Relazione sulle attività 2022


RELAZIONE DELLE ATTIVITA’ 2022

ARCHIVI, BIBLIOTECHE E COLLEZIONI

FONDO GIORGIO E GIOVANNI SAVERIO SANTANGELO E ARCHIVIO DOCUMENTALE E BIBLIOGRAFICO IGNAZIO BUTTITTA
La Fondazione, grazie a una convenzione stipulata con il Comune di Bagheria, ha istituito nel 2021 una Biblioteca di letteratura italiana, siciliana e di letterature comparate che include circa 12.000 volumi e 1.000 numeri di rivista provenienti dalle collezioni private dei proff. Giorgio Santangelo e Giovanni Saverio Santangelo, frutto della donazione liberale della famiglia, e il Fondo Ignazio Buttitta. Quest’ultimo è costituito da circa 750 volumi provenienti dalla biblioteca personale del Poeta e da circa 135 tra dipinti, disegni, fotografie, disegni, quadri e manifesti d’epoca che illustrano le numerose attività e manifestazioni letterarie e sociali cui Buttitta prese parte.
Il segmento della Biblioteca “Santangelo” accoglie: Sezione “letteratura italiana” che include letteratura e poesia italiana, critica della letteratura italiana, filologia e linguistica; Sezione “letteratura francese” che include letteratura francese, rivoluzione francese e critica della letteratura francese; Sezione “letteratura straniera”, costituita da una varietà di testi riguardanti la letteratura al di fuori del contesto francese; Sezione “Sicilia e Mediterraneo”, con una varietà di testi che interessano studi su Palermo e sulla mafia; Sezione “scienze umane” che include testi su teatro, cinema, estetica, semiotica, filosofia, storia e antropologia; Sezione “riviste” che consta di un cospicuo numero di manuali e riviste incentrati sulla storia della letteratura dal Medioevo al Contemporaneo.
Nel corso del 2021 i volumi sono stati collocati nelle suddette sezioni, è stato realizzato un piano topografico della biblioteca e, per l’allestimento della biblioteca, sono stati acquisiti librerie, mobili da ufficio e 2 computer utili alla catalogazione e fruizione. Si è proceduto, inoltre, con l’installazione di una rete internet wifi e con la messa in sicurezza della sede grazie a un sistema di videosorveglianza e di allarme. Nel 2022 sono stati effettuati lavori di restauro (infissi, portoncino) ed è stata completata l’inventariazione dei volumi, svolta da un collaboratore (contratto a tempo determinato, gennaio-giugno) opportunamente formato. Inoltre, per tutto il corso del 2022, grazie al personale della Fondazione coadiuvato da volontari è stato garantito l’accesso al patrimonio librario con aperture programmate della biblioteca.
Il Fondo è incluso nella serie inventariale del Polo PA1 codice PA0557 della Fondazione Buttitta. La sede, concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune di Bagheria, si trova in via Aguglia 2.

BIBLIOTECA DELLA CULTURA SICILIANA
La Fondazione Ignazio Buttitta sin dalla sua costituzione, avvenuta nel 2005, ha curato la creazione di una biblioteca a servizio interno, con specifici riferimenti alle ricerche e alle iniziative promosse dalla stessa. Il nucleo iniziale negli anni è stato implementato metodicamente sino a rappresentare un punto di riferimento nel territorio comunale e regionale per gli studi specialistici sulla storia della Sicilia, sul folklore, le tradizioni popolari e le scienze sociali. La biblioteca, dal 1° luglio 2015, ha sede a Palermo nei locali di via delle Pergole 74 a Palazzo Tarallo, concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune di Palermo a seguito della stipula di un protocollo di intesa finalizzato alla costituzione di un Polo Archivistico-Bibliotecario sulla cultura tradizionale siciliana di cui fanno parte anche il Folkstudio di Palermo, l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari, il Circolo Semiologico Siciliano e il Cidim di Roma. La Biblioteca è stata annessa ufficialmente alle strutture cooperanti del Polo PA1 e ha ottenuto il codice PA0557 che la identifica tra le Biblioteche di Centri Studi, Istituti ed Associazioni Culturali.
La Biblioteca è articolata nelle seguenti sezioni: Antropologia, Collane Sellerio, Opere Varie, Consultazione Generale, Fondo “Sicilia”, Fondo “Folkstudio” con pubblicazioni e riviste a tema etnomusicale e etnoantropologico risalenti agli anni ‘70, Fondo “Bagheria”, “Fondo CIDIM”, “Fondo Guggino” che ospita volumi provenienti dall’Istituto Storico-Geografico dell’Università degli studi di Palermo.
Nel 2022, grazie alla donazione della Famiglia Dawson è stato acquisito un fondo librario di circa 500 volumi che include opere di consultazione generale, storia inglese, enciclopedia britannica, testi di W. Shakespeare e critica letteraria shakesperiana, humor e novellistica inglese e testi su storia e letteratura della Sicilia. Inoltre, il prof. Salvatore D’Onofrio ha donato circa 150 tra volumi e riviste incentrati su antropologia culturale e sociale, soprattutto dell’Amazzonia. Nel corso del 2022, grazie al contributo ministeriale di sostegno all’Editoria, sono stati acquistati circa 150 volumi, collocati ma ancora da catalogare. Dall’analisi e dal riordino del patrimonio librario effettuato presso i locali della Fondazione (dove è custodito il Fondo di libri antichi), considerando anche il cospicuo fondo messo a disposizione dall’Associazione Folkstudio, si calcola un posseduto di oltre 7.000 volumi. Dell’intero patrimonio librario sinora sono stati catalogati, tramite il Sistema Bibliotecario Nazionale (Sbn web), circa 4.800 volumi resi disponibili alla ricerca online e alla consultazione in sede. Tra i materiali ospitati presso la struttura, spiccano i fondi dedicati alla cosiddetta letteratura grigia ossia dalle tesi di laurea, classificate nelle sezioni “Fondo Tesi Antico” e “Fondo Tesi Nuovo” ove sono collocate tesi di laurea, di dottorato e altri documenti riconducibili alla c.d. “letteratura grigia” (LG) normalmente in dotazione presso biblioteche ad alta specializzazione storico-scientifica. Nella sezione “Fondo Tesi Antico” sono allocate tesi di laurea che vanno dagli a. a. 1950-1990, mentre il “Fondo Nuovo” contiene tesi riconducibili alle sessioni degli anni accademici 2004-2016 per un totale complessivo di n. 669 tesi di laurea.
Servizi offerti
La Biblioteca è aperta al pubblico e disponibile alla consultazione in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ed è gestita da personale interno alla Fondazione.
Una parte importante della gestione bibliotecaria riguarda le attività di reference (sia tradizionale che digitale) a servizio dell’utenza: nello specifico, le modalità di reference tradizionale sono incentrate sulla consultazione in loco da parte degli utenti presso la Sala Lettura, previa registrazione. Il reference digitale prevede invece la ricerca on line sul portale LIBRARSI OPAC PALERMO e/o OPAC SBN per le verifiche in merito al possesso fisico del volume da parte della Biblioteca per la consultazione in loco. Inoltre, l’attività di assistenza all’utente prevede anche l’eventuale orientamento presso altre biblioteche del Polo PA1 qualora questo richiedesse testi non posseduti fisicamente dalla Biblioteca, agevolandone quindi la ricerca e favorendo lo scambio tra biblioteche di informazioni tematico-bibliografiche.
Anche nel 2022 la Biblioteca ha ospitato sistematicamente tirocinanti dell’Università degli Studi di Palermo e ha svolto attività didattiche rivolte alle classi di Istituti superiori nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).
La sede è regolarmente frequentata da studenti, ricercatori e utenti generici, giovani e curiosi interessati a vario titolo, coinvolti anche in incontri, gruppi di studio e seminari.

