuari, pellegrinaggi e consumo di un pasto rituale nella Sicilia nord-orientale” di Mario Bolognari; “Le tavole cantate. Oggetti, parole e gesti dell’aldilà nella festa di san Giuseppe in Sicilia” di Rosario Perricone e Ignazio Buttitta; “Questua, sacrificio e banchetto rituale nelle feste campestri della Sardegna” di Sebastiano Mannia. Sono intervenuti, inoltre: Antonino Barbera, Sergio Bonanzinga, Gianluca Calà, Valentina Caminneci, Valentina Castagna, Ottavio Cavalcanti, Andrea Cavallari, Matilde Civitillo, Alberto D’Agata, Salvatore D’Onofrio, Tiziana Drago, Bianca Ferrara, Giuseppe Genco, Chiara Ghidini, Giovanna Greco, Piercarlo Grimaldi, Luigi Lombardo, Alessandro Lupo, Sonia Macrì, Elisabetta Moro, Fabrizio Nicoletti, Dario Palermo, Maria Concetta Parello, Katia Perna, Domenica Perrone, Davide Porporato, Maria Serena Rizzo, Glauco Sanga, Paolo Scarpi, Grazia Semeraro, Natale Spineto, Pietro Totaro. Il Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi” ha voluto rinnovare il progetto di promozione culturale portato avanti in Sicilia dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dalla Soprintendenza BB. CC. AA. di Siracusa e, nell’occasione, dal Comune di Noto, sempre attento alle questioni culturali più attuali e alle iniziative capaci di rafforzare il processo di destagionalizzazione che da qualche anno l’Amministrazione sta mettendo in atto.

 

PREMIO IGNAZIO BUTTITTA – X Edizione

L’ 8 novembre 2017 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, a Palermo, si è tenuta la cerimonia di premiazione della decima edizione del Premio Ignazio Buttitta, promosso da questa Fondazione.

Istituito nel 2006, il Premio Ignazio Buttitta viene assegnato a personalità siciliane che si siano distinte nelle scienze, nella letteratura, nelle arti, nel giornalismo, nell’editoria, e non siciliane che abbiano con la loro attività, significativamente promosso e valorizzato aspetti della cultura dell’Isola.
Negli anni scorsi, il Premio è stato assegnato a: Vincenzo Consolo, Giuseppe Giarrizzo, Giuseppe Tornatore, Alberto Varvaro, Francesco Renda, Ferdinando Scianna, Stefano Vilardo, Salvatore Silvano Nigro, Enzo Sellerio, Giovanni Sollima, Francesco Alberoni, Gioacchino Lanza Tomasi, Gianni Puglisi, Antonino Mancuso, Italia Napoli, Alfio Antico, Tullio De Mauro, Alfonso Giordano, Pina Patti Cuticchio, Giuseppe Quatriglio, Maria Costa, Nino De Vita, Natale Tedesco, Franco Scaldati, Marcello Sorgi, Matteo Collura, Alessandro Musco, Coro della Settimana Santa di Montedoro.mIn questa decima edizione, la Fondazione ha voluto assegnare il riconoscimento a AURELIO RIGOLI, a TOMMASO ROMANO, a VITO PARRINELLO in memoriam e al TEATRO DITIRAMMU per la loro intensa e preziosa attività di diffusione scientifica e artistica della cultura siciliana. Il Premio Ignazio Buttitta ha inaugurato la XLII edizione del Festival di Morgana (Palermo, 8-12 novembre 2017), promosso dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e diretto da Rosario Perricone, dedicato quest’anno a Antonino Buttitta.  A conclusione della cerimonia è andato in scena in prima assoluta lo spettacolo LA FUGA DI ANGELICA a cura della Compagnia dei Pupari Vaccaro-Mauceri di Siracusa.

 

Seminario Scritture migranti 6. Vento dell’est

Il 16 e il 17 novembre prossimi si è tenuta nella sede del Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino la sesta edizione del seminario Scritture Migrati, promosso dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo e dalla Fondazione Ignazio Buttitta e con il coordinamento scientifico di Ignazio Buttitta, Kossi Komla-Ebri, Laura Restuccia e Giovanni Saverio Santangelo.

Questi scrittori, traendo ispirazione creativa da vicende personali, pagine di storia e cronaca, restituiscono nei loro testi, ancora una volta, il confronto tra le loro culture e le realtà che si trovano a vivere nel nostro Paese. Il Seminario ha visto confrontarsi intorno a questo tema gli scrittori Kossi Komla-Ebri (Togo), Ingrid Beatrice Coman (Romania), Jarmila Očkayová, (Repubblica Slovacca), Arben Dedja (Albania), l’antropologo Ignazio Buttitta, gli studiosi di letterature Giovanni Saverio Santangelo, Laura Restuccia, Caterina Pastura e Antonino Velez.
L’iniziativa, promossa dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dal Museo delle marionette Antonio Pasqualino, ha avuto il patrocinio del Comune di Palermo e della Casa editrice Mesogea.

 

Premio  Internazionale G. Cocchiara per  gli  Studi  Demo-Etno-Antropologici 2017 assegnato all’antropologa rumena Otilia Hedeșan 

Il 17 novembre 2017, alle ore 17 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino a Palermo, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Giuseppe Cocchiara per gli Studi Demo-Etno-Antropologici, istituito nel 2014 dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari in collaborazione con il Comune di Mistretta. Il premio è intestato al grande studioso che, nella prima metà del Novecento, partendo da Mistretta, sua città natale, ha gettato le basi di quella che poi fu l’antropologia moderna ed “è volto a dare giusto riconoscimento agli studiosi italiani e stranieri che, con le loro ricerche teoriche, metodologiche e sul campo, conducono indagini in diversi ambiti delle discipline demoetnoantropologiche riguardanti le differenti realtà socio-culturali”. L’iniziativa del premio si colloca nel quadro dell’importanza che in Sicilia, già a partire dalla fine dell’Ottocento fino ad oggi, hanno avuto gli studi demo-etno-antropologici nel panorama intellettuale italiano con le attività di ricerca e documentazione etno-antropologiche condotte da Giuseppe Pitrè, Salvatore Salomone Marino, Giuseppe Cocchiara, Giuseppe Bonomo, Antonino Buttitta e Aurelio Rigoli.

