Scritture Migranti

Scritture migranti 6. Vento dell’est

Il 16 e il 17 novembre prossimi si terrà nella sede del Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino la sesta edizione del seminario Scritture Migrati, promosso dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo e dalla Fondazione Ignazio Buttitta e con il coordinamento scientifico di Ignazio Buttitta, Kossi Komla-Ebri, Laura Restuccia e Giovanni Saverio Santangelo.
Questi scrittori, traendo ispirazione creativa da vicende personali, pagine di storia e cronaca, restituiscono nei loro testi, ancora una volta, il confronto tra le loro culture e le realtà che si trovano a vivere nel nostro Paese.

Il Seminario vedrà confrontarsi intorno a questo tema gli scrittori Kossi Komla-Ebri (Togo), Ingrid Beatrice Coman (Romania), Jarmila Očkayová, (Repubblica Slovacca), Arben Dedja (Albania), l’antropologo Ignazio Buttitta, gli studiosi di letterature Giovanni Saverio Santangelo, Laura Restuccia, Caterina Pastura e Antonino Velez.

L’iniziativa è promossa dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dal Museo delle marionette Antonio Pasqualino, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Casa editrice Mesogea.

Scritture Migranti 6

Scritture Migranti 6

Scritture Migranti 6

PREMIO IGNAZIO BUTTITTA – X Edizione

PREMIO IGNAZIO BUTTITTA – X Edizione
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Mercoledì 8 novembre, ore 17.00
Mercoledì, 8 novembre 2017 alle ore ore 17.00, presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (p.tta Pasqualino 5, trav. via Butera), a Palermo, si terrà la cerimonia di premiazione della decima edizione del Premio Ignazio Buttitta, promosso dalla omonima Fondazione.
Istituito nel 2006, il Premio Ignazio Buttitta viene assegnato a personalità siciliane che si siano distinte nelle scienze, nella letteratura, nelle arti, nel giornalismo, nell’editoria, e non siciliane che abbiano con la loro attività, significativamente promosso e valorizzato aspetti della cultura dell’Isola.
Negli anni scorsi, il Premio è stato assegnato a: Vincenzo Consolo, Giuseppe Giarrizzo, Giuseppe Tornatore, Alberto Varvaro, Francesco Renda, Ferdinando Scianna, Stefano Vilardo, Salvatore Silvano Nigro, Enzo Sellerio, Giovanni Sollima, Francesco Alberoni, Gioacchino Lanza Tomasi, Gianni Puglisi, Antonino Mancuso, Italia Napoli, Alfio Antico, Tullio De Mauro, Alfonso Giordano, Pina Patti Cuticchio, Giuseppe Quatriglio, Maria Costa, Nino De Vita, Natale Tedesco, Franco Scaldati, Marcello Sorgi, Matteo Collura, Alessandro Musco, Coro della Settimana Santa di Montedoro.

In questa decima edizione, la Fondazione ha voluto assegnare il riconoscimento a AURELIO RIGOLI, a TOMMASO ROMANO, a VITO PARRINELLO in memoriam e al TEATRO DITIRAMMU per la loro intensa e preziosa attività di diffusione scientifica e artistica della cultura siciliana.

Il Premio Ignazio Buttitta inaugura la XLII edizione del Festival di Morgana (Palermo, 8-12 novembre 2017), promosso dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e diretto da Rosario Perricone, dedicato quest’anno a Antonino Buttitta.
A conclusione della cerimonia, alle ore 19.00, andrà in scena in prima assoluta LA FUGA DI ANGELICA a cura della Compagnia dei Pupari Vaccaro-Mauceri di Siracusa.