ARCHIVIO ETNOGRAFICO SICILIANO (AES)
Nel 2015 la Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Folkstudio, ha costituito il portale on line Archivio Etnografico Siciliano (www.archivioetnograficosiciliano.it), realizzato grazie al progetto Diar-Muse finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’Archivio Etnografico Siciliano nasce con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della conservazione della memoria e delle fonti storico-documentarie di carattere etnoantropologico e storico e di valorizzare le tradizioni siciliane di segno etnografico attraverso la digitalizzazione, la schedatura e la messa on line dei materiali nastrografici del Folkstudio e dell’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari di Palermo.
I primi materiali registrati “sul campo” risalgono al 1966 e sono su bobine da 13 cm con nastro da 1/2 pollice. Nello specifico, la Nastroteca del Folkstudio è complessivamente costituita da 1416 supporti, di cui: – 1009 originali registrati “sul campo” (579 bobine, per lo più da cm. 13, con nastro da 1/2 di pollice e 430 compact cassette); 297 supporti relativi a registrazioni di convegni, seminari, lezioni di argomento antropologico, etnomusicologico e musicologico; 37 supporti, per lo più nastri da ¼ di pollice (di cui 13 bobine da cm. 26,5-m. 1.100), che documentano l’attività di riproposta del Folkstudio; 73 cassette sulla musica folklorica siciliana e la musica etnica di altre regioni del Mediterraneo. Successivamente il portale è stato incrementato di ulteriori file sonori attraverso l’acquisizione dei fondi per la Salvaguardia del Patrimonio Musicale Tradizione del Ministero della Cultura ottenuti dal Folkstudio nel 2018; al termine del progetto AES accoglieva circa 4.600 carte sonore. Tra il 2021 e il 2022 l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, con la collaborazione della Fondazione Ignazio Buttitta, ha proseguito i lavori di schedatura e digitalizzazione del patrimonio nastrografico rendendo fruibili altre circa 1400 schede sonore. A tutt’oggi sono consultabili circa 6.000 carte sonore ciascuna delle quali riporta un frammento sonoro della registrazione e le informazioni che lo identificano, ossia la collocazione del brano, il titolo, la data e il luogo di registrazione e l’occasione nella quale la stessa è avvenuta, il nome del ricercatore e dell’operatore (https://www.archivioetnograficosiciliano.it/#/). Le registrazioni complete dei brani fruibili sul portale AES sono reperibili in versione integrale presso PALAZZO TARALLO, sede della Biblioteca della Cultura Siciliana e dell’Archivio Etnomusicale Siciliano.

COMPLESSO DI SANT’ANTONINO E PERCORSO MUSEALE “CIVILTA’ CONTADINA E ARTI POPOLARI”
Nel 2019 è stata stipulata una convenzione con il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Palermo (SIMUA) volta alla valorizzazione delle reciproche risorse monumentali e artistiche. A seguito di tale convenzione il SIMUA ha concesso gli spazi del Mulino Storico del Complesso Monumentale di S. Antonino per l’allestimento di un percorso museale etnoantropologico attraverso l’esposizione di beni di cultura popolare e materiale della Fondazione Ignazio Buttitta.
ll Mulino Storico di S. Antonino fu realizzato, a cavallo del XIX-XX secolo dal Regio Esercito Italiano in quello che fu il Convento di Sant’Antonio da Padova – fondato dai frati di Santa Maria di Gesù che nel 1630. Fu operativo per oltre mezzo secolo e i locali che lo ospitano sono stati oggetto di una straordinaria azione di recupero da parte dell’Area Tecnica dell’Università di Palermo che ha acquisito l’intero complesso nel 2004. Gli spazi sono stati inaugurati nel 2018 con l’iniziativa Lu pani si chiama pani, che prevedeva, oltre a un convegno di presentazione organizzato dal SIMUA, la realizzazione di un percorso museale di documentazione della cultura materiale legata al ciclo del grano curato dalla Fondazione Buttitta; nell’occasione furono esposte una mostra fotografica di Gaetano Pagano e una collezione di oggetti e strumenti di lavoro, corredati da pannelli lessicografici, relativi al ciclo del grano. Alla fine del 2019, a seguito della convenzione, il percorso espositivo è stato riallestito. Nel 2022, a seguito di lievi lesioni murarie che hanno reso inagibile una zona del Mulino Sant’Antonino, le previste attività di arricchimento del corpus iconografico (con immagini scelte di Melo Minnella, Giuseppe Leone, Gaetano Pagano, Attilio Russo, Leonardo Timpone) e di integrazione della mostra con pannelli esplicativi, sono state temporaneamente sospese.

GAPS- GALLERIA DELLE ARTI POPOLARI SICILIANE
La Fondazione Ignazio Buttitta è dotata di un proprio patrimonio artistico e, segnatamente, di oggetti di arte popolare, frutto delle donazioni di Antonino Buttitta, Flora Buttitta e degli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. Esso è composto da opere di arte popolare, tra le quali: pitture su vetro dei secc. XVIII e XIX, ceramiche di Collesano, Caltagirone e Burgio dei secc. XIX e XX, parti di carretto siciliano, pupi siciliani e napoletani e relative scene teatrali, veline serigrafate per agrumi e un’importante collezione di tavole da carretto dipinte dal pittore bagherese Emilio Murdolo con scene di paladini, ed è in larga parte esposto nella Galleria delle Arti Popolari Siciliane che ha sede presso l’ex Convento dei Cappuccini di Geraci Siculo. La Galleria è inserita in un sistema museale di esposizioni etnografiche, il MUSeBArch, del quale fanno parte vari allestimenti tra i quali “La casa dei mestieri scomparsi delle Madonie e le ricostruzioni di ambienti lavorativi e di vita domestica”, una sezione dedicata all’artigianato domestico, “Il corredo della sposa”, oltre che la esposizione di pregevoli volumi “De Arte venerandi cun avibus” di Federico II e una sezione dedicata al patrimonio archivistico-storico del Comune di Geraci Siculo.
Sulla pagina https://www.fondazioneignaziobuttitta.org/pupi-palermitani/ è possibile visualizzare Pupi palermitani e napoletani, scene e cartelli, ritratti e pupi in scena, ceramiche di Caltagirone ed ex voto in cera facenti parte della collezione esposta presso la GAPS.
Nel 2022, al fine di promuovere e dare visibilità all’ex Convento dei Cappuccini e alla Galleria, la Fondazione Buttitta ha promosso il Convegno internazionale di studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture”, nel corso del quale sono state realizzate visite guidate e attività di valorizzazione sul territorio.