Nel 2017, la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, con la partecipazione della Fondazione Federico II, nell’intento di creare momenti di incontro e di scambio nel comune obiettivo di sostenere lo studio e l’interesse per i beni demo-etno-antropologici italiani, si sono candidati a ospitare a Palermo la quarta edizione del Premio. La proposta è nata dalla volontà di sottolineare la rilevanza che Giuseppe Cocchiara ebbe nella città di Palermo, presso la cui Università fondò una scuola etnoantropologica che per decenni ha formato illustri studiosi e prodotto opere fondamentali per l’Antropologia internazionale.

La Commissione (composta da tre rappresentanti delle discipline demoetnoantropologiche afferenti gli Atenei di Palermo, Catania e Messina, dalla Consulta Scientifica e dell’Assessore alla Cultura della Federazione Italiana Tradizioni Popolari oltre che da un rappresentante del Comune di Mistretta) nel 2017 ha deliberato di conferire il Premio a Otilia Hedeșan, etnologa rumena della West University di Timișoara (Romania).

Il riconoscimento, che negli anni ha acquisito prestigio e importanza, nel 2016 è stato assegnato a Luigi Maria Lombardi Satriani, nel 2015 a Nestor Garcia Canclini dell’Università di Città del Messico, nel 2014 a Antonino Buttitta dell’Università di Palermo.

L’iniziativa è proseguita il 18 novembre a Mistretta, presso il Palazzo della cultura Mastrogiovanni Tasca con un incontro previsto per le ore 10.30, coordinato dal Vice Sindaco di Mistretta Vincenzo Oieni, alla presenza del Sindaco Liborio Porracciolo, a cui parteciperanno il Direttore del Museo Etno-Antropologico Regionale di Mistretta, Giovanni Anastasio e il Dirigente scolastico dell’Istituto Manzoni Antonietta Amoroso.Nell’occasione il Presidente della FITP Benito Ripoli parlerà del conferimento del Premio a Otilia Hedeșan e la premiata illustrerà le ricerche sulle tradizioni culturali delle comunità rumene.

OTILIA HEDEŞAN (1962) è una etnologa rumena, docente di Civiltà Rumena e direttore della Scuola di Dottorato dell’Università di Timişoara.  Dal 2016 è coordinatrice del RHeA – Research Center for Heritage and Cultural Anthropology, dal 2014 Presidente dell’ASER – Romanian Ethnologic Sciences Association.  Dal 2008 al 2015 è stata membro della Commissione Nazionale Rumena per la tutela del Patrimonio immateriale. Ha condotto ricerche sulle tradizioni culturali delle comunità rumene come diaspora; sulla storiografia dell’etnologia rumena durante i periodi comunista e post-comunista; sulla mitologia dall’antichità fino ai giorni nostri e ricerche di campo sulle tradizioni popolari nelle seguenti regioni e paesi: Banat (regione sud-occidentale della Romania), Serbia (Banat, Valle Morava, Timoc Valley), Ungheria, Ucraina (Transcarpazia), Repubblica di Moldova. Tra le sue pubblicazioni: The memories of a prodigious storyteller: Mărioara Sârbu, Timișoara, Editura Universității de Vest, 2015, in cui vengono analizzate le memorie di Mărioara Sârbu, un narratore molto popolare di grande interesse per la documentazione etnografica; Do you understand me, my daughter…, Field notes from the Morava Valley, Bucureşti, Paideia, 2007 in cui si documenta una ricerca sul campo nella valle della Morava per individuare i sistemi di conservazione e di recupero del folklore come patrimonio identitario di una minoranza; The anthropology reader´s anxiousness, Timişoara, Marineasa, 2006, in cui vengono affrontate le  problematiche che emergono nelle indagini antropologiche e che coinvolgono gli studiosi nei diversi momenti e aspetti delle ricerche; Folklore. What do we do with it?, Timişoara, Editura Universităţii de Vest, 2001, Nell’opera viene impostato un quesito particolarmente interessante che ha caratterizzato il dibattito etno-antropologico degli ultimi tempi. Sulla storiografia folklorica rumena è particolarmente interessante il lavoro pubblicato in collaborazione con Marcel Cornis-Pope sul folklore nella letteratura rumena The Question of Folklore in Romanian Literary Culture, în History of the Literary Cultures of East-Central Europe, Virginia Commonwealth University / University of Amsterdam, 2007. Sempre del 2007 è Seven essays about the undead, lavoro premiato dall’Unione degli Scrittori Rumeni, sede di Timisoara, nella sezione “saggio critico-letterario”. Nell’opera sono raccolti sette saggi su operatori nel settore del cosiddetto “sacro” in opposizione al profano. In particolare, il lavoro si basa su racconti popolari che riguardano demoni (non morti o fantasmi), ovvero, creature fantastiche, spiriti maligni che non possono trovare riposo e tornano ad infastidire i vivi, fenomeno che, per certi aspetti, rimanderebbe alla tradizione rumena dei vampiri. Otilia Hedeşan ha pubblicato altri lavori in opere collettanee affrontando, per esempio, l’importanza della tutela e valorizzazione dei beni immateriali in Romania (2009) e il ruolo delle donne rumene in Ungheria (2017).