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AURELIO RIGOLI. Nasce a Palermo nel 1933. E’ Professore Emerito dell’Università degli Studi di Palermo, e Presidente del “Centro Internazionale di Etnostoria Fondazione Prof. Aurelio Rigoli”, che egli stesso ha fondato negli anni Settanta. Rigoli, allievo di Giuseppe Cocchiara, consegue la laurea in Lettere nell’Università di Palermo avvicinandosi subito agli studi antropologici e nel 1974 viene chiamato a ricoprire la cattedra di Storia delle Tradizioni popolari nel medesimo ateneo. I suoi interessi scientifici hanno riguardato anzitutto la filologia della letteratura folklorica siciliana e il rapporto tra folklore e storia. Tali studi lo hanno condotto a definire un percorso disciplinare originale e di cui egli può essere considerato l’iniziatore, l’Etnostoria, volta a perseguire un tracciato storiografico integrale ed integrato con tutte le fonti possibili (orali/immateriali, materiali, iconografiche, musicali, gestuali, etc.), al di là della storiografia che si fonda su fonti esclusivamente scritte. Già Presidente del Settore Istituti Culturali del Consiglio Nazionale Beni Culturali e Ambientali, in rappresentanza degli Atenei d’Italia, è stato, per anni, il Coordinatore del Consiglio Regionale Siciliano dei Beni Culturali e Ambientali e ha presieduto la Commissione Regionale REI (Registro delle Eredità Immateriali) – UNESCO, progettandone lo Statuto epistemologico e metodologico pienamente recepito dal pertinente Assessorato. E’ autore di diversi testi, tra cui Le Ragioni dell’Etnostoria, Ila Palma Editore, 2004 e Un antropologo nel palazzo: percorsi antesignani di politica dei Beni culturali, Aisthesis, 2005. Fra i tanti riconoscimenti nazionali e internazionali, ha ricevuto la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica per i suoi singolari meriti accademici.

TOMMASO ROMANO. Nasce a Palermo nel 1955. Poeta e saggista dirige le Edizioni Thule da lui fondate nel 1971, ora Fondazione Thule Cultura, con le quali produce un ricchissimo catalogo di saggistica, narrativa, arte e varia di oltre seicento titoli. Dirige le riviste Spiritualità e letteratura e Ara Pacis. E’ professore di Filosofia e Scienze Umane al Liceo statale Regina Margherita e ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Esordisce in poesia nel 1969 e pubblica cinque raccolte, l’ultima delle quali edita da Sciascia, con prefazioni di Lucio Zinna, Giuseppe Bonaviri e Raffaele Nigro. Della sua opera di saggista e poeta si sono occupati fra gli altri Luciano Anceschi, Mario Luzi, Giorgio Caproni, Stefano Zecchi, Ernst Junger. Numerosi i saggi critici, di estetica e di storia con vari riconoscimenti fra cui le Palme Accademiche della Repubblica francese. Attivissimo operatore culturale, ha ricoperto vari incarichi, tra i quali: Vice Segretario Nazionale e Presidente regionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, Vice Presidente dell’Istituto Siciliano di Letteratura Contemporanea e Scienze Umane, Segretario generale della Fondazione Culturale Lauro Chiazzese, Vice Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta. Attualmente è Consigliere della Società siciliana di Storia Patria, dell’Associazione Alessandro Tasca di Cutò, dell’Accademia Cielo d’Alcamo e Presidente onorario dell’Istituto Siciliano di Studi Storico Politici Economici – ISSPE. Antonino Buttitta scrisse di lui nel 2010: “La limpida lingua di Romano si impone per una espressività che dire scorrevole non rende ragione della armonia stilistica tanto della sua prosa quanto della sua poesia ed è singolare che la molteplicità dei suoi interessi e la varietà dei temi trattati si esprimano attraverso un lessico e una sintassi sempre coerenti. La coerenza! Quanto marca in maniera riconoscibile il discorso intellettuale di Tommaso Romano è appunto la continuità, per altro non iterativa, cioè l’assenza di fratture o salti tanto nello stile espressivo quanto nella scelta dei contenuti tematici e ideologici”.