ARCHIVIO IGNAZIO BUTTITTA
La Fondazione Ignazio Buttitta ha costituito, nel corso della sua attività, l’Archivio Ignazio Buttitta, frutto di donazioni della famiglia Buttitta, di componenti del CdA della Fondazione, di amici e di studiosi che, a vario titolo, si sono occupati dell’opera e della vita del poeta siciliano. L’Archivio include, tra l’altro: le raccolte poetiche di Ignazio Buttitta, quaderni di appunti e bozze del Poeta a partire dal 1959, sceneggiature dattiloscritte di opere teatrali, copie di dediche, articoli di giornali, fogli e documenti dattiloscritti, corrispondenza, trascrizioni, fotografie, registrazioni e vario altro materiale documentale.
L’Archivio Ignazio Buttitta è stato catalogato e parzialmente reso fruibile on line. Vedasi scheda in aggiornamento qui:
https://www.fondazioneignaziobuttitta.org/wp-content/uploads/2011/07/AFIB.pdf
https://www.fondazioneignaziobuttitta.org/archivio-ignazio-buttitta/
È possibile consultare l’Archivio nella sede di via Giovanni Di Giovanni 14 a Palermo e una parte presso la sede della Biblioteca della Cultura Siciliana sita a Palazzo Tarallo, Palermo.
Nel 2022, grazie alla donazione della famiglia, l’Archivio si è arricchito di altro importante materiale concernente i testi teatrali di Ignazio Buttitta, in particolare si sono ritrovato documenti cartacei contenenti le varie stesure delle opere.

FONDO DI ARTE AFRICANA “ALFIO GENNARO E ANTONINO BUTTITTA”
La Fondazione Buttitta ha acquisito alcune importanti donazioni di arte africana. Il primo nucleo dei beni è stato conferito dal Prof. Antonino Buttitta e, successivamente, grazie alla donazione della Signora Giulia Saladino, è stata acquisita una parte del patrimonio di oggetti di arte africana raccolti negli anni dal Dott. Alfio Gennaro. Tale patrimonio consiste in oggetti d’uso comune, oggetti di uso cerimoniale, vasi in ceramica, statue e statuette in legno e bronzo, maschere in legno, manufatti in pietra, gioielli e accessori di varia foggia e di differenti materiali (metallo, pietre colorate). Grazie al progetto di ASL con il Liceo Ragusa-Kyiohara sono state effettuate operazioni di catalogazione, inventariazione e documentazione fotografica del Fondo. Sono stati catalogati e inventariati circa 200 pezzi, alcuni dei quali di particolare pregio. È in fase di perfezionamento l’atto ufficiale di donazione. Non è stata ancora effettuata una valutazione del suddetto patrimonio.

ARCHIVIO FOTOGRAFICO
La Fondazione ha acquisito un ampio patrimonio fotografico costituito dalle immagini di vari fotografi siciliani, nell’intendimento di promuovere l’attività fotografica di giovani autori e di valorizzare la fotografia etnografica di autori siciliani già affermati. Le immagini, messe in mostra nel corso delle varie esposizioni realizzate dal 2006 a oggi e archiviate presso la sede di via Antonio Veneziano, sono di noti fotografi come Enzo Brai, Melo Minnella, Giuseppe Leone, Attilio Russo, Gaetano Pagano e di autori più giovani o meno celebri quali Dario De Blasi, Fabio Sgroi, Filippo Mannino, Francesco Faraci, Giacomo D’Aguanno, Benedetto Galifi, Nino Russo che, tuttavia hanno saputo documentare alcuni aspetti della tradizione popolare ed etnoantropologica non solo siciliana nonché testimoniare fenomeni etnografici legati all’attualità. Di particolare interesse, inoltre, il corpus di fotografie relativo alla Settimana Santa delle province spagnole di La Rioja e Castiglia y León, a opera di autori vari tra cui José Manuel Alfaro, Rafael Sanz Lobato, Rafael López-Monné, che sono considerati i padri della fotografie etnografica spagnola.
L’Archivio fotografico è in constante implementazione: nel 2022 si è arricchito di 40 immagini di Gaetano Pagano riguardanti il lavoro contadino in Sicilia, con particolare riferimento al ciclo del grano, che sono state esposte in occasione della mostra Lavoro e/è dignità, Geraci Siculo, ex Convento dei Cappuccini, 29 settembre – 30 ottobre 2022. L’Archivio fotografico resta a disposizione per il riallestimento di mostre, su iniziativa della Fondazione Buttitta o di altri Enti pubblici e privati che ne fanno richiesta.

GESTIONE BIBLIOTECA ETNOSTORICA VITTORIETTI
A seguito di una convenzione stipulata tra il Centro Internazionale di Etnostoria-Fondazione Prof. Aurelio Rigoli e la Fondazione Buttitta a quest’ultima sono state affidate la gestione e la valorizzazione della Biblioteca “E. Vittorietti”, sita in un corpus annesso al prestigioso complesso di Palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo. La Vittorietti (inserita nel Sistema Bibliotecario Nazionale) conserva migliaia di volumi, testimonianza della pubblicistica antropologica mondiale raccolta a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, numerosi Fondi bibliografici, fra i quali il Fondo Gaetano Falzone e il Fondo Tindaro Rigoli nonché migliaia di Tesi di laurea, preminentemente esito del magistero didattico di Aurelio Rigoli. La sede della biblioteca è perfettamente arredata anche per ospitare incontri, convegni e seminari.
Da gennaio a giugno 2022 la Fondazione ha garantito l’apertura e la gestione della Biblioteca Vittorietti con la presenza di un proprio collaboratore.

CONVEGNI E SEMINARI

Etnografie del contemporaneo. Ciclo di seminari “Ambienti, culture, patrimoni. Politiche e pratiche di tutela in memoria di Sebastiano Tusa”
Fondazione Ignazio Buttitta in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio di Legambiente Sicilia, del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha organizzato il ciclo di seminari Ambienti, culture, patrimoni. Politiche e pratiche di tutela in memoria di Sebastiano Tusa”, tenutosi nel Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 5 aprile al 24 maggio 2022.
In Sicilia le dinamiche di salvaguardia dei patrimoni naturali, paesaggistici, archeologici e architettonici sono notoriamente caratterizzate da profonde e molteplici emergenze ambientali, culturali, sociali ed economiche, e richiedono, oggi più che mai, l’applicazione di approcci sempre più innovativi e interdisciplinari. Al tempo stesso il ruolo della ricerca scientifica socio-antropologica nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale è sempre più importante e fondamentale. Il patrimonio culturale immateriale infatti non necessita unicamente di azioni di catalogazione e di salvaguardia. In quanto processualità storica in divenire e in continua trasformazione, esso va analizzato sia come risultato di complessi e diversificati percorsi istituzionali e sociali, sia come macchina performativa dove l’agency degli individui opera costantemente ricostruendo e reinventando il patrimonio stesso. Inoltre, nel contesto contemporaneo il patrimonio culturale immateriale, quello paesaggistico e ambientale si coniugano e risultano spesso inscindibili e inseparabili. Questa compresenza di oggetti e di interessi tra i vari patrimoni (culturale, paesaggistico e ambientale), è sintomo ed effetto di una situazione storica profondamente mutata negli ultimi anni. In effetti, la nuova programmazione europea (2014-2020) e i nuovi paradigmi delle politiche culturali e patrimoniali fissati dalle recenti normative in ambito europeo e internazionale (in particolare le convenzioni Unesco per la salvaguardia del patrimonio immateriale, per la protezione del patrimonio mondiale, culturale e naturale, e sulla protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali) stanno determinando una convergenza sempre più stretta e assidua tra la necessità di sostenibilità ambientale e la salvaguardia del patrimonio culturale.
Anche l’antropologia e le scienze sociali dovrebbero tenere conto di questi importanti cambiamenti in corso, che obbligano a ripensare le categorie tradizionali (come ad esempio quella di “beni culturali” del nostro Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e a sperimentare nuove prospettive analitiche, approcci integrati e interdisciplinari. Nel corso degli 8 incontri hanno partecipato: Antonio Nicoletti, Gianfranco Zanna, Sonia Anelli, Giuseppe Parello, Luciano Di Martino, Luciano Sammarone, Patrizio Scarpellini, Maurizio Burlando, Giuseppe Vignali. Coordinamento di Rosario Perricone.