 

Mostra fotografica IL SACRO DEGLI ALTRI Culti e pratiche rituali dei migranti in Sicilia. Immagini di Attilio Russo e Giuseppe Muccio

La Fondazione Ignazio Buttitta nell’intendimento di valorizzare e promuovere la conoscenza dell’attività svolta da fotografi siciliani, ha inaugurato il 24 novembre a Palermo presso il Teatro Mediterraneo Occupato la mostra fotografica IL SACRO DEGLI ALTRI. Culti e pratiche rituali dei migranti in Sicilia, volta alla conoscenza dei culti e delle pratiche rituali dei migranti in Sicilia. Le immagini sono di Attilio Russo e Giuseppe Muccio, il Comitato scientifico è composto da Sergio Todesco, Ignazio Buttitta, Sergio Bonanzinga, Rosario Perricone e Monica Modica; la cura e l’allestimento sono di Monica Modica.

La mostra ha proposto 70 straordinarie immagini provenienti da diverse località siciliane e una presentazione  digitale di circa 300 immagini in slide multimediale che documentano,  in tutta la loro variegata fenomenologia, la quantità e qualità dei culti introdotti dalle comunità di migranti che, per varie ragioni e in tempi diversi, si sono stanziate in Sicilia arricchendone il panorama demografico e culturale. Saranno esposte immagini dei culti dei Buddisti di Catania, degli Induisti di Palermo, dei Musulmani di Palermo e Catania, dei Buddisti di Comiso e Messina,  degli Ebrei di Siracusa e degli Induisti di Catania.

Autori delle immagini sono il messinese Attilio Russo ed il siracusano Giuseppe Muccio, da decenni impegnati nella documentazione delle feste religiose e delle pratiche cultuali siciliane. Essi ci offrono attraverso questo originale portfolio una dimostrazione di come il nostro territorio sia divenuto spazio di pratiche sacrali e di atti di interlocuzione con la divinità assai distanti, e per forma e per contenuti, dalle nostre fedi e dalle nostre tradizioni religiose. Lo fanno con uno sguardo “antropologico” cui sono sottese un’umana partecipazione, una lucida comprensione delle culture tutte, la cui mirabile varietà non viene mai avvertita come un problema quanto piuttosto come un arricchimento. L’esposizione è stata accompagnata da musiche, salmodie, recitazioni e canti selezionati da Sergio Bonanzinga. La mostra si è conclusa il 4 dicembre 2017.

Convegno di studi Identità e Linguaggio. Parole, cose, fatti della cultura tradizionale siciliana. Nel ricordo di Antonino Buttitta

Il Centro studi filologici e linguistici siciliani insieme con  la Fondazione Ignazio Buttitta e il Centro Studi Zabùt e il Museo internazionale delle marionette Pasqualino hanno organizzato, nelle giornate del 14 e 15 dicembre 2017, presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo (ex Facoltà di Lettere e filosofia – edificio 12, Aula Magna) un Convegno di studi promosso per riflettere sull’identità linguistica e sulla cultura tradizionale siciliana e dedicato al ricordo di Antonino Buttitta, una figura importante e dal grande peso culturale per la Sicilia tutta e non solo, venuto a mancare nel Febbraio di quest’anno. Il convegno è nato dalla necessità di avviare un laboratorio di ragionamento sulla lingua e la cultura materiale siciliana soprattutto nell’ottica della valorizzazione e della promozione di ciò che definisce la Sicilia oggi e di ciò che le appartiene. L’obiettivo dunque è far si che di Sicilia e siciliano si parli. Il linguaggio non è infatti soltanto un mezzo di comunicazione ma è il mezzo attraverso cui una comunità esprime la sua cultura, le sue tradizioni, i suoi valori, i suoi modelli sociali, la sua identità insomma. E proprio il siciliano sembra essere la lingua tra le più adatte per indagare queste strette interconnessioni esistenti tra identità e linguaggio, poiché la sua storia linguistica è sempre stata profondamente legata alle sue trasformazioni politiche e sociali. Indagare il siciliano contemporaneo significa dunque indagare le trasformazioni e le contraddizioni in atto oggi.

Sfida alle Stelle. Futurismi arti e impegno quotidiano

Il 15 febbraio 2017 si è tenuto il l’incontro “Sfida alle stelle, futurismi, arti e impegno quotidiano” presso la Sala Novecento dell’Hotel Joli con il patrocinio del Comune di Palermo, della Fondazione Ignazio Buttitta e del Movimento Futurista Siciliano. Sono intervenuti Antonino Gaeta, Fondatore del Movimento Futurista Contemporaneo Siciliano; Alessio Arena, poeta; Elisa Di Stefano, docente di Estetica dell’Università degli Studi di Palermo; Massimo Bonura, storico Del Fumetto; Gero Armato, scenografo e storico dell’arte. Nell’ambito dell’incontro anche letture di testi scelti di Alessio Arena e presentazione di un fumetto futurista eseguito da Claudio S. Gnoffo. 

 

V Convegno internazionale di studi  Maschera e Alterità. Il Carnevale e il Mediterraneo.

La Fondazione Buttitta ha patrocinato il V Convegno internazionale di studi  Maschera e Alterità. Il Carnevale e il Mediterraneo, tenutosi a Melfi e Putignano dal 23 al 25 febbraio 2017, promosso dal il Centro internazionale di ricerca e studi su Carnevale, Maschera e Satira.