VITO PARRINELLO E IL TEATRO DITIRAMMU. Vito Parrinello nato a Palermo nel 1950 e scomparso improvvisamente nel giugno di quest’anno, è stato l’erede di una ricchissima tradizione musicale risalente agli anni ‘30. Lo zio, Giovanni Varvaro, fu fondatore insieme al Maestro Carmelo Giacchino di un’antica formazione di canto folklorico costituitasi nel 1935, il celebre Coro della Conca d’Oro che raggiunse fama internazionale e del quale faceva parte anche Irene D’Onufrio, madre di Vito. Varvaro e D’Onufrio trasmisero la passione per il folk e il modo interpretativo del sentimento popolare siciliano a molti allievi, tra cui lo stesso Parrinello, accostatosi con dedizione alla chitarra, e Rosa Mistretta, interprete di canto popolare. Questi ne hanno seguito attentamente gli insegnamenti e hanno continuato la tradizione attraverso varie esperienze e formazioni, proseguendo in un percorso di ricerca etnomusicale culminato nella istituzione, nel 1995, della Compagnia di canto e memorie popolari Ditirammu. Il Teatro Ditirammu è stato inaugurato a Palermo nello storico quartiere della Kalsa, nelle ex scuderie di Palazzo Petrulla, nel maggio del 1998. Sin dall’inizio l’Associazione si è impegnata nella promozione e nella divulgazione delle tradizioni folkloriche teatrali e musicali siciliane attraverso un incalcolabile numero di spettacoli, performance, concerti ed esibizioni sia in seno al Teatro stesso che in tantissime altre sedi nazionali e internazionali, con una modalità, divenuta ormai rituale, che prevede il coinvolgimento di artisti, attori, giornalisti, studiosi non solo siciliani nonché dei figli Elisa, attrice, cantante, sceneggiatrice e regista, e Giovanni, interprete di tamburello e percussioni, oggi eredi del patrimonio artistico di famiglia. Il Teatro Ditirammu, con i suoi 52 posti a sedere, è uno tra i più piccoli in Italia, certamente l’unico del genere in Sicilia, ma è anche un museo che raccoglie oggetti, spartiti, strumenti musicali, ricordi legati alla famiglia, agli spettacoli e alle attività della Compagnia di Canto Popolare.

Il Premio Buttitta è realizzato con il contributo dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana e del MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la partecipazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino.

Ingresso libero.
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Il Premio apre la XLII EDIZIONE DEL FESTIVAL DI MORGANA, promosso dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, dedicato a Antonino Buttitta.

In programma a Palermo dall’8 al 12 novembre, il Festival si articolerà in 5 intense giornate con 17 spettacoli e 4 prime nazionali, con 9 compagnie di opera dei pupi da tutta la Sicilia e 4 compagnie internazionali di teatro d’immagine contemporaneo da Francia, Polonia, Spagna e Tunisia.
In questa edizione, il Festival coinvolge 7 luoghi di spettacolo tra il quartiere della Kalsa e gli storici teatri di opera dei pupi della città: oltre alla sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, la Chiesa S.S. Euno e Giuliano, il Teatro Agramante, il Teatro Carlo Magno, la Cioccolateria Lorenzo, Palazzo Steri e l’Ex chiesa di San Mattia dei Crociferi.
Direttore artistico Rosario Perricone.
Qui il programma completo:

Convegno nazionale di Studi – Il sacro Pasto. Le tavole degli Uomini e degli Dèi

Convegno internazionale di studi

IL SACRO PASTO. LE TAVOLE DEGLI UOMINI E DEGLI DÈI

26-28 ottobre 2017

Noto – Palazzo Trigona, Sala Gagliardi

Dal 26 al 28 ottobre, la Sala Gagliardi di Palazzo Trigona a Noto ospiterà il Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi”, promosso dalla Fondazione Ignazio Buttitta congiuntamente alla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, in collaborazione con il Comune di Noto.

Negli ultimi decenni si è assistito al progressivo accrescersi dell’attenzione dell’opinione pubblica riguardo a temi connessi all’alimentazione, in particolare a quelli relativi agli aspetti dietetici e nutrizionali e alle metodologie produttive.  È per tale ragione che negli anni scorsi la Fondazione Ignazio Buttitta ha organizzato tre edizioni del Convegno internazionale di studi Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio (Palermo,  5 – 7 dicembre 2011; 20-22 novembre 2012; 12 e 13 marzo 2015). La cultura del cibo, tuttavia, investe una più ampia dimensione simbolica che, radicandosi nella storia lunga dei territori e delle civiltà che li hanno abitati, si riverbera nelle concezioni e nelle pratiche legate a certi alimenti e allo stesso atto del mangiare inteso come momento di condivisione rituale di un momento fondante la socialità e la stessa comunità. Tutto questo è ben visibile in ambito festivo. Nelle feste, infatti, universo simbolico e universo sociale si presentano strettamente correlati. I simboli del sacro alludono al vario modo in cui le comunità rappresentano se stesse, i loro valori, le loro interne gerarchie.