Ciclo di Seminari “Trame ecologiche: teorie, rappresentazioni, resistenze”
L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il Centro Zabut e il collettivo ecologista APE – Assemblea Popolare Ecologista, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, hanno organizzato la nuova edizione del seminario permanente Etnografie del contemporaneo dal titolo “Trame ecologiche: teorie, rappresentazioni, resistenze”. Il tema centrale affrontato dal ciclo di seminari è stato quello della crisi ambientale, declinata non soltanto sotto il profilo “dell’immanenza catastrofica”, come spesso viene narrata dai media mainstream, ma quale risultato di una crisi profondamente ancorata nel sistema economico politico contemporaneo. Con un approccio multidisciplinare, il seminario ha proposto possibili soluzioni di convergenza e commistioni delle diverse prospettive e discipline che trattano la questione delle ecologie, dalle environmental humanities alla geografia culturale, dall’antropologia all’arte visuale, dalla sociologia politica alle scienze naturali, sino al coinvolgimento di movimenti e realtà territoriali che immaginano e praticano ecologie alternative dal basso.
Hanno partecipato Federica Giardini, Massimo Bernardi, Marco Beccali, Giulia de Spuches, Mara Benedusi, Giuliana Sorci, Paola Imperatore e i movimenti ambientalisti palermitani.
Il ciclo di seminari si è svolto presso l’Aula Blu Cobalto dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dal 4 maggio al 15 giugno 2022.

Convegno internazionale di Studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture” dedicato a Sebastiano Tusa. Mostra fotografica “Lavoro è/e dignità”, immagini di Gaetano Pagano.
La Fondazione Ignazio Buttitta ha organizzato il Convegno internazionale di studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture”, in collaborazione con il Comune di Geraci Siculo, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la casa editrice Edizioni Arianna e con il Patrocino del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ente Parco delle Madonie, del Club Alpino Siciliano, e di Stiftung Humanismus Heute – Albert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi).
Il Convegno di studi, dedicato a Sebastiano Tusa, si è tenuto dal 29 settembre al 1° ottobre presso l’Ex Convento dei Cappuccini di Geraci Siculo, sede del MUSeBArch, polo museale che racconta la cultura delle Madonie, dove è allestita anche la GAPS – Galleria delle arti popolari siciliane della Fondazione Buttitta.
Attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani e internazionali, il convegno si è proposto di indagare i multiformi aspetti che connotano tempi e spazi delle culture montane: di là da facili letture turistico-mediatiche o da progetti di sviluppo territoriale troppo spesso incuranti delle concrete realtà storico-antropologiche che caratterizzano le zone montane, la montagna continua a configurarsi quale  luogo “altro” in cui, con maggiore evidenza, comunità e gruppi umani hanno sperimentato/elaborato strategie e posizionamenti di lunga durata testimoniati dal ricchissimo e variegato patrimonio di miti, riti, immaginari e pratiche ergologiche.
Uno sguardo in profondità è stato rivolto ai saperi tradizionali, alle attività lavorative, ai mestieri e alle tecniche della caccia, dei pascoli, delle neviere, dei carbonai, al fine di restituire l’universo delle pratiche e delle credenze che proprio nella montagna trovano ancora un modello culturale imprescindibile: miti e riti, santuari, pellegrinaggi, credenze e simbolismi continuano ancora oggi a rievocare memorie e immaginari altrimenti irrinunciabili.
Le relazioni sono state affidate dal Comitato Scientifico (composto da Ignazio E. Buttitta, Sebastiano Mannia, Davide Porporato, Bernhard Zimmermann e Massimo Cultraro) a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiani e europei che hanno dedicato la loro attenzione al tema della montagna.
Hanno partecipato: Massimo Cultraro, Nicola Cusumano, Natale Spineto, Gioele Zisa, Dionigi Albera, Laura Bonato, Lia Zola, Davide Porporato, Antonella Mott, Sebastiano Mannia, Bernhard Zimmermann, Matteo Taufer, Francesco Paolo Bianchi, Alexander Auf der Heyde, Giovanni Kezich, Giuseppe Giordano, Antonino Frenda, Ignazio E. Buttitta, Michele Cometa, Roberta Coglitore, Igor Spanò, Giovanni Messina, Salvatore D’Onofrio.
Nell’ambito del Convegno è stata realizzata la mostra “Lavoro e/è dignità” con immagini di Gaetano Pagano, cura scientifica di Emanuele Buttitta.
Le immagini della mostra costituiscono un’importante documentazione di varie realtà lavorative legate alla collina e alla montagna, nell’ambito del lavoro agricolo e pastorale. Sono fotografie di uomini, strumenti e processi, di fatti che non tornano, ma di un tempo passato che vive nel presente: di cui è appunto matrice, senza appalesarsi; di un tempo che altri direbbero, erroneamente, irrimediabilmente perduto. Queste immagini, invece, ci ricordano il passato da cui veniamo; ciò che ancora siamo; in qualche modo da cercare, da pensare qui e prima che sia tardi”.
La mostra è stata presentata il 29 settembre e si è conclusa il 30 ottobre.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del BCIF.

I Giornata di Studi “La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica”
La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio del Dipartimento Culture e Società e del Corso di studi magistrale in Religioni e Culture dell’Università degli Studi di Palermo, ha organizzato la Giornata di studi “La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica”, che si è tenuta presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino il 16 novembre 2022.
Attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani, l’incontro si è proposto di presentare riflessioni e casi di studio relativi a performances rituali di carattere pubblico e forme di teatro religioso provenienti da diversi contesti storico-culturali. In particolare, sono state indagate questioni centrali del Teatro greco antico (identità, norma e trasgressione), la materializzazione scenica di temi del Teatro romano, forme di spettacolo sacro del Vicino Oriente antico e dell’Estremo Oriente e alcune performance rituali del folklore contemporaneo (Sicilia, Sardegna).
Hanno partecipato: Michele Cometa, Fabrizio D’Avenia, Ignazio E. Buttitta, Rosario Perricone, Natale Spineto, Nicola Cusumano, Alessandro Saggioro, Fabrizio Ferrari, Igor Spanò, Marianna Ferrara, Chiara Cremonesi, Marinella Ceravolo, Gioele Zisa, Sebastiano Mannia, Antonino Frenda.
La Giornata di studi si è conclusa con un cunto di Enzo Mancuso dedicato a Santa Rosalia.