Impegnato nell’intensa valorizzazione di uno dei più celebri Carnevali d’Italia, quello di Putignano, anche per il 2017 il Centro ha riflettuto sul tema “maschera e alterità”, alla base dello stesso costituirsi di numerose scienze dell’uomo (si pensi all’antropologia, alla sociologia nella ricchezza delle loro articolazioni). Su questo sono intervenuti i partecipanti al V Convegno che è stato anche arricchito da numerosi eventi collaterali (mostre di documenti librari/archivistici e di manufatti in cartapesta). Il Convegno è stato sostenuto dalle Regioni Puglia e Basilicata, dal Teatro Pubblico Pugliese, dalla Città di Melfi, ed è stato curato per l’aspetto scientifico congiuntamente dal  C.M.S., anche dall’Università di Bari e da altre università, istituzioni e fondazioni italiane e straniere. Hanno partecipato antropologi, demologi, sociologi, storici, filosofi, classicisti, studiosi della tradizione letteraria e popolare, in una prospettiva marcatamente multidisciplinare e internazionale, e in fertile dialogo con il pubblico, soprattutto giovani studiosi, dottorandi, studenti universitari e delle scuole medie superiori.

 

Primo anniversario del GruppoArte16. In ricordo di Antonino Buttitta

La Fondazione Giuseppe Whitaker ha promosso il 14 aprile a Villa Malfitano l’iniziativa “Primo anniversario del GruppoArte16. In ricordo del caro Amico e Maestro Antonino Buttitta. L’incontro è stato organizzato con la collaborazione di Fondazione Ignazio Buttitta, I.E.ME.S.T., Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Soprintendenza del mare, Accademia di Belle Arti di Palermo e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. Sono intervenuti Roberto Lagalla,  Sebastiano Tusa,  Mario Zito, Giuseppe Taormina, Renato Tomasino, Tiziana Ciavardini, Janne Vibaek Pasqualino, Giuseppe Tornatore. L’incontro è stato coordinato Davide Camarrone.

 

Storia dei paladini di Francia. Spettacoli di opera dei pupi 

L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta, ha organizzato dal 2 al 30 maggio 2017 il ciclo di incontri Storia dei paladini di Francia. Spettacoli di opera dei pupi, tenuti da Salvatore Bumbello e tratti dalla Storia dei paladini di Francia di Giusto Lodico. Questi gli spettacoli messi in scena. tutti i martedì e i sabato del mese  Berta e Milone, Salatiello, Carlo Magno, Almonte D’Asia, Buovo d’Agramonte, Orlandino, Almonte D’Asia, Morte di Re Pipino, Mainetto, Carlotto, Carlo Magno, Ruggero d’Africa,  Le avventure di Carlo Magno. Proclamata nel 2001 dall’UNESCO “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, l’opera dei pupi è il teatro tradizionale siciliano delle marionette. Apparve in Sicilia nella prima metà del XIX secolo ed ebbe un gran successo tra la classe popolare. Gli spettacoli dell’Opera dei pupi venivano rappresentati a puntate, in serie che duravano molti mesi, nei quartieri poveri e in locali al chiuso. Le performances coinvolgevano quotidianamente il pubblico maschile il quale seguiva con grande partecipazione emotiva le avventure dei Paladini di Francia. Nella leggenda di Carlomagno, Orlando e Rinaldo, diversi temi si intrecciano intorno alla guerra dei Cristiani e dei Saraceni, provocando così una forte immedesimazione da parte del pubblico. L’iniziativa è patrocinata dall’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Culture e Società, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo e da SIMBDEA e organizzata con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

 

Stories in transit II

Dal 5 al 7 maggio, presso Moltivolti Ballarò, Associazione Asante Onlus ex “casa Marconi”, Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino e Oratorio Santa Chiara si è realizzata la seconda  tappa palermitana del progetto Stories in Transit, ulteriore momento  di progettazione delle story-box per i campi rifugiati. Il progetto è  stato organizzato da Valentina Castagna (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Palermo) e Marina Warner (Birkbeck College, University of London) in collaborazione con International Institute for environment and development (IIed), Londra; School of Arts and humanities, Museo Internazionale delle Marionette A. Pasqualino, Fondazione Ignazio Buttitta, Oxford Comparative Criticism (OCCT); Holberg prize. Progetto realizzato con il sostegno di Metabolic Studio e la  partecipazione di Libraries without Border.

 

La Sicilia capitale del patrimonio immateriale UNESCO

Martedì 9 maggio 2017 il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino | Palermo ha ospitato un incontro sul tema “La Sicilia Capitale del Patrimonio Immateriale Unesco”, un dibattito non convenzionale sul patrimonio immateriale siciliano, durante il quale sono intervenuti  Giuseppe Barbera, Paolo Inglese, Rosario Perricone, Aurelio Angelini, con presentazione di Gianfranco Zanna e conclusioni di Ignazio E. Buttitta.  Nel corso dell’incontro  sono stati analizzati tre capolavori siciliani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale (Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity): l’Opera dei pupi, La Dieta Mediterranea, La vite ad alberello di Pantelleria. L’opera dei pupi è stata proclamata nel 2001 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità grazie al supporto dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, accreditata quale organizzazione non governativa consulente del Comitato Intergovernativo del Patrimonio Culturale Intangibile UNESCO. La Dieta Mediterranea è stata proclamata nel 2010 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità e rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo.  La vite ad alberello di Pantelleria è stata proclamata nel 2014 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Si tratta di una pratica agricola che rappresenta un esempio unico nel suo genere di coltivazione della vite, tramandatasi di generazione in generazione nella comunità pantesca.  Sono intervenuti Gianfranco Zanna, Giuseppe Barbera, Paolo Inglese, Rosario Perricone, Aurelio Angelini, Ignazio E. Buttitta.