Il Convegno, coordinato da Ignazio Buttitta, Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta, e da Rosalba Panvini, Soprintendente Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, si propone di condurre un’approfondita e sistematica indagine su tali temi avvalendosi del contributo di qualificati studiosi di diversi ambiti disciplinari.

Tra gli interventi: “La perversione del sacro pasto. Appunti di lettura” di Marcello Massenzio; “Il vino, cibo sacro della controcultura” di José Antonio González Alcantud; “Dall’ortodossia all’ortoressia. L’etica della rinuncia nella società contemporanea” di Marino Niola; “Verità del cibo: dopo la gastromania” di Gianfranco Marrone; “Aspetti della ritualità del banchetto dei Sicani in onore degli dèi o dei defunti. Esempi dal centro indigeno ellenizzato di Sabucina” di Rosalba Panvini; “L’ultimo pasto: regimi, miti e pratiche nella Sicilia prima dei Greci” di Massimo Cultraro; “Santuari, pellegrinaggi e consumo di un pasto rituale nella Sicilia nord-orientale” di Mario Bolognari; “Le tavole cantate. Oggetti, parole e gesti dell’aldilà nella festa di san Giuseppe in Sicilia” di Rosario Perricone e Ignazio Buttitta; “Questua, sacrificio e banchetto rituale nelle feste campestri della Sardegna” di Sebastiano Mannia.

Intervengono inoltre: Antonino Barbera, Sergio Bonanzinga, Gianluca Calà, Valentina Caminneci, Valentina Castagna, Ottavio Cavalcanti, Andrea Cavallari, Matilde Civitillo, Alberto D’Agata, Salvatore D’Onofrio, Tiziana Drago, Bianca Ferrara, Giuseppe Genco, Chiara Ghidini, Giovanna Greco, Piercarlo Grimaldi, Luigi Lombardo, Alessandro Lupo, Sonia Macrì, Elisabetta Moro, Fabrizio Nicoletti, Dario Palermo, Maria Concetta Parello, Katia Perna, Domenica Perrone, Davide Porporato, Maria Serena Rizzo, Glauco Sanga, Paolo Scarpi, Grazia Semeraro, Natale Spineto, Pietro Totaro.

Il Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi” rinnova il progetto di promozione culturale portato avanti in Sicilia dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dalla Soprintendenza BB. CC. AA. di Siracusa e, nell’occasione, dal Comune di Noto, sempre attento alle questioni culturali più attuali e alle iniziative capaci di rafforzare il processo di destagionalizzazione che da qualche anno l’Amministrazione sta mettendo in atto.

Il Sacro Pasto (Pieghevole).cdr

Il Sacro Pasto (Pieghevole).cdr

La rivolta del Sette e mezzo. Opera dei pupi, 19 settembre ore 17

La Rivolta del Sette e Mezzo. La comune di Palermo
Teatro di strada, convegni, dibattiti, mostre, concerti, manifestazioni, cortei
16-22 settembre 2017
Organizzazione: ANTUDO
La Fondazione Ignazio Buttitta aderisce alla rassegna “La Rivolta del Sette e Mezzo. La comune di Palermo”, organizzata da ANTUDO, che prevede manifestazioni e iniziative in vari luoghi della città.  Si tratta di un’occasione per riflettere sulla rivolta scoppiata a Palermo il 16 settembre 1866, uno contro feroce che vide migliaia di persone insorgere contro lo Stato d’Italia.
La Fondazione parteciperà con lo spettacolo di Opera dei pupi “Duello di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica” rivolto ai bambini dei quartieri popolari di Palermo. Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 19 settembre 2017 ore 17.00

Per maggiori informazioni sul programma della rassegna: https://www.facebook.com/antudo.info/

Mostra fotografica SENTIERI DEL BUDDHA di Melo Minnella. Palazzo Sant’Elia 15 settembre, ore 18