Convegno internazionale “Imaginis Tempora Currunt”
L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e la Fondazione Ignazio Buttitta, con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società, del Dottorato di Ricerca in Cultura Visuale, del Dottorato di Ricerca in Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e con il sostegno del Ministero della Cultura-Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali, del Ministero dell’Università e della Ricerca-Direzione generale della ricerca e dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, hanno organizzato il Convegno internazionale Imaginis Tempora Currunt che si è tenuto a Palermo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 15 al 17 dicembre 2022.
L’incontro, attraverso la partecipazione di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, ha avuto l’obiettivo di analizzare le diverse e complesse implicazioni della dimensione visuale in quella che si definisce “civiltà dell’immagine”, una condizione nella quale l’incessante flusso di impressioni visive può sopraffare lo spettatore, relegandolo al ruolo di testimone passivo e, al contempo, privare l’immagine delle sue reali funzioni, del suo linguaggio e dei suoi poteri. Ma la cultura dell’immagine e l’immaginazione sono costantemente partecipi della formazione del pensiero e implicati nei modi della comunicazione e dello scambio delle conoscenze riguardanti i diversi ambiti dell’attività umana: sono dunque necessari strumenti che aiutino a interpretare la “cultura visuale” per un’osservazione oggettiva della natura di ogni contesto sociale e dei comportamenti collettivi.
Il Convegno ha presentato riflessioni e casi di studio relativi a diverse forme di rappresentazione, trasmissione e/o restituzione per immagini di differenti culture, epoche e contesti affidando le relazioni a semiologi, antropologi, archeologi e storici provenienti da prestigiosi Centri di ricerca e Università italiane.
Sono intervenuti: Massimo Cultraro, Matilde Civitillo, Lorenzo Verderame, Piero Totaro, Igor Spanò, Michele Cometa, Ignazio E. Buttitta, Francesco Marano, Salvatore D’Onofrio, Giovanna Rizzarelli, Roberta Coglitore, Gianfranco Marrone, Costanza D’Elia, Marina Castiglione, Angela Bellia, Massimiliano Palmesano, Antonino Blando, Giovanni Fiorentino, Licia Buttà, Pier Luigi Mannella, Nico Staiti, Giovanna Ferrara, Mara Matta, Francoise Robin, Valeria Burgio. Coordinamento scientifico di Rosario Perricone e Ignazio E. Buttitta.
Nell’ambito del Convegno è stato presentato il volume Pausa pranzo del fotografo siciliano Giuseppe Leone (ed. Plumelia), una raccolta di immagini scattate tra il 1958 e il 2022 che testimoniano i cambiamenti di un’epoca attraverso la “pausa pranzo”. Sono intervenuti, oltre all’autore, Dario Mangano, Rosario Perricone, Ignazio E. Buttitta.

LVII RIUNIONE SCIENTIFICA PERIPLOUS: IL MARE NELLA PREISTORIA MEDITERRANEA
L’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con il sostegno della Fondazione Ignazio Buttitta, ha organizzato a Siracusa, dal 19 al 22 ottobre 2022, la LVII Riunione Scientifica “Periplous: il mare nella preistoria mediterranea” in memoria di Calogero Rizzuto e Sebastiano Tusa.
Il tema del mare, nella sua complessità di valori e significati, rimane al centro del grande dibattito scientifico sui processi di genesi e trasformazione delle culture nel Mediterraneo preistorico.
In luogo della tradizionale visione di Moses Finley (1973), che descriveva il Mediterraneo preomerico quale un insieme di comunità sparse, profondamente agricole e con collegamenti limitati, il “grande mare interno” proposto in anni recenti da Cyprian Broodbank (2013) si configura come una distesa d’acqua animata da continui movimenti di gruppi e popolazioni, dalle loro interazioni – su scale geografiche e culturali differenti – e dalla circolazione e scambio di attività. All’interno del vasto arco cronologico compreso dal Paleolitico fino alle soglie della colonizzazione greca, vengono prese in esame le singole componenti del variegato fattore marino, declinato di volta in volta in relazione ai caratteri ambientali, alle forme di strutturazione e di trasformazione delle comunità, alla proiezione e/o chiusura verso collegamenti trasmarini, fino alla ricchezza di valori e simboli attribuiti al mare. L’area di indagine coincide con il Mediterraneo centro-occidentale, con particolare riferimento all’Italia e le sue isole quali snodo di collegamento tra la costa nordafricana, l’ambito greco-egeo e il continente europeo.
Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi specialisti nazionali e internazionali, suddivisi in sette sessioni (Connettività; Frammentazione; Mobilità; Scienze per il mare; Gruppi umani e mare; Simboli da costa a costa; Sicilia e le sue relazioni extrainsulari) e in sette poster.

II CONGRESO INTERNACIONAL DE CARNAVAL: MASCARAS Y PATRIMONIO
Dopo il successo ottenuto dal I Congresso internazionale del Carnevale. Maschere invernali in Europa tenutosi a La Bañeza nell’ottobre del 2021, il Comitato organizzatore, composto dal Comune di La Bañeza, dalla Cátedra de Territorios Sostenibles y Desarrollo Local, dalla UNED de Ponferrada e dalla Academia Ibérica de la Máscara, a cui la Universidad de Valladolid ha aderito tramite la Cátedra de Estudios sobre la Tradición, ha voluto promuovere il II Congresso internazionale di Carnevale dedicandolo al tema Mascaras y Patrimonio. La prima edizione del Convegno ha avuto l’obiettivo di sottoporre allo sguardo scientifico i diversi carnevali del nord-ovest iberico mentre nel 2022 i temi saranno analizzati inglobando altri territori ricchi di queste tradizioni; in questa occasione il dibattito sarà condiviso con studiosi italiani. Il Convegno, realizzato con il sostegno della Fondazione Buttitta, si è tenuto dal 27 al 29 ottobre 2022 a La Bañeza.

Ciclo di seminari “Corpo e corporeità. Conflitti e prospettive”.
La riflessione sulla corporeità, oggi, assume un ruolo centrale. Il corpo si configura, infatti, come quel luogo liminare e specifico dell’incontro (e dello scontro), soglia tra interno ed esterno, tra fisico e mentale, tra naturale e culturale. Esso è l’ineludibile presupposto di ogni esperienza, e si configura come osservatorio privilegiato di un intreccio fitto e inestricabile di pratiche e vissuti. Per questo la ricchezza e l’attualità di un dibattito sul corpo non possono in alcun modo prescindere da un assetto interdisciplinare, che contemperi i più diversi rami del sapere.
Il ciclo di seminari, tenutosi da 2 marzo al 20 maggio 2022, è stato organizza da “Potere è sapere. Biblioteca autogestita” in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta.

Homo ecologicus: come ripensare il nostro rapporto con l’ambiente per rimanere umani
Uniattiva, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la Conservazione delle tradizioni popolari, organizza il ciclo di seminari “Homo ecologicus: come ripensare il nostro rapporto con l’ambiente per rimanere umani”, Palermo, 10 dicembre 2021 > 6 aprile 2022.
Negli ultimi decenni sempre più si parla di ambiente ed ecologia (scambiandoli spesso per sinonimi), adottando un apparato di misure volto a prevenire i rischi verso i quali l’umanità sta andando incontro.
Il livello di cognizione degli effetti umani sull’ambiente ha indotto alcuni intellettuali e ricercatori a parlare e condividere il concetto di antropocene, coniato dal premio nobel Paul Crutzen, come epoca fortemente segnata dall’intervento umano accelerando trasformazioni altrimenti lente e accrescendo il peso della componente umana rispetto alle altre componenti che costituiscono i vari ecosistemi. Di contro, risulta impossibile immaginare un ambiente non antropizzato, sebbene la tutela di certi spazi e parchi incentivino la preservazione della fauna e della vegetazione.
Dal momento che la nostra stessa sopravvivenza dipende da tutto il resto, forse sarebbe opportuno cercare di riflettere e comprendere meglio ciò che ci circonda.
Ridiscutere il nostro rapporto con l’ambiente, facendo dialogare più discipline (obiettivo cui verte questo seminario), vuol dire quindi ripensare la nostra stessa esistenza nell’universo.
Di colpo ci rendiamo conto che la strada verso l’homo ecologicus non è un sentiero scritto, né un imperativo morale ma la sola possibilità che abbiamo per continuare a rispecchiarci nel mistero dell’esistente. Nel 2022 partecipano Gianluca Sarà, Stefano Montes, Massimo Cultraro, Ignazio Buttitta, Rosa Marchese, Giuseppe Barbera, Alessandro Mancuso, Anna Geraci, Daniela Santoro.