 

Street Music e Musical Tradition

Ha avuto inizio il 23 maggio l’International Conference: Street Music and Narrative Tradition promossa da The Kommission für Volksdichtung e realizzata quest’anno a Palermo con la collaborazione e nella sede del Museo internazionale delle marionette e con il coordinamento scientifico di Sergio Bonanzinga. L’iniziativa, che si è conclusa il 26 maggio, ha avuto il patrocinio e la collaborazione dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Federico II, della Fondazione Ignazio Buttitta.  La “musica di strada” contiene molteplici tipologie di eventi che si sono andate sviluppando nel corso della storia. Nel Medioevo suonatori e cantori partecipano alle forme dello spettacolo popolare, iniziando a fissare stili e tecniche di performance, in parte ereditate dalla tradizione classica di aedi e rapsodi, che perdurano adattando forme, strumenti e tematiche al mutare dei tempi. L’uso di strumenti a corda per accompagnare il canto si può considerare un tratto costante e solo verso la fine dell’Ottocento i cantori ambulanti introducono l’uso di organetti e fisarmoniche. Altri elementi che hanno contribuito all’evoluzione del canto narrativo “per via” sono l’introduzione della stampa, che ha permesso la creazione di un mercato popolare dei “fogli volanti” e dei libretti con la riproduzione dei testi poetici, e successivamente l’invenzione dei sistemi di riproduzione del suono, che hanno costituito per i cantastorie una ulteriore prospettiva di guadagno mediante la vendita di dischi in vinile, audiocassette e compact disc. Comitato scientifico: Sergio Bonanzinga (Professore di Etnomusicologia, Università di Palermo Dipartimento Culture e Società), Luisa Del Giudice (Ph.D. studiosa indipendente, Los Angeles), Tom A McKean (attuale presidente della Kommission für Volksdichtung, direttore dell’Elphinstone Institute di Aberdeen), Marjetka Golež Kaučič (vicepresidente della Kfv, docente nell’Istituto di Etnomusicologia dell’Accademia di Scienze e Arti di Lubiana, Slovenia), Rosario Perricone (Direttore del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”).

 

 

MIBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio #1 – Palermo

La fotografia, l’antropologia, la Sicilia: patrimoni ed esperienze. Una giornata di studio

Sabato, 27 maggio 2017 il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha ospitato l’iniziativa MIBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio promossa da Église – Associazione Culturale, con la collaborazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino  e della Fondazione Buttitta.

Nell’ottica di definire un piano di sviluppo strategico per adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha indetto gli Stati Generali della Fotografia: giornate di dibattito e di confronto con fotografi, operatori, conservatori e addetti a vario titolo ai lavori. La giornata inaugurale si è svolta a Roma il 6 aprile scorso, e la seconda il 5 maggio a Reggio Emilia, in occasione del Festival Fotografia Europea. A questi appuntamenti, ne seguiranno altri in tutta Italia. Il primo che si è tenuto il 27 maggio 2017, a Palermo, promosso dall’Associazione Culturale Église, ha riunito giovani fotografi attivi sul territorio, con la collaborazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” e della Fondazione Buttitta. Il programma della giornata è stato steso, di concerto con i promotori dell’iniziativa, da Francesco Faeta, antropologo, docente di antropologia visuale. La giornata di studi ha avuto l’obiettivo di esperire un percorso capillare di dibattito e di confronto, particolarmente dedicato alla fotografia nel suo rapporto con il territorio siciliano e con speciale attenzione per la realtà antropologica. Il programma dell’iniziativa, che ha chiamato a raccolta, studiosi, conservatori e responsabili di archivi, docenti di fotografia, fotografi si è articolato in tre tavole rotonde: la prima, dal titolo Scrivere con la luce di Sicilia, ha fatto dialogare tra loro tre grandi personalità della storia della fotografia e della cultura siciliana; la seconda, dal titolo Patrimoni, ha promosso una prima, indicativa, ricognizione dei patrimoni fotografici esistenti sull’isola e nell’isola e delle problematiche loro connesse; la terza, dal titolo Esperienze, attraverso il dialogo e confronto di generazioni diverse di fotografi siciliani, ha rilevato le possibilità del mezzo rispetto alla scrittura della storia e dell’antropologia del territorio. La giornata e le tavole rotonde sono state coordinate da Lorenza Bravetta, Ignazio Buttitta, Benedetta Donato e Francesco Faeta.

 

Festival Bagherese del Teatro Dialettale

Dal 28 aprile fino al 2 giugno, si è svolta la quinta edizione del “Festival Bagherese del Teatro Dialettale”, con il patrocinio della Fondazione Ignazio Buttitta. La rassegna, progettata e coordinata interamente dall’Associazione Culturale “La Scintilla” si è svolta presso la sala del Supercinema di Bagheria ha messo in scena sei opere dialettali interpretate da sei compagnie teatrali. A conclusione del Festival una giuria di qualità, coadiuvata da quella del pubblico, ha sancito la compagnia vincitrice del premio intitolato alla memoria del poeta bagherese “Ignazio Buttitta”, ossia l’ Associazione Culturale Amatoriale “I venti del sud” di Casteldaccia.