Mostra fotografica
SENTIERI DEL BUDDHA
immagini di Melo Minnella
Venerdì. 15 settembre 2017, ore 18.00
Palermo, Palazzo Sant’Elia
La Fondazione Ignazio Buttitta, nell’ambito degli eventi organizzati a Palermo nell’occasione dell’arrivo del Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader spirituale del Tibet e Premio Nobel per la Pace, partecipa alla realizzazione della mostra fotografica “Sentieri del Buddha”.  La mostra è un viaggio per immagini attraverso i luoghi del Buddha, un percorso con oltre cento scatti realizzati da Melo Minnella tra il 1970 e i 2012 fra Cina, India, Sri Lanka, Nepal, Birmania e Cambogia, Laos, Vietnam e Ladakh.
Melo Minnella comincia giovanissimo a fotografare, soprattutto siti archeologici e preistorici. Avvia una minuziosa ricognizione fotografica delle feste religiose, patronali e della Pasqua, nonché delle cosiddette arti minori con pubblicazioni sulle argenterie, le maioliche, le madreperle e coralli. A partire dagli anni Sessanta cominciano i suoi viaggi verso mete esotiche, quali Cina, Sri Lanka, Nepal, Birmania e Cambogia, Armenia, Guatemala, Cuba, Yemen, Messico, Paesi Arabi e soprattutto India. Nella sua lunga attività ha pubblicato più di sessanta libri fotografici, alcuni dei quali pubblicati anche in Francia, Gran Bretagna, Germania e Giappone. Ha collaborato e collabora con periodici nazionali ed esteri quali Life, Stern, Schweizer Illustrierte, Merian, Casa Vogue, Bell’Italia, Bell’Europa, In Viaggio, Airone, Italy Italy, Traveller, Dove e molti altri.
La mostra si concluderà il 3 ottobre 2017 e sarà visitabile secondo i seguenti orari:
da martedì a venerdi,  ore 9.30 – ore 18.30
sabato e domenica, ore 10.00-13.00 e ore 16.00-19.00
lunedì chiuso

FestAmbiente Mediterraneo IV edizione. Cantieri della Zisa, 14-17 settembre

Legambiente
FestAmbiente Mediterraneo IV Edizione
Inaugurazione 14 settembre, ore 18.00
Cantieri culturali della Zisa, Palermo 
Dal 14 al 17 settembre la Fondazione Ignazio Buttitta aderisce alla IV edizione di Festambiente Mediterraneo, l’Eco-Festival internazionale di Legambiente dedicato ai temi del Mare nostrum, che si svolgerà presso i Cantieri culturali della Zisa. Un appuntamento di riflessione e dibattiti sulle principali questioni ambientali, ma anche un’occasione di divertimento e svago con musica dal vivo, teatro, libri, artigianato di qualità, giochi e laboratori per bambini, attività sportive, enogastronomia.
La Fondazione Buttitta sarà presente, dal 14 al 17 settembre con due iniziative:
Mostra fotografica
FESTA E LAVORO NELLA SICILIA DEL MARE
immagini di Filippo Mannino
Ridotto del Cinema Vittorio De Seta
La mostra raccoglie una selezione di immagini in bianco e nero attraverso le quali Mannino analizza le tradizioni festive dei borghi marinari e quelle religiose. Scene di vita rubate fra una pausa e l’altra, immagini non stereotipate del pescatore e del mare.
Filippo Mannino inizia da autodidatta esplorando le potenzialità della foto in bianco e nero. Saggia tutti i settori fotografici realizzando servizi di moda, foto industriali, architettura, pubblicitari, naturalistici, paesaggistici, reportage sociali.  Negli anni approfondisce il tema della “marineria” siciliana appassionandosi alla religiosità dei pescatori e ai festeggiamenti di Santi a cui questi sono devoti,  documentandone l’aspetto  sacro e quello profano e realizzando vari reportage. La mostra si concluderà il 17 settembre 2017.
RINALDO UCCIDE I DUE GIGANTI
 Cuntu di Gaetano lo Monaco Celano
16 settembre, ore 21.30
Area Concerti
 
Lo spettacolo consiste in un racconto che utilizza l’antica tecnica narrativa del cunto: battaglie epiche e storie narrate attraverso il ritmo sincopato e cantilenante della tradizione orale siciliana. Il racconto stesso è parte visiva e ogni parola crea una musicalità fatta dal fiato e dalla personalità di chi lo interpreta.
Gaetano Celano, puparo e cuntastorie nasce e cresce nell’antico rione che gli arabi chiamavano Caput Seralcaldi (Mercato del capo). Nipote e erede dell’arte drammatica del nonno Peppino Celano, celebre cuntastorie e puparo del rione Capo.
 Per maggiori informazioni sul programma Festambiente Mediterraneo: http://www.festambientemediterraneo.it/