“A 740 anni dalla rivoluzione del Vespro: storia, controstoria ed eredità”
Il Laboratorio Studentesco Autonomo, in collaborazione con Trinacria e con la Fondazione Ignazio Buttitta, organizza il ciclo di seminari da 3 CFU dal titolo: “A 740 anni dalla rivoluzione del Vespro: storia, controstoria ed eredità”.
A 740 anni dallo scoppio della rivoluzione del Vespro del 1282, il ciclo di seminari si propone di analizzare il contesto storico, politico, culturale dell’epoca e le dinamiche relative all’esplosione della rivoluzione stessa; inoltre, vogliono prendersi in analisi le risonanze che questo evento ha avuto nel contesto sociale dell’intera area euromediterranea, in un’ottica di confronto e contrapposizione rispetto alle numerose rivolte verificatesi nei decenni immediatamente successivi. I 7 seminari si sono svolti presso l’Aula Columba (ed. 12) dell’Università degli studi di Palermo dal 5 al 30 maggio 2022. Sono intervenuti Pietro Corrao, Elio Di Piazza, Igor Mineo, Franco Giorgianni, Antonino Frenda, Dario Oliveri.

RICERCHE
1.Sostegno a prospezioni e scavi archeologici
La Fondazione Ignazio Buttitta nel mese di marzo 2022 ha assegnato, a titolo di liberalità, un finanziamento al Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo di € 10.000,00 finalizzato alla realizzazione prospezioni e scavi archeologici. In particolare: – scavi archeologici nei siti di Agrigento, Carini (S. Nicola), Halaesa, Himera, Mozia, Solunto, Vallone Inferno, – prospezioni archeologiche nei comprensori di Halaesa (valle del fiume Tusa), Palermo (Mondello-Valdesi), Selinunte (area urbana).

2.Le conseguenze della pandemia sulle espressioni performative della religiosità popolare nel nisseno, nell’agrigentino e in area nebroidea

3.Ricerche sul culto l’aimuzzi santi a Bagheria

4.Campagna di ricerca sui pellegrinaggi nelle province di Palermo e Agrigento

5.Campagna di Ricerca su riti e cerimonie in area etnea, con particolare attenzione ai pellegrinaggi ed alle edicole votive

6.Campagna di ricerca sull’Etnografia confraternale nel comprensorio di Enna

ATTIVITA’ DIDATTICHE E DI PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA SICILIANA

OLIVELLA IN FESTA

Il Comitato Territoriale Olivella, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta, ha organizzato la manifestazione OLIVELLA IN FESTA che si è tenuta presso la sede del Comitato in via San Basilio 17 a Palermo, il 17 e il 18 dicembre 2022.
L’iniziativa ha offerto due giorni di festeggiamenti tra arte, musica, letture e giochi, ed è stata promossa in occasione della inaugurazione della “Biblioteca Olivella”, uno spazio aperto, un luogo per gli studenti, un presidio per la libera circolazione della cultura e per la promozione della lettura per bambini e adulti.
L’esperienza del Comitato Territoriale Olivella vuole dimostrare che ‘fare comunità’ è un processo continuo che richiede l’impegno costante di tutti per non lasciare nessuno indietro.
Tra le attività della rassegna, l’inaugurazione della Biblioteca Olivella il 17 dicembre, a cui sono seguite una selezione di letture tematiche curata dalla Fondazione Buttitta e la presenza del maestro puparo Enzo Mancuso che ha interpretato il cunto “La pazzia di Orlando”; il 18 si è svolto uno spettacolo dimostrativo di Opera dei pupi rivolto ai bambini, sempre a cura di Enzo Mancuso.

RESPICERE, PROSPICERE: PER UNA MORFOLOGIA DEL PAESAGGIO NELLA PHARSALIA DI LUCANO
Il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, ha organizzato il Convegno internazionale di studi “Respicere, prospicere: per una morfologia del paesaggio nella Pharsalia di Lucano”, che si è tenuto il 13 dicembre nella Sala della Capriate di Palazzo Steri e il 14 dicembre nella sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Il Convegno si è proposto di sondare un aspetto del poema lucaneo ancor oggi non affrontato sistematicamente. Il paesaggio, nelle sue molteplici forme, costituisce infatti uno degli aspetti più interessanti e meno dibattuti della Pharsalia, meritevole di essere esplorato dal punto di vista intertestuale e iconografico. Anche in tema di ‘Landscapes’ Lucano intreccia con i modelli privilegiati (Omero, Virgilio, Ovidio) un dialogo serrato cercando di battere nuove vie: la drammatizzazione di certi fondali, la risemantizzazione delle loro funzioni all’interno del poema rivelano l’esigenza di superare la stereotipia che grava sulla loro grammatica. Studiosi italiani e stranieri si sono confrontati sul tema da prospettive metodologiche diverse nella convinzione che il poema lucaneo costituisca un momento nodale tra passato e futuro nella storia dell’epos, genere principe delle letterature classiche, romanze e moderne.

Illuminiamo di pace Piazza Madrice
La Fondazione Buttitta ha patrocinato “Illuminiamo di pace Piazza Madrice”, una iniziativa promossa da Agos Bagheria in collaborazione con il Comune di Bagheria, che si è proposta di esprimere un auspicio di pace attraverso alcuni versi della poesia di Ignazio Buttitta, “Paci”. La manifestazione si è tenuta il 7 dicembre 2022.

Ciclo di seminari on line Poteri, contropoteri e intellettuali. Percorsi e contesti
L’associazione R.U.M. Rete Universitaria Mediterranea, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo Internazionale delle Marionette Antonino Pasqualino, ha organizzato, dall’1 al 19 dicembre, un ciclo di seminari dal titolo “Poteri, contropoteri e intellettuali. Percorsi e contesti.”
“Uno degli argomenti che più mi ha interessato in questi ultimi anni è stato quello di fissare alcuni aspetti caratteristici nella storia degli intellettuali italiani. Questo interesse nacque […] dal desiderio […] di rendermi conto di alcuni aspetti dello sviluppo storico del popolo italiano.” Così scriveva Antonio Gramsci in una lettera del 3 gennaio 1931 rivolta a Tatiana Schucht, una lettera che testimonia il profondo interesse riservato a questa tematica dal grande pensatore del Novecento.
D’altronde, quando si parla di intellettuali, non si può non partire dalle riflessioni gramsciane, soprattutto da quelle contenute nelle pagine dei Quaderni del carcere e, soprattutto, del quaderno 12. Sulla scorta di queste considerazioni, il ciclo di incontri “Poteri, contropoteri e intellettuali. Percorsi e contesti”, attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani, ha voluto rispondere alla vexata quaestio di chi e cosa è un intellettuale e del rapporto di quest’ultimo con il potere: è interessante notare come gli intellettuali, pur avendo realmente costituito un contraltare al potere, abbiano a loro volta rappresentato un vero e proprio “contropotere”.
Il ciclo seminariale si è articolato in sei giornate per una durata complessiva di 25 ore, è stato convalidato come “Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” e ha avuto validità di 3 CFU per gli studenti dell’Università degli Studi di Palermo.
Il ciclo è stato coordinato da Carmelo Bellardita (Associazione R.U.M). Sono intervenuti: Marco Gatto (Unical), Piero Maltese (Unipa), Federico Di Blasio (Unipa), Filippo Triolo, Fariborz Kamkari (Regista e scrittore), Giorgio Ghiotti (Scrittore e poeta), Matteo Marchesini (Critico letterario), Maria Careri (Unich), Giacomo Tagliani (Unipa), Claudia Calabrese (Saggista), Silvia De Laude (Unige), Emanuele Zinato (Unipd), Fabrizio Catalano (Regista e drammaturgo), Roberto Deidier (Unipa), Claudia Carmina (Unipa), Marianna Marrucci (Unistrasi), Lavinia Spalanca (Unipa), Antonino Frenda (Unipa), Sebastiano Mannia (Unipa), Stefano Montes (Unipa).