 

Sole Luna Doc Film Festival edizione 2017

Come ogni anno la Fondazione Buttitta patrocina il il Sole Luna Doc Film Festival che, con enorme successo, da dodici anni racconta storie del mondo di oggi e di ieri attraverso una accurata selezione di documentari provenienti da tutto il mondo. L’edizione del 2017, svoltasi a Palermo nella Chiesa di Santa Maria dello Spasimo dal 3 al 9 luglio 2017, ha presentato 36 film documentari di cui 5 première italiane, oltre a mostre, presentazioni e incontri con gli autori. Fondato da Lucia Gotti Venturato, presidente dell’Associazione Sole Luna – un ponte tra le culture che dal 2006 opera su tutto il territorio nazionale (da Palermo a Treviso, passando per Milano e Roma), proponendo eventi culturali, rassegne tematiche, esposizioni, convegni e corsi di formazione cinematografica a giovani delle scuole e a delegazioni straniere) il Festival si avvale della direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, antropologa all’Università degli Studi di Palermo e la direzione artistica dei registi Chiara Andrich e Andrea Mura, tra i primi diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Il Sole Luna Doc Film Festival è sempre più un evento capace di unire e favorire l’incontro tra persone, idee, prospettive e sguardi attraverso il documentario d’autore, e di portare all’attenzione del più vasto pubblico possibile punti di vista originali e coraggiosi su realtà conosciute o poco note.

 

 “Sikania. Ti cuntu e ti cantu” in circuitazione

La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato la circuitazione in nove comuni siciliani dello spettacolo “Sikania. Ti cuntu e ti cantu”, promossa dall’Associazione Culturale Teatrale Carlo Magno, Ideazione e regia di Enzo Mancuso, con Enzo Mancuso, cuntastorie e puparo e Paolo Zarcone, cantastorie di Bagheria. Si tratta di uno spettacolo dove la tradizione del cunto e quella del cantastorie si elevano in un unico contesto, un viaggio nel passato che ripercorre le storie dei paladini di Carlo Magno, le fiabe del Pitrè e storie quali “A Barunissa ri Carini”, “Turiddu Giuliano”, “ Colapesce” etc. Lo spettacolo è andato in scena il 7 agosto a Scillato (PA), il 9 agosto a Isnello (PA), il 17 agosto ad  Aragona (AG) , il 18 agosto a Tusa (ME), il  20 agosto 2017 a Ravanusa (AG), il 21 agosto 2017 a Canicattì (AG), il 22 agosto a  Valguarnera Caropepe (EN), il 24 agosto 2017 a Trabia (PA), il 26 agosto a Ustica.

 

Mostra fotografica SENTIERI DEL BUDDHA, immagini di Melo Minnella

Il 15 settembre 2017 a Palermo, nel Palazzo Sant’Elia si è inaugurata la mostra fotografica Sentieri del Buddha, con la partecipazione della Fondazione Ignazio Buttitta. La mostra, realizzata nell’ambito degli eventi organizzati a Palermo nell’occasione dell’arrivo del Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader spirituale del Tibet e Premio Nobel per la Pace, è un viaggio per immagini attraverso i luoghi del Buddha, un percorso con oltre cento scatti realizzati da Melo Minnella tra il 1970 e i 2012 fra Cina, India, Sri Lanka, Nepal, Birmania e Cambogia, Laos, Vietnam e Ladakh. Melo Minnella comincia giovanissimo a fotografare, soprattutto siti archeologici e preistorici. Avvia una minuziosa ricognizione fotografica delle feste religiose, patronali e della Pasqua, nonché delle cosiddette arti minori con pubblicazioni sulle argenterie, le maioliche, le madreperle e coralli. A partire dagli anni Sessanta cominciano i suoi viaggi verso mete esotiche, quali Cina, Sri Lanka, Nepal, Birmania e Cambogia, Armenia, Guatemala, Cuba, Yemen, Messico, Paesi Arabi e soprattutto India. Nella sua lunga attività ha pubblicato più di sessanta libri fotografici, alcuni dei quali pubblicati anche in Francia, Gran Bretagna, Germania e Giappone. Ha collaborato e collabora con periodici nazionali ed esteri quali Life, Stern, Schweizer Illustrierte, Merian, Casa Vogue, Bell’Italia, Bell’Europa, In Viaggio, Airone, Italy Italy, Traveller, Dove e molti altri. La mostra si è conclusa il 3 ottobre 2017.

 

Festival Letterature Migranti III edizione

La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato alla realizzazione del Festival delle Letterature Migranti, una iniziativa ormai notissima a Palermo che valorizza la natura migrante della stessa letteratura e gli autori capaci di dialogo tra culture differenti. Il Festival, promosso dal Comune di Palermo e dall’Associazione Festival delle Letterature migranti, si è svolto dal 4 all’8 ottobre e ha ospitato centinaia di autori da tutto il mondo, artisti, registi, giornalisti, docenti per raccontare le migrazioni come condizione ordinaria, e non più straordinaria, della vita dei popoli.  Cento incontri e cinquanta libri che hanno raccontato  un vero e proprio cifrario del Contemporaneo. Tra i tanti ospiti: il pianista Ramin Bahrami; gli artisti Gili Lavy, Luigi Serafini, Letizia Battaglia; gli scrittori Fabrice Oliver Dubosc, Luca Briasco, Massimo Zamboni, Patrick Ourednik, Moshe Khan, Frank Westerman, Mustafa Khalifa, Flore Murard-Yovanovitch, Francesca Borri, Shady Hamadi, Mia Lecomte, Samar Yazbek, i giornalisti Marco Revelli, Corrado Stajano, Piero Melati, Domenico Quirico, Donatella Di Cesare, la regista Sue Clayton.
 Protagonista, ancora una volta, è stato il centro storico di Palermo, città multiculturale per geografia e vocazione, territorio di accoglienza e integrazione di popoli e di lingue che ha ospitato gli incontri in 15 sedi diverse. Nell’ambito del Festival delle letterature migranti, il 5 ottobre presso il Museo internazionale delle marionette Pasqualino, si è svolto un incontro dedicato a Antonino Buttitta. La conoscenza del tempo antico e dei luoghi lontani: dei riti e delle sapienze popolari, delle fiabe e dei miti. La scuola di antropologia di Palermo e le sue relazioni con lo strutturalismo francese. Il fondamento teorico della ricerca contemporanea, tra narrazioni raccolte una ad una e i testi di grandi autori. Bagheria, Palermo, la Sicilia, il Mediterraneo. Vita e opere di uno straordinario cercatore. A pochi mesi dalla scomparsa di Antonino Buttitta, il ricordo di allievi e colleghi. A discutere del suo ultimo libro, Mito. Fiaba. Rito (Sellerio) e del suo libro intervista, Orizzonti della memoria (Ernesto Di Lorenzo Editore) sono intervenuti Gabriella D’Agostino, Paolo Fabbri  e Antonino Cusumano.