LA TERRA FECONDATA – Il grano in Sicilia fra natura e cultura

Mostra fotografica
 
LA TERRA FECONDATA.
Il grano in Sicilia fra natura e cultura
Scene di vita contadina sui Nebrodi Galati Mamertino 1988.89
 
Mario Sarica, Ricerca etnografica
Giangabriele Fiorentino, Fotografie
Palermo,  Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Inaugurazione 15 giugno 2017, ore 18.30
La Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari / Museo delle marionette A. Pasqualino, con la collaborazione della Fondazione “Sebastiano Crimi” di Galati Mamertino, del Museo Cultura e musica popolare dei Peloritani e dell’Associazione Culturale Kiklos, allestiscono la mostra fotografica “LA TERRA FECONDATA. Il grano in Sicilia tra natura e cultura”.
La mostra, che presenta una ventina di  immagini di Giangabriele Fiorentino, è basata sul lavoro di ricerca etnoantropologica svolta da Mario Sarica nell’area dei Nebrodi sul finire degli anni ’80.
Il grano, nella duplice accezione di bene alimentare primario e arcaico segno rituale-simbolico, ha radici profonde nella plurimillenaria cultura agraria mediterranea. E la Sicilia da sempre, per i popoli migranti, in gran parte da oriente, è emersa dal mare come “terra promessa” fertile e generosa di spighe. Granaio del Mediterraneo, la Sicilia, ha mantenuto nei secoli, fra alterne fortune, il primato incontrastato della produzione di frumento, soprattutto quello di varietà duro, fino all’unità d’Italia. Poi, il lento e inesorabile declino dovuto alla contrazione delle superfici coltivate, alla crisi del mercato del grano duro, alla persistenza del regime latifondista, di origine feudale, che imponeva patti agrari iniqui e pratiche di lavoro arcaiche, essenzialmente riconducibili al complesso “uomo-bestiame-aratro”. Quest’ultimo insieme, quasi a segnalare un destino di vita naturale condiviso, ineludibile, e, dunque, un legame necessario ed equilibrato, anche se precario, fra uomo, animali e ambiente: amato, temuto, e rispettato ad un tempo.
Per fortuna, a strappare a l’oblio e alla dimenticanza tale straordinario patrimonio culturale, oltre lo sguardo letterario penetrante dei grandi scrittori veristi, è giunto l’interesse  ottocentesco demologico di matrice positivistica di Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino e della loro formidabile rete di corrispondenti locali di cui hanno raccolto l’eredità, tra gli altri,  Giuseppe Cocchiara e  Antonino Buttitta.
Al vastissimo catalogo sull’universo di forme culturali siciliane “tangibili” e “intangibili”, si aggiunge questo nuovo originale e inedito contributo di ricerca  antropologica visiva d’”epoca”, che ci restituisce una testimonianza di vita contadina, declinata al ciclo del grano, colta sul “far della sera”, ovvero collocata cronologicamente esattamente nel secondo lustro degli anni 1986-1989.
La mostra fotografica proposta è un racconto breve sul ciclo del grano secondo le antiche pratiche di lavoro contadino. La sequenza fotografica narra la storia di don Salvatore Truglio, erede dell’arcaico sapere contadino, e della sua numerosa famiglia, fedele ai suoi insegnamenti di vita e di lavoro.
La ricerca sul raro e ormai storico repertorio fotografico sul ciclo del grano in Sicilia compiuta ampiamente da Sarica, si è concretizzata nel 2013 nella realizzazione di un DVD “Il ciclo del grano in Sicilia”, realizzato dall’Associazione Kiklos in coproduzione con il CRicd – Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione e filmoteca regionale siciliana e presentato nello stesso anno presso il Museo internazionale delle marionette. La mostra La terra fecondata è stata esposta nel luglio 2016 a Galati Mamertino presso la sede della Fondazione Crimi e viene oggi riproposta, con la cura scientifica di Mario Sarica e Rosario Perricone, presso il Museo internazionale delle marionette, dove insieme alle immagini fotografiche, sarà proiettato il già citato documentario “Il ciclo del grano in Sicilia”.
La mostra si concluderà venerdì 30 giugno.
Orari: domenica e lunedì ore 10.00/14.00, da martedì a sabato ore 10.00/18.00.