Inaugurazione Museo Archeologico di Caltabellotta
Il 29 ottobre 2022 è stato inaugurato il Museo Archeologico di Caltabellotta, allestito presso Palazzo della Signoria, ex Carcere Vecchio. Attraverso l’esposizione di reperti provenienti dal territorio, è stata raccontata la storia della città, di cui rimangono le descrizioni dei viaggiatori stranieri che la visitarono nel XIX secolo, da J.W. Von Goethe a J. Schubring. Lo spazio è articolato in due piccole sale. Nella prima sono esposti i reperti provenienti da una delle aree archeologiche più importanti di Caltabellotta, il villaggio indigeno-greco di contrada San Benedetto, dall’età del Bronzo recente (XII-XI sec. a.C.) fino al momento dell’abbandono della prima metà del III sec. a.C. Nella seconda sala sono esposti i reperti dal territorio, con particolare riguardo a contrada Sant’Anna, dalla preistoria all’età bizantina.
Il museo è stato istituito dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Agrigento con la collaborazione del Comune di Caltabellotta, dell’Ufficio Beni Culturali ed Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Agrigento, della Comunità Ecclesiale di Caltabellotta e della Fondazione Ignazio Buttitta per l’aspetto etnoantropologico.

XXV Congresso dell’AIPI “RACCONTARE LA REALTA’. ITALIA IERI E OGGI”
Tra il 27 e il 29 ottobre si è svolto a Palermo il XXV Congresso internazionale AIPI (Associazione Internazionale dei Professori di Italiano) “Raccontare la realtà. Italia ieri e oggi”.
Organizzato dall’AIPI e dalla Cattedra di Letteratura Italiana Contemporanea del Dipartimento di Scienze umanistiche, con la collaborazione della Fondazione Buttitta, esso si è articolato in due sessioni plenarie che si sono tenute a Palazzo Steri, la mattina del 27 e il pomeriggio del 29, e in dodici sessioni parallele, che si sono svolte nel Polo didattico di Viale della Scienze.
Sono stati ospitati oltre 300 relazioni di studiosi provenienti da tutto il mondo che hanno declinato il tema centrale in relazione a diverse discipline: letteratura, linguistica e didattica della lingua, traduzione, cinema, teatro, musica, discipline storiche.

L’OPERA DEI PUPI VA A SCUOLA
“L’Opera dei Pupi va a scuola” è un progetto di salvaguardia dell’Opera dei pupi promosso dall’Associazione Culturale Teatrale Carlo Magno di Enzo Mancuso – Teatro Carlo Magno- con il contributo del Comune di Palermo – Assessorato alle Culture e in collaborazione con il Ministero della Cultura Direzione generale Spettacolo dal Vivo.
Il progetto, patrocinato dalla Fondazione Buttitta, è consistito in una serie di incontri didattici e spettacoli presso vari istituti scolastici del territorio siciliano.

RACCONTARE IGNAZIO BUTTITTA OGGI
L’I.C.S. Ignazio Buttitta di Bagheria ha promosso il seminario “Raccontare Ignazio Buttitta oggi” che ha avuto luogo martedì 18 ottobre 2022 presso l’Aula Magna dell’Istituto.
All’incontro, che ha avuto l’obiettivo di raccontare la figura del Poeta siciliano alle giovani generazioni, hanno partecipato Domenica Perrone, Franco Lo Piparo, Antonino Frenda, Alessandro Buttitta e Marco Maggiore. Nell’ambito del seminario sono state presentate le puntate del podcast “Parru cu tia”, realizzato dagli studenti dell’Istituto. L’iniziativa, realizzata con il patrocinio della Fondazione Ignazio Buttitta, si è tenuta presso la sede centrale dell’Istituto in Via Flavio Gioia, 4.

LINGUAGGI DELLA SPAZIALITA’ NEL CINEMA DI GOFFREDO ALESSANDRINI E ALESSANDRO BLASETTI. Giornata di studi online
L’iniziativa “Linguaggi della spazialità nel cinema di Goffredo Alessandrini e Alessandro Blasetti”, curata da Massimo Bonura e Francesco D’Asero, nasce dall’esigenza di delineare e analizzare il cinema dei due registi secondo prospettive geografiche e paesaggistiche.
Le riflessioni principali della giornata di studi si sono orientate su come le strategie di rappresentazione dello spazio e del paesaggio siano oggetti/soggetti rilevanti all’interno delle filmografie dei due autori italiani, sia in chiave strettamente estetica, sia in chiave più profondamente narrativa.
Attraverso la geografia del cinema, ambito disciplinare che si pone come campo privilegiato per l’oggetto di studio, si è voluto indagare il ruolo dello spazio come espediente dello storytelling e cogliere peculiarità, analogie e divergenze delle varie forme della spazialità nella produzione mediale dei due registi.
La Giornata di studi è stata patrocinata dalla Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con la Fondazione Aldo Della Rocca e l’Università eCampus.
Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Bruno Filippo Lapadula, Nicolas Bechi, Alessio Arena, Francesco D’Asero, Pietro Ammaturo, Francesco Lapadula, Antonino Frenda, Margherita Moro, Stefano Montes, Fabio Metelli, Massimo Bonura, Gaetano Sabato, Lucia Rita Vitali.

Festival di Antropologia e Storia delle Religioni “Nella Terra di Diana”. Presentazione di “Riunire, proteggere, rappresentare”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato la quarta edizione del Festival di Antropologia e Storia delle Religioni “Nella Terra di Diana” che si è tenuta a Nemi dall’8 all’11 settembre 2022. Il Festival, promosso dal Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” con il patrocinio del comune di Nemi, è stato coordinato da Igor Baglioni. Nell’ambito della manifestazione, venerdì 9 settembre è stato presentato il volume di Antonino Frenda “Riunire, Proteggere, Rappresentare. La religione dei Santi in Sicilia” Fondazione Ignazio Buttitta, 2020. Oltre all’autore, è intervenuta Claudia Urzì.

Canta e cunta – Festival popolare siciliano, III edizione
Il Festival, nato nel 2020 per omaggiare la musica popolare siciliana e, in particolare, Rosa Balistreri, è stato promosso dall’Associazione Si Resti Arrinesci in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Oltre alla musica dal vivo, in uno spettacolo di Opera dei pupi, workshop, dibattiti e la mostra fotografica di Maria Tumminia. Il festival si è svolto l’11 settembre 2022 presso l’Ex Convento di San Basilio.

Ciminna Estate 2022 – Presentazione Riunire, Proteggere, Rappresentare. La religione dei Santi in Sicilia
Nell’ambito di “Ciminna Estate 2022. Musica e parole”, promosso da BCSicilia, il 17 agosto 2022 è stato presentato il libro “Riunire, Proteggere, Rappresentare. La religione dei Santi in Sicilia” di Antonino Frenda, ed. Fondazione Buttitta, 2020. Oltre all’autore, è intervenuta Claudia Urzì.