 

Festival Teatro Bastardo III edizione

La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato anche nel 2017 al Festival Teatro Bastardo, diretto, realizzato a Palermo dal 3 al 22 ottobre sotto la direzione di Giovanni Lo Monaco. Il Festival ha presentato 13 diversi spettacoli con compagnie affermate nel panorama del teatro contemporaneo e autori emergenti della scena europea. Numerose e importanti le collaborazioni con le istituzioni culturali siciliane, grazie alle quali il festival ha marcato un’ulteriore crescita, riuscendo a raddoppiare gli spettacoli proposti nell’edizione precedente e guardando concretamente alle attività future. Il teatro contemporaneo è stato ancora una volta protagonista del percorso di indagine sul tema del “confine” che attraversa, come un filo rosso, le prime tre edizioni del festival con nuove proposte e provocazioni. I nuclei tematici sono stati argomenti di stringente attualità, con punti di vista coraggiosi e sorprendenti, come l’orientamento sessuale e di genere, la morte, la diversità, la marginalità.. Tra le compagnie e gli artisti presenti, per la sezione Senior: Scena Verticale, compagnia fondata da Saverio La Ruina, Roberto Latini, i Motus, Fibre Parallele; per la sezione Junior, dedicata alla scena emergente, Giovanni Carta con uno spettacolo di Luana Rondinelli, Maniaci d’amore, il Teatro dei Gordi. Ben tre gli spettacoli che saranno presentati in prima nazionale, tutti di compagnie straniere che hanno scelto il Festival per il debutto italiano dei loro nuovi lavori; si tratta di Simone Mannino, artista di origine palermitana che, con Atelier Nostra Signora presenta per la prima volta il lavoro liberamente ispirato a “La macchina Infernale” di Jean Cocteau; Grégory Pluym, giovane autore emergente della scena contemporanea francese con La Française des jeux a un lien avec le Christ e, infine Living happily ever after della nota compagnia tedesca di “physical theatre” KimchiBrot Connection. Insieme ai temi declinati, il festival conferma la sua attenzione all’infanzia come spazio dell’immaginazione da coltivare, con la sezione «CHILDREN», in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.

 

Workshop STORIES IN TRANSIT IV

A Palermo, presso Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 16 -19 novembre 2017 si è tenuto il workshop Stories in Transit IV, la quarta tappa palermitana del progetto e  ulteriore momento di progettazione delle story-box per i campi rifugiati. Il progetto è organizzato da Valentina Castagna (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Palermo) e Marina Warner (Birkbeck College, University of London) in collaborazione con International Institute for environment and development (IIed), Londra; Dipartimento di Scienze umanistiche e Orto Botanico, Università di Palermo; School of Arts and humanities; Birkbeck College, Londra; Museo Internazionale delle Marionette A. Pasqualino, Fondazione Ignazio Buttitta, Oxford Comparative Criticism (OCCT). Progetto realizzato con il sostegno di Metabolic Studio e  Holberg prize.

 

Secondo seminario internazionale di studi ICONOLOGIE DEL TATUAGGIO

Il II Seminario internazionale di studi semiotici sul tatuaggio si è tenuto nel Museo delle marionette di Palermo l’1 e 2 dicembre, promosso dalla Università degli studi di Palermo, Dipartimento Culture e Società, Centro internazionale di scienze semiotiche “Umberto Eco”, Circolo semiologico siciliano, Fondazione Ignazio Buttitta, Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e Cuny University. La pratica contemporanea del tatuaggio conosce una diffusione planetaria. Con un meccanismo caratteristico della semiosfera, la scrittura sul corpo da anti-linguaggio marginale è diventata moda globalizzata. Se sino a pochi decenni fa il tatuaggio era fenomeno di nicchia, e rivendicava in vario modo l’essere minoranza, oggi si contano numeri tali da normalizzarlo, se non banalizzarlo: nel 2015, circa il 30 % delle persone ne fanno uso negli Stati Uniti, il 13 % in Italia: che significa, da noi, più di sette milioni. Come per tutte le mode di massa, inizia a far tendenza il fatto di non esibirne, e se ne facilita così l’oggettivazione”. La semiotica, interessata ai processi di “artificazione”, del divenire artistico delle pratiche di rappresentazione e significazione (body art, fotografia, street art, danza hip hop, ecc.) – propone a sua volta l’esame socio-semiotico dei diversi e imprevisti modi con cui il tatuaggio di fa arte (opere firmate, vecchi generi, nuove scuole, collezioni, gallerie, critica, mostre, cataloghi, riviste, libri, film, trasmissioni TV, siti internet e così via)
Molteplici le vie di ricerca possibili.

 

Le radici e le foglie. Immagini di una comunità

Domenica 17 dicembre, il Comune di Bolognetta, in collaborazione con la  Regione Siciliana – Assessorato dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, Facitur, Museologica – La Rete MusealeLe Valli al Mare, Fondazione Ignazio Buttitta e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, ha promosso la realizzazione della mostra fotografica “Le radici e le foglie. Immagini di una comunità”, curata da Santo e Francesco Lombino. L’esposizione è stata allestita presso il Palazzo Monachelli e, dopo l’inaugurazione, ha fatto seguito una performance natalizia con vari zampognari che hanno percorso le vie della cittadina.