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MIBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio – #1 – Palermo

MIBACT per la fotografia:

nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio

#1 – Palermo

La fotografia, l’antropologia, la Sicilia: patrimoni ed esperienze.

Una giornata di studio

Sabato, 27 maggio 2017 ore 9.30

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

Iniziativa promossa da Église – Associazione Culturale, con la collaborazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e della Fondazione Buttitta.

Nell’ottica di definire un piano di sviluppo strategico per adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha indetto gli Stati Generali della Fotografia: giornate di dibattito e di confronto con fotografi, operatori, conservatori e addetti a vario titolo ai lavori. La giornata inaugurale si è svolta a Roma il 6 aprile scorso, e la seconda il 5 maggio a Reggio Emilia, in occasione del Festival Fotografia Europea. A questi appuntamenti, ne seguiranno altri in tutta Italia. Il primo si tiene il 27 maggio 2017, a Palermo, promosso dall’Associazione Culturale Église, che riunisce giovani fotografi attivi sul territorio, con la collaborazione dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” e della Fondazione Buttitta. Il programma della giornata è stato steso, di concerto con i promotori dell’iniziativa, da Francesco Faeta, antropologo, docente di antropologia visuale. La giornata di studi si propone di esperire un percorso capillare di dibattito e di confronto, particolarmente dedicato alla fotografia nel suo rapporto con il territorio siciliano e con speciale attenzione per la realtà antropologica. Di seguito il programma dell’iniziativa, che chiama a raccolta, studiosi, conservatori e responsabili di archivi, docenti di fotografia, fotografi e che si articolerà in tre tavole rotonde: la prima, dal titolo Scrivere con la luce di Sicilia, farà dialogare tra loro tre grandi personalità della storia della fotografia e della cultura siciliana; la seconda, dal titolo Patrimoni, tenterà una prima, indicativa, ricognizione dei patrimoni fotografici esistenti sull’isola e nell’isola e delle problematiche loro connesse; la terza, dal titolo Esperienze, attraverso il dialogo e confronto di generazioni diverse di fotografi siciliani, sonderà le possibilità del mezzo rispetto alla scrittura della storia e dell’antropologia del territorio. La giornata e le tavole rotonde saranno coordinate da Lorenza Bravetta, Ignazio Buttitta, Benedetta Donato e Francesco Faeta.

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Arte e antropologia: omaggio a Jean Rouch

ARTE E ANTROPOLOGIA
“Nuove scritture antropologiche: omaggio a Jean Rouch”
 
Martedì 16 maggio 2017, ore 9.30
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
La Fondazione Ignazio Buttitta e il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dedicano la terza edizione del ciclo Arte e Antropologia al cinema di Jean Rouch.
Jean Rouch ha rivoluzionato il genere documentario. Ha mescolato finzione e interviste, ha spinto i protagonisti a mettersi in scena, ha riconsiderato le regole dell’obiettività, incoraggiando il cineasta a lasciarsi sommergere dall’emozione (cine-trance).
L’omaggio resogli al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino sarà accompagnato da dibattiti sulle nuove pratiche documentarie. Antropologi e registi discuteranno nuovi dispositivi di ricerca.

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Etnografie del contemporaneo – Seminario permanente

Etnografie del contemporaneo
Seminario permanente
 
Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale
Aula Columba Ed. 12 
 
Palermo, 15 maggio > 12 giugno 2017
 
La Fondazione Ignazio Buttitta e il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino organizzano, dal 15 maggio al 12 giugno, il terzo ciclo del Seminario permanente Etnografie del Contemporaneo, coordinato da Ignazio Buttitta e Rosario Perricone.
Il ciclo include cinque incontri che si terranno presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, Ed. 12 Aula Columba.  Il seminario ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – MiBACT e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ed è patrocinato dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale , dal Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e dal Folkstudio.
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