IL MARE COLORE DEI LIBRI
Si è tenuta a Marsala dal 22 al 24 luglio 2022, presso Villa Cavallotti, la seconda edizione del Festival letterario “Il mare colore dei libri”, promosso da Navarra editore con il Patrocinio del Comune di Marsala. Il festival ha proposto una fiera dell’editoria indipendente siciliana e un ricco programma di presentazioni e incontri nonché laboratori e letture rivolti all’infanzia. La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato con l’esposizione delle proprie pubblicazioni e con la presentazione del libro “Riunire, Proteggere, Rappresentare. La religione dei Santi in Sicilia” di Antonino Frenda
ed. Fondazione Buttitta, 2020, tenutasi il 23 luglio nello Spazio Camilleri. Oltre all’autore, è intervenuta Claudia Urzì.

Premio “Rosa Balistreri e Alberto Favara”
È stato assegnato il 13 luglio a Palermo nel Giardino dei Giusti di via Alloro 90, il XX Premio “Rosa Balistreri e Alberto Favara”, il primo e più longevo dei premi istituiti in Italia per ricordare la figura della cantautrice e cantastorie scomparsa nel 1990. La commissione del Premio, composta da Pino Apprendi, Mario Azzolini e presieduta dal Maestro Mario Modestini, ha individuato otto personalità che, ciascuna nel proprio ambito professionale e personale, si sono dedicate alla promozione di una immagine volitiva del popolo siciliano e della sua identità culturale. I nomi dei vincitori della XX edizione sono: Salvatore Adamo, Letizia Battaglia in memoriam, Leo Gullotta, Domenico Iannacone, Elisa La Scala, Pietro Longo, Anna Ponente, Nino Zappalà.
Il Premio “Rosa Balistreri e Alberto Favara” è organizzato da Conca d’Oro e patrocinato dalla Presidenza dell’Ars, dalla Fondazione Ignazio Buttitta, da Raizes Teatro, dal Museo internazionale delle Marionette Pasqualino, dall’Alloro Fest, dal Borgo dei Giusti e dal Comune di Palermo. La serata dedicata alla cerimonia di premiazione si è conclusa con una esibizione di Cocò Gulotta e Al Di Rosa. Direzione artistica di Giovanni Apprendi.

SOLE LUNA DOC FILM FESTIVAL – DOC FOR FUTURE
La Fondazione Buttitta ha patrocinato la 17° edizione di SOLE LUNA DOC FILM FESTIVAL – DOC FOR FUTURE, tenutasi presso Complesso monumentale dello Steri dal 4 al 10 luglio 2022.
Anche questa edizione ha accolto tantissimo ospiti anteprime internazionali e nazionali per parlare di ambiente, diritti e umanità, 50 proiezioni, di cui 18 film in concorso, mostre, performance, dibattiti. Questa edizione ha voluto riflettere sulla necessità e la complessità di un mondo che deve affrontare l’urgenza di adottare una politica ecologica radicale, solidale con gli esseri viventi che lo popolano e con le sue risorse naturali, in equilibrio tra globalizzazione e deglobalizzazione, crescita e decrescita, per ridurre le disuguaglianze e per trovare l’unità nella diversità, fuori da ogni retorica. La selezione dei film in concorso ha voluto quindi proporre opere che raccontassero storie, progetti e visioni che indicassero una nuova Via, con una attenzione particolare al rapporto uomo-natura, ai progetti solidali, alla lotta per la protezione dei diritti dell’uomo. Sono stati inoltre valorizzati autori emergenti, opere prime e promosse produzioni di paesi scarsamente rappresentati a livello internazionale.

INAUGURAZIONE DELLA BIBLIOTECA “PAOLO FABBRI”
Il 30 giugno 2022 è stata inaugurata a Palermo, nella sede di Palazzo Tarallo, all’interno del mercato storico di Ballarò, la biblioteca Paolo Fabbri che custodisce i volumi e i materiali d’archivio dell’illustre semiologo. Palazzo Tarallo, che già ospita la Biblioteca della Cultura Siciliana della Fondazione Buttitta e la Biblioteca etnografica del Museo “Giuseppe Pitrè”, dal 2020, accoglie circa dodicimila volumi appartenuti all’illustre semiologo e donati dalla moglie al Circolo Semiologico Siciliano. Un unico grande ambiente composto da due sale contigue in cui sono collocati oltre dodicimila volumi di semiotica e scienze umane. Per la sua straordinaria ricchezza è, a oggi, la biblioteca di semiotica più grande d’Europa. All’inaugurazione sono intervenuti studiosi e autorità.

Mostra fotografica “SICILIA 1992-LUCE E MEMORIA”
Sabato 18 giugno 2022 è stata inaugurata presso il Teatro Regina Margherita di Racalmuto la mostra fotografica dal titolo “Sicilia 1992-Luce e memoria”, tratta dall’omonimo libro del fotografo Tony Gentile, pubblicato da Silvana Editoriale in occasione del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, in cui furono trucidati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli agenti delle scorte. Più di 20 fotografie di grande formato, che fino al 10 agosto sono state esposte, come lenzuoli, all’interno dello splendido teatro di fine 800, ricostruiscono un piccolo frammento di storia condivisa. Un audio narrativo in cui si intrecciano le voci di Falcone, Borsellino e Sciascia miscelate con i rumori delle stragi ha reso l’allestimento ancora più suggestivo e carico di tensione emotiva.
Il reportage di Gentile è la testimonianza diretta di un giovane fotoreporter che racconta il quotidiano della sua città, Palermo, e di un’isola piena di contraddizioni.
La mostra è stata realizzata per iniziativa della Fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli grazie al contributo dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’identità siciliana, dell’ARS, in collaborazione con il Comune di Racalmuto, le associazioni Casa Sciascia, Strada degli scrittori, Sicindustria Agrigento e Fondazione Ignazio Buttitta.

Festival letterario UNA MARINA DI LIBRI
Si è inaugurata il 9 giugno 2022 presso il Teatro Coop di Parco Villa Filippina la 13° edizione del Festival UNA MARINA DI LIBRI. Il tema dell’edizione è stato “Pensieri corsari”, un omaggio a Pier Paolo Pasolini nel centenario della sua nascita. Presenti le più significative realtà editoriali indipendenti provenienti da tutta Italia. La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato con l’esposizione delle proprie pubblicazioni e con la presentazione dei libri: “La mia storia. Turiddu Bella”, a cura di Leoluca Cascio e Presentazione di Sergio Bonanzinga, ed. Fondazione Ignazio Buttitta, 2020 (11 giugno Spazio Casa Birra Messina), a cui sono intervenuti Maria Bella Raudino, Sergio Bonanzinga, Leoluca Cascio; “Riunire, Proteggere, Rappresentare. La religione dei Santi in Sicilia” di Antonino Frenda
Ed. Fondazione Ignazio Buttitta, 2020 (10 giugno Spazio Libeccio) a cui sono intervenuti. Antonino Frenda, Tommaso India.

IMPLEMENTAZIONE SITO WEB FONDAZIONE IGNAZIO BUTTITTA
Il sito della Fondazione Buttitta costituisce un efficace strumento di promozione delle iniziative e di divulgazione di informazioni e materiali, contribuendo alla conoscenza delle sue attività, delle sue produzioni bibliografiche e del patrimonio immateriale posseduto. Le sezioni news, attività, bilanci e relazioni e patrimonio sono in costante aggiornamento.

© 2011-2013 - Fondazione Ignazio Buttitta - via Giovanni di Giovanni n. 14, 90139 Palermo - C.F. 90010340827 - iscritta al n. 59 del registro delle Persone giuridiche private istituito presso la Presidenza della Regione Siciliana (D.P.R. 361/2000)