 

Mostra fotografica La memoria di carta

La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato l’iniziativa “La memoria di carta. Cinquecentine, manoscritti e libri proibiti della Biblioteca dei Cappuccini di Ciminna”, a cura di Domenico Passantino, mostra e presentazione del relativo catalogo. La manifestazione, promossa dal Comune di Ciminna si è svolta il 23 dicembre 2017 presso la Biblioteca Comunale F. Brancato.

 

PUBBLICAZIONI E ALTRE ATTIVITA’

Oltre Carnevale: maschere, travestimenti, inversioni.

Atti del Convegno internazionale, Palermo 12-13 febbraio 2016

A cura di Sebastiano Mannia

ARCHIVIO ETNOGRAFICO SICILIANO

La Fondazione, grazie a un contributo del MIUR – Ministero dell’Istruzione e dell’Università e attraverso un progetto denominato DIAR – MUSE ha notevolmente implementando la digitalizzazione del materiale audiovisuale, fruibile on line sul sito www.archivioetnograficosiciliano.it. Il portale è stato progressivamente implementato e oggi raccoglie circa 4.600 carte sonore

Biblioteca della Cultura Siciliana – Archivio Etnomusicale del Mediterraneo

Palazzo Tarallo

La Fondazione Ignazio Buttitta possiede una significativa dotazione patrimoniale di volumi concernenti la storia, la società, la lingua, la letteratura e la cultura tradizionale siciliana e italiana. A questi volumi si affianca il patrimonio librario messo a disposizione dal Folkstudio e da altri soggetti pubblici e privati.

Tra le opere acquisite: Biblioteca delle Tradizioni Popolari siciliane di Giuseppe Pitrè, la Biblioteca storica e letteraria di Sicilia di Gioacchino di Marzo, Storia di Palermo di Rosario La Duca, la Cartografia del Mezzogiorno e di Sicilia, il Dizionario Topografico della Sicilia di Vito Amico e un cospicuo numero di volumi della casa editrice Sellerio di Palermo e di Thule edizioni.

In data 23 dicembre 2011 la Fondazione Ignazio Buttitta ha stipulato una convezione con la Biblioteca Comunale di Palermo al fine di rendere consultabile il catalogo dei volumi della Biblioteca della Cultura Siciliana. La Biblioteca della Cultura Siciliana, dal 1° luglio 2015 ha sede a Palermo in via delle Pergole 74 a Palazzo Tarallo, concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Palermo a seguito della stipula di un protocollo di intesa finalizzato alla costituzione di un Polo Archivistico-Bibliotecario sulla cultura tradizionale siciliana di cui fanno parte anche il Folkstudio di Palermo, l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari, il Centro Studi Filologici e Linguistici e il Cidim (Centro Italiano di Iniziativa Musicale) di Roma. Per la consultazione del catalogo on line: http://librarsi.comune.palermo.it.

A seguito di accordi con il Folkstudio di Palermo e il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica di Roma, la Fondazione Ignazio Buttitta ha dato corso ai lavori per la digitalizzazione e catalogazione dell’archivio audiovisuale dell’Archivio Etnomusicale del Mediterraneo, costituito dai materiali nastrografici e videografici dell’Archivio Etnofonico Siciliano del CIMS, dai documenti nastrografici e videografici dell’Archivio del Folkstudio (che raccoglie un vasto patrimonio, realizzato a partire dagli anni Sessanta, sulle tradizioni religiose e popolari siciliane), dal patrimonio nastrografico e audiovisuale dell’ex Dipartimento di Beni Culturali, Storico- Archeologici, Socio-Antropologici e Geografici dell’Università di Palermo, da copia dei materiali di interesse etnomusicologico (nastri, video, foto, trascrizioni, etc.) dell’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni popolari e dell’Associazione culturale Michele Palminteri di Calamonaci. Nel corso del 2017 la sede di Palazzo Tarallo è stata perfezionata con nuove attrezzature e, grazie ad interventi di riordino, ne è stata arricchita la fruibilità. La sede è aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.30.

 

Convenzione Fondazione Buttitta – Stiftung Humanismus heute

La Stiftung Humanismus heuteAlbert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi, che si propone di promuovere, tutelare e trasmettere il patrimonio culturale dell’antichità), presieduta dal Prof. Bernhard Zimmermann,  e la Fondazione Ignazio Buttitta (che ha come finalità “la tutela, conservazione, promozione, studio e sviluppo della cultura siciliana in tutti i suoi aspetti storici, sociali, artistici e antropologici” con riguardo anche alle discipline archeologiche e all’aspetto didattico-scientifico), presieduta dal Prof. Ignazio Buttitta,  in data 23 novembre 2017, a Friburgo, hanno stipulato un protocollo di intesa finalizzato alla realizzazione di iniziative congiunte di studio, ricerca, divulgazione scientifica e promozione della cultura umanistica in prospettiva interdisciplinare e interculturale.

La Stiftung Humanismus heute e la Fondazione Ignazio Buttitta intendono promuovere e organizzare in spirito di piena collaborazione istituzionale attività di ricerca e iniziative aventi per oggetto la storia e la cultura antica e moderna al fine di favorirne la diffusione della conoscenza sia a scopo didattico che divulgativo attraverso attività quali convegni, seminari, mostre, ricerche, pubblicazioni, scambi culturali.

 

RICERCHE

Sono state effettuate indagini su Pastori e sul pastoralismo in area trapanese a cura di Sebastiano Mannia

 

 